Chicchi di salute per un autunno sprint
Alla scoperta di un regime dietetico di grande valore terapeutico: la “cura dell’uva”
I benefici della dieta a base di uva (per un periodo limitato di tempo)
19/09/2006 - Autunno: tempo di rimettersi in gioco nel lavoro, nella vita e perché no, anche in amore. Peccato che siamo stressati, di cattivo umore e in ansia per il ritorno alle abitudini di tutti i giorni…Per ripartire con il giusto sprint un alleato prezioso lo troviamo sulla nostra tavola: è l’uva. Oltretutto - gli esperti ne sono certi - grazie alle condizioni climatiche degli scorsi mesi quest’anno sarà particolarmente dolce e succosa!Disintossicante, antiossidante, depurativa, astringente e rinfrescante, l’uva in autunno diventa regina per salute e bellezza. Inoltre è un efficace antidoto contro lo stress grazie alle sue proprietà tranquillanti. La melatonina contenuta nella buccia regola infatti i nostri ritmi biologici, indicandoci quando è il momento di andare a dormire.
Sulla pelle possiamo provare gli effetti benefici dell’uva attraverso i tanti prodotti cosmetici a base dei suoi estratti naturali che agiscono da rinforzanti o da barriera contro gli agenti atmosferici e i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare. Per il nostro organismo, invece, la cura arriva dall’interno, attraverso un regime dietetico di grande valore terapeutico chiamato ampeloterapia o “cura dell’uva”, grazie alla quale il fegato lavorerà meglio, la digestione diventerà regolare, la pelle risulterà più pura e i capelli si rivitalizzeranno.
La “cura dell’uva” è una forma di digiuno mitigato tradizionale nei Paesi di lingua tedesca. Consiste nell’alimentarsi solo di uva, ben matura e soprattutto ben lavata. Si può scegliere indifferentemente tra bianca e nera, anche se in quest’ultima c’è più ferro e una quantità di flavonoidi venti volte superiore rispetto alla prima. Si può decidere di consumare il frutto per intero oppure di eliminare buccia e semi.
La cura va fatta con uva ben lavata e si prolunga per un paio di settimane. Si può iniziare consumandone circa 500 g al giorno, pari a 350 ml di succo, preferibilmente al posto della colazione o suddivisa con gli spuntini di metà mattino e metà pomeriggio. La quantità va gradualmente aumentata, in modo che alla fine della prima settimana si arrivi a consumarne un chilo e, nel corso della seconda, anche due chili al giorno. Nel frattempo vanno progressivamente abbandonati tutti gli altri alimenti, compresi frutta e verdura che possono innescare fastidiose fermentazioni intestinali. E’ opportuno rinunciare anche a vino, birra, liquori, caffè e tè. Dopo 2 o 3 giorni di alimentazione basata solamente sull’uva si inizieranno a reintrodurre poco a poco gli altri alimenti a partire dai cereali (pane, riso, pasta).
Ricordiamoci che, per evitare l’insorgere di problemi intestinali, l’uva va consumata lontano dagli altri cibi, dunque o negli spuntini o in pasti di sola uva. Infine, proprio perchè si tratta di una terapia molto energica e risolutiva la cura è sconsigliata a chi soffre di ulcera gastrica, ai diabetici e ai colitici.
A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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