Cibi che sembrano sani, ma in realtà non lo sono

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Cibi che sembrano sani, ma in realtà non lo sono

20-04-2015 - scritto da Roberta Madonna

Gli ingredienti di molti cibi che consumiamo quotidianamente, credendoli sani e "dietetici", sono tutt'altro che benefici per la salute.

Ebbene sì, anche lo yogurt alla frutta non è sempre salutare... Occhio alle etichette!

Cibi che sembrano sani, ma in realtà non lo sono

Spesso, sulle nostre tavole compaiono dei cibi che possono sembrare salutari o comunque di qualità, ma che ad un’attenta analisi degli ingredienti che li compongono, risultano di scarso valore nutrizionale. Ecco una piccola lista di alimenti che sembrano sani, ma che in realtà non lo sono:

 

IL FORMAGGIO FUSO

Sottilette e formaggini, certamente gustosi, sono tuttavia da ritenersi alimenti poco sani. La materia prima, costituita in genere da formaggi dolci di varia tipologia e di diverso grado di maturazione, viene, dapprima, macinata e rimescolata, poi, viene fusa a pressione ridotta e a temperature di circa 70°C-75°C. Durante la lavorazione, possono essere aggiunti ulteriori ingredienti, quali burro o panna, nonché additivi vari, come coloranti, eventuali esaltatori di sapidità, sali di fusione (fosfati, polifosfati e citrati di sodio), conservanti che enfatizzano l’aspetto, il gusto, la consistenza, la spalmabilità, la cremosità, l’idratazione e la conservabilità della preparazione.

Da non tralasciare, inoltre, gli eventuali nitriti presenti, i quali, a livello gastrico, possono generare nitrosammine, sostanze molto pericolose per la salute.

Il formaggio fuso apporta, in ogni modo, elevate quantità di sodio; la concentrazione di sale può raggiungere i 3 g/100 g di prodotto, fattore critico per i soggetti ipertesi e per i bambini. Secondo le più recenti linee guida dell'OMS, gli adulti non dovrebbero consumare più di 5 g di sale al giorno (corrispondenti a meno di 2 g/die di sodio), mentre per i bambini l’apporto tenderebbe a variare sulla base di differenti parametri, quali l’età, il peso, l’altezza.

 

I SUCCHI DI FRUTTA INDUSTRIALI

Per questi prodotti, la composizione nutrizionale dipende, essenzialmente, dal tipo di succo considerato (con polpa o senza polpa, con zuccheri aggiunti o senza zuccheri aggiunti, con o senza arricchimento in vitamine e sali minerali).

I succhi di frutta “zuccherati”, ovvero quelli più comuni, pur contendo, talvolta, una buona porzione di polpa, sono molto energetici e non preservano apprezzabili contenuti vitaminici, se non appositamente addizionati. Meno nutrienti, troppo spesso poveri di fibre ed eccessivamente ricchi di zuccheri, non dovrebbero mai sostituire la frutta fresca di stagione.

Lo stesso discorso va fatto per i succhi “senza zuccheri aggiunti”, in quanto si tratta, comunque, di preparazioni sottoposte a lavorazioni industriali di correzione dell'acidità, dell'aroma, del gusto e di incremento della conservabilità, tramite trattamento termico ed aggiunta di additivi.

 

LE BIBITE CON "ZERO ZUCCHERI"

Questi prodotti (Soda, Cola, Aranciata, Limonata, Cedrata, The, Energy Drink…) utilizzano, spesso, dei dolcificanti artificiali e comunemente, aspartame, saccarina, ciclamato, acesulfame, per i quali sussistono ancora molti validi sospetti riguardo una possibile tossicità sistemica.

Più sicuro è da ritenersi il consumo, ma pur sempre moderato e saltuario, delle bevande dolcificate con “prodotti naturali”, come il fruttosio, l'eritritolo o la stevia.

 

LO YOGURT ALLA FRUTTA

Lo yogurt apporta una quota apprezzabile di proteine nobili, vitamine e sali minerali. Il tenore di zuccheri e grassi varia, tuttavia, a seconda del tipo acquistato: alla frutta o “al naturale”, intero, da latte parzialmente scremato o magro. A meno che non si tratti di yogurt “al naturale”, nella maggior parte dei casi contiene delle importanti quantità di zuccheri, che vanno, purtroppo, a sommarsi a quelli assunti nel resto della giornata.

In più, uno yogurt è di qualità se non è addizionato di coloranti, aromi, addensanti, i quali hanno il solo scopo di migliorarne o modificarne, artificiosamente, alcune peculiarità, quali il sapore, l’aspetto, la consistenza e la cremosità.

 

LE BARRETTE DI CEREALI

Le barrette ai cereali, spesso arricchite di vitamine e minerali, pur avendo il vantaggio di un contributo calorico abbastanza contenuto e di un moderato apporto lipidico (grassi), riescono a fornire un modesto tenore di fibre, solo quando sono preparate con cereali integrali.

Elemento da valutare attentamente, anche in questo caso, è la totalità dei glucidi presenti, con particolare riferimento alla quota di zuccheri semplici. È bene tener presente che l'OMS raccomanda di limitare l'introito giornaliero di zuccheri liberi intorno al 5%, con un limite invalicabile del 10%.

 

GRISSINI, CRACKERS & AFFINI

Crackers e grissini presentano un apporto energetico e un contenuto lipidico molto rilevanti, oltre ad essere ricchi di sodio. Ottenuti, spesso, da un mix di farine raffinate, acqua, sale, grassi (vegetali o animali, come lo strutto) ed agenti lievitanti, frequentemente finiscono col sostituire sulle tavole degli italiani ed in maniera errata, la pasta, il pane o gli altri cereali.

 

LA SALSA DI SOIA

La salsa di soia è un condimento per insalate o altre pietanze (tipiche, ad esempio, dei ristoranti cinesi e giapponesi), ottenuto dalla fermentazione della soia, grano tostato, orzo, acqua, sale, miceti (Aspergillus orza o Koji) e batteri (del genere Tetragenococcus). L'abbondanza di sodio è la principale e più evidente controindicazione al suo utilizzo; un cucchiaio raso di salsa di soia fornisce circa 575 mg di sodio. In definitiva, si tratta di un condimento che non si presta alla dieta del soggetto iperteso, ma anche nei soggetti sani ne è consigliato un consumo limitato. Contiene glutine, per cui non è neppure indicato in un regime “gluten free”.

 

Da quanto detto, ne risulta che l’etichetta resta l’unica arma che può consentire al consumatore di riconoscere un prodotto di pregio, attraverso le indicazioni riguardanti l'origine, il tipo, la qualità, la quantità e la natura degli ingredienti che lo caratterizzano. 



A cura di Roberta Madonna, Biologo Nutrizionista Specialista in Biochimica Clinica, dal 2008 si occupa di Nutrizione Umana Fisiopatologica, Dietetica Clinica, Nutrizione Sportiva ed Educazione Alimentare.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.

Profilo del medico - Roberta Madonna

Nome:
Roberta Madonna
Comune:
Santa Maria Capua Vetere
Telefono:
3409514668
Occupazione:
Biologo Nutrizionista Specialista in Biochimica Clinica
Contatti/Profili social:
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