L'avvelenamento da tossina botulinica è in agguato quando si consumano cibi conservati male, ma come possiamo riconoscerli?

Riconoscere il cibo avariato da quello scaduto

L'ultimo caso di avvelenamento da cibo avariato, con esito, purtroppo, mortale, pone nuovamente (semmai ve ne fosse bisogno) all'attenzione dell'opinione pubblica l'importanza della corretta conservazione dei cibi, sia di quelli che acquistiamo al supermercato che, ancor di più, di quelli che prepariamo con le nostre mani. Conserve, sughi, salse e marmellate fatte in casa, verdure sottolio o sottaceto, frutta sotto spirito... sono davvero tante le preparazioni alimentari casalinghe sicuramente prelibate, che, però, nascondono delle insidie legate alle modalità di conservazione. Se non adeguate, infatti, queste possono predisporre alla formazione di muffe e germi. Come la temibile tossina botulinica che può provocare la morte. Il Clostridum Botulinum è un batterio anaerobo che si trova comunemente nell'ambiente naturale, nelle acque, nei terreni, negli intestini di alcuni animali e in molti alimenti.

Questo microrganismo non è, di norma, pericoloso per la salute, a meno che determinate condizioni favorevoli non consentano alle sue spore di "germinare", producendo una neurotossina letale. Nel caso di cibi conservati in barattolo, il botulino può esprimere tutta la sua carica tossica quando non vi sia stata una corretta sterilizzazione del contenitore, ovvero una bollitura a 80° per almeno 20 minuti. Quando possiamo accorgerci che un alimento mal conservato è diventato velenoso, e che può mettere a repentaglio la nostra salute e che differenza c'è con un prodotto alimentare che sia, semplicemente, scaduto?

Nel secondo caso, dobbiamo tenere conto che la data di scadenza è sempre indicativa, e soprattutto che un prodotto industriale conservato in condizioni ottimali in frigo o in dispensa dura certamente più della data impressa sulla confezione. Ad esempio, uno yogurt può essere consumato fino a una settimana dopo la data di scadenza, ma una scatoletta di tonno anche due mesi dopo, così come pesci e carni surgelati. I prodotti da forno confezionati si mantengono ancora fragranti fino a un mese dopo la scadenza evidenziata, mentre pasta e riso ben conservati all'asciutto saranno ugualmente buoni fino a oltre due mesi.

Ci possiamo accorgere che, invece, un alimento conservato in lattina o in barattolo può nascondere la tossina botulinica e nuocere alla nostra salute quando il coperchio ermetico presenti delle deformazioni e dei rigonfiamenti sospetti (segno che si sia formato del gas all'interno, con conseguente proliferazione di germi), oppure, nel caso di preparazioni a base di carni, pesci o insaccati, quando percepiamo del cattivo odore all'apertura, o comunque un odore acido o "strano". Anche quando ci rechiamo al supermercato, scegliamo sempre prodotti in confezioni perfettamente integre, e quando ci viene regalato qualcosa di fatto in casa, soprattutto verdure e frutta conservati interi o sotto forma di gelatine, passate, composte e marmellate, al naturale o sottaceto, sottolio e sotto spirito, non facciamoci scrupolo di eliminare i barattoli "dubbi". Ne va letteralmente della nostra salute.