Grande preoccupazione, sono disperata | |||
Salve a tutti, ho 45 anni e ho sempre avuto problemi di digestione legati a gastrite cronica e RGE finalmente diagnosticata con gastroscopia nel febbraio 2017. Periodicamente assumo pantoprazolo 40mg la mattina, faccio regolarmente attività fisica (peso kg 50 altezza 1.60) e seguo un'alimentazione sana, non bevo alcolici, non mangio cibi fritti nè grassi, per questo preferisco sempre mangiare a casa e evito anche i ristoranti. Mangio pochi carboidrati e poca carne, in prevalenza bianca, preferisco tanta verdura e frutta, insomma sto attentissima. Ma vengo al dunque, a novembre 2017 comincio ad avvertire un fastidioso senso di vuoto allo stomaco come se avessi fame, in realtà avevo questo disturbo anche mentre mangiavo e dopo e orecchie chiuse con qualche episodio di acufeni. Il mio medico mi ha tranquillizzato dicendomi che si trattava di ansia ( in effetti sono un tipo ansioso) ma per stare sicuri mi ha prescritto esami del sangue di routine compresa celiachia e dosaggio ormonale (avevo interrotto nuvaring a ottobre). Tutto nella norma a parte una lieve anemia con emoglobina a 11.2. Il disturbo è continuato fino ad averlo sempre, dalla mattina alla sera, così tra gennaio e febbraio sono tornata dal medico che mi ha prescritto di nuovo esami del sangue, visita gastroenterologica con ecografia dell'addome e visita audiometrica. Tutto nella norma ancora. Quasi mi ero convinta che fosse davvero ansia quando prima di pasqua 2018, cioè fine marzo, compare febbricola intermittente da 37.0 a 37.3 che ho tutt'ora indistintamente di mattina pomeriggio o sera senza altri sintomi. Avendo avuto una pericardite virale nel 2009 il mio medico ipotizzando fosse un virus mi ha prescritto lucen e amoxicillina per 7 gg, ecocolordopplercardiaco ed esami del sangue con pcr, troponina, Hiv, epatiti ecc. Tutto nella norma e febbricola resistente alla terapia. Il 3 aprile ho terminato l'antibiotico e il 4 aprile, oltre al vuoto allo stomaco e alla febbricola, compare un forte bruciore interscapolare irradiato alle braccia e dolore toracico. Impaurita poiché non passava, mi sono rivolta al PS il 7 aprile dove hanno eseguito esami del sangue con enzimi cardiaci, rx al torace, ecografia addome, cuore e reni. Tutto negativo. Il mio medico non sa cosa altro dire o fare. Io sono distrutta perché questi disturbi e dolori mi danno inappetenza(ho perso 2 kg), stanchezza infinita per la maggior parte della giornata (per fortuna la notte riesco a dormire e la mattina in genere sto meglio). Ho un lavoro e una figlia che non curo più come dovrei e vorrei, non riesco neanche piu ad andare in palestra, anche le piccole faccende domestiche mi restano difficili da fare. Così ho prenotato una visita a pagamento tramite intra moenia con un gastroenterologo, ho pagato 100 euro, mi ha tenuta 10 minuti, non ha visto nessuno referto né mi ha visitata, mi ha prescritto l'holter con il sondino per monitorare il reflusso che dovrei mettere il 28 aprile. Sono disperata, mi sento male e psicologicamente sfinita. Se ci fosse qualcuno in grado di darmi una risposta gliene sarei davvero grata. Temo di avere qualcosa di brutto e di scoprirlo troppo tardi. |
Salve a tutti, ho 45 anni e ho sempre avuto problemi di digestione legati a gastrite cronica e RGE finalmente diagnosticata con gastroscopia nel febbraio 2017. Periodicamente assumo pantoprazolo 40mg la mattina, faccio regolarmente attività fisica (peso kg 50 altezza 1.60) e seguo un'alimentazione sana, non bevo alcolici, non mangio cibi fritti nè grassi, per questo preferisco sempre mangiare a casa e evito anche i ristoranti. Mangio pochi carboidrati e poca carne, in prevalenza bianca, preferisco tanta verdura e frutta, insomma sto attentissima. Ma vengo al dunque, a novembre 2017 comincio ad avvertire un fastidioso senso di vuoto allo stomaco come se avessi fame, in realtà avevo questo disturbo anche mentre mangiavo e dopo e orecchie chiuse con qualche episodio di acufeni. Il mio medico mi ha tranquillizzato dicendomi che si trattava di ansia ( in effetti sono un tipo ansioso) ma per stare sicuri mi ha prescritto esami del sangue di routine compresa celiachia e dosaggio ormonale (avevo interrotto nuvaring a ottobre). Tutto nella norma a parte una lieve anemia con emoglobina a 11.2. Il disturbo è continuato fino ad averlo sempre, dalla mattina alla sera, così tra gennaio e febbraio sono tornata dal medico che mi ha prescritto di nuovo esami del sangue, visita gastroenterologica con ecografia dell'addome e visita audiometrica. Tutto nella norma ancora. Quasi mi ero convinta che fosse davvero ansia quando prima di pasqua 2018, cioè fine marzo, compare febbricola intermittente da 37.0 a 37.3 che ho tutt'ora indistintamente di mattina pomeriggio o sera senza altri sintomi. Avendo avuto una pericardite virale nel 2009 il mio medico ipotizzando fosse un virus mi ha prescritto lucen e amoxicillina per 7 gg, ecocolordopplercardiaco ed esami del sangue con pcr, troponina, Hiv, epatiti ecc. Tutto nella norma e febbricola resistente alla terapia. Il 3 aprile ho terminato l'antibiotico e il 4 aprile, oltre al vuoto allo stomaco e alla febbricola, compare un forte bruciore interscapolare irradiato alle braccia e dolore toracico. Impaurita poiché non passava, mi sono rivolta al PS il 7 aprile dove hanno eseguito esami del sangue con enzimi cardiaci, rx al torace, ecografia addome, cuore e reni. Tutto negativo. Il mio medico non sa cosa altro dire o fare. Io sono distrutta perché questi disturbi e dolori mi danno inappetenza(ho perso 2 kg), stanchezza infinita per la maggior parte della giornata (per fortuna la notte riesco a dormire e la mattina in genere sto meglio). Ho un lavoro e una figlia che non curo più come dovrei e vorrei, non riesco neanche piu ad andare in palestra, anche le piccole faccende domestiche mi restano difficili da fare. Così ho prenotato una visita a pagamento tramite intra moenia con un gastroenterologo, ho pagato 100 euro, mi ha tenuta 10 minuti, non ha visto nessuno referto né mi ha visitata, mi ha prescritto l'holter con il sondino per monitorare il reflusso che dovrei mettere il 28 aprile. Sono disperata, mi sento male e psicologicamente sfinita. Se ci fosse qualcuno in grado di darmi una risposta gliene sarei davvero grata. Temo di avere qualcosa di brutto e di scoprirlo troppo tardi. Grazie a chi vorrà aiutarmi. |
Matteo Burchiellaro
Oncoematologo pediatrico
Gastroenterologia Pediatrica
Medicina d'urgenza neonatale
Laurea e specialistica presso la NYU.
| |||
Citazione:
|
| |||
Grazie infinite per la rapida risposta. Senz'altro posterò l'esito e incrocio le dita. |
| |||
Voglio aggiungere una cosa, quando ci si fa vedere dagli specialisti, soprattutto quelli di una certa fama, si hanno grandi aspettative e si spera che se ne possa ricavare un beneficio immediato. Di solito si rimane delusi dal punto di vista umano. Solitamente lo specialista non ha bisogno di molti elementi per accorgersi del livello di importanza della patologia di un paziente, spesso, purtroppo, non appena intravvedono una non urgenza immediata, tendono ad essere sbrigativi. In queste patologie la certezza di una diagnosi è parte integrante della terapia. |
| |||
Citazione:
Grazie ancora Alex73 |
| |||
Citazione:
Ha perfettamente ragione circa i referti degli esami, avrei voluto postarli ma il mio messaggio era già lunghissimo e gli esami talmente tanti. Solo i prelievi del sangue da novembre a oggi li ho ripetuti 5 volte si figuri. Comunque Le posso dire che li hanno visionati diversi medici, 2 di famiglia, il mio cardiologo e un ecografo e tutti hanno cercato di tranquillizzare sul fatto che a livelli di esami non è emerso nulla di anomalo, stessa cosa il dottore del pronto soccorso a cui mi sono rivolta 10 giorni fa. Stamattina ho ripetuto gli esami del sangue lontani dalla fine della terapia antibiotica compresa ricerca di helycobacter pilori e analisi complete delle urine. I risultati saranno disponibili tra 10 giorni e il 28 metterò il sondino. Vista la Sua grande disponibilità, Le farò sicuramente sapere. Grazie di cuore. |
| |||
Citazione:
Ciao |
| |||
Citazione:
se davvero fosse così sarebbe un grosso problema, una malattia si può curare, cambiare ciò che non si può logora ogni giorno. Bisognerebbe cambiare il modo di affrontare le problematiche ma credo che per quanto uno possa modificarsi sarà sempre impossibile diventare ciò che non si è. Per me si tratta di un modus vivendi che ti viene donato alla nascita, se non si ha è molto difficile da raggiungere. Io sto provando con un supporto psicologico e mi rendo conto solo ora di quanto abbia fatto bene ad andarci, lo avessi fatto prima!! Le cose da affrontare e cercare di risolvere sono tante ma piano piano spero di riuscire a vivere un pò meglio. Questo malessere e i disturbi fisici degli ultimi mesi mi hanno cambiata tanto sia fisicamente sia moralmente gettandomi nello sconforto più totale, spero di venirne fuori presto. Darò mie notizie appena ho i risultati Grazie per la disponibilità |
| |||
Citazione:
|
| |||
Vado ad aggiungere che sarebbe opportuno valutate un supporto oltre che psicologico anche farmacologico in tal senso. Mi sembra, ma potrei sbagliare, che ci abbia parlato poco della sua terapia passata e in atto. Quali presidi farmacologici sono stati usati, dosaggio, tempo di somministrazione e cosa assume ora?E che tipo di attività fisica svolge? Ci faccia sapere.
__________________ Matteo Burchiellaro Oncoematologo pediatrico Gastroenterologia Pediatrica Medicina d'urgenza neonatale Laurea e specialistica presso la NYU. |
| |||
Citazione:
Innanzitutto per quello che mi chiede, la terapia del passato ha riguardato sempre gastro protettori (omeprazolo) nei periodi di maggior disturbo e anti acido (malox o gaviscon). Al momento non sto assumendo nulla in vista degli esami da eseguire ( breath test lattosio e lattulosio, eco addome con particolare attenzione alle anse intestinali ed eventuale gastroscopia prima di iniziare terapia antibiotica). Per riprendere il filo della situazione il 16 aprile ho ripetuto esami completi del sangue con esame di urine e feci per Helicobacter pylori. Analisi perfette di emocromo e formula inclusa ves e pcr ma sono risultata positiva all'Helicobacter pylori. Ho subito prenotato una visita dal gastroenterologo, finalmente un medico scrupoloso, attento e umano! Mi ha detto che tutti i sintomi che ho (bruciore alle spalle, dolore allo stomaco e al torace, stanchezza) possono essere ricondotti a questo batterio. Per la febbricola di cui ho già parlato non ne è convinto ma non lo esclude neanche. Devo iniziare la terapia ma prima mi ha prescritto breath test a lattosio e lattulosio prima di poter decidere il farmaco giusto. Mi sono informata per dove e quando eseguire i test ma tra esecuzione e risultati ci vorranno altri 15 giorni (privatamente). Il problema è che da un paio di giorni ho ricominciato a stare parecchio male, ho dolore toracico, alle spalle, allo stomaco, inappetenza e estrema stanchezza. Sono molto molto preoccupata. Mi chiedo, ma questo batterio può davvero farmi stare così male? Non sarebbe il caso di fare una gastroscopia urgente per escludere altre patologie prima di intervenire sull'Helycobacter? Sinceramente ho pensato più volte di andare in ospedale, il fatto di dover pensare a mia figlia mi fa ancora sopportare tutto ciò. Le chiedo un parere gentilmente! Grazie infinite per l'attenzione Ps. Per quanto riguarda l'attività fisica, purtroppo da quando sto cosi riesco solo a fare le cose di routine a casa, faccende ecc. Prima dei sintomi che ormai mi affliggono per tutto il giorno, andavo regolarmente in palestra 3 volte a settimana e svolgevo allenamenti per lo più di cardio come aerobica, tapis roulant e a volte qualche macchina per tonificare le braccia, per un massimo di 1 ora e mezza di allenamento ogni volta. |

Profilo del medico - Dott.ssa Raffaella Ferrando
Strumenti Discussione | |
|
Connect With Us