La PUPILLOMETRIA nel Laser ad Eccimeri | |||
Quando un paziente si reca da un oculista per sapere se è idoneo ad un intervento correttivo con il laser ad eccimeri, viene sottoposto....anzi usiamo il condizionale... dovrebbe essere sottoposto ad una miriade di esami grazie ai quali l'oculista dovrebbe dire al paziente:
fermo restando ovviamente il fatto che potrebbero esserci sempre, anche se in percentuali bassissime, delle complicazioni post operatorie fortuite e non prevedibili. Tra i tanti esami pre-operatori vi è la PUPILLOMETRIA, un esame che non viene mai fatto in una classica visita oculistica e di cui molti pazienti ne sconoscono l'esistenza e l'importanza. Ho avuto modo di apurare inoltre che non c'é tra gli oculisti un'uniformità sul metodo utilizzato per effettuare la PUPILLOMETRIA e questo potrebbe generare confusione al paziente perchè non potrebbe capire se tale esame è fondamentale e se è fondamentale farlo in un maniera pignola ed approfondit o in maniera più approssimata. Basta farsi un giro da diversi oculisti per capire come viene svolto questo esame, infatti ce chi:
Invito tutti gli oculisti del forum, soprattutto i bravissimi Pascotto e Siravo (i miei guru....coloro i quali sono stati capaci via web di farmi apprendere tante cose) a dire la loro su tale argomento e a spiegare a tutti gli utenti del forum che si apprestano a fare un esame di idoneità per un intervento al laser ad eccimeri se :
Il Vostro contributo, cari dottori del forum, sarà utile a tutti e potrà far capire a molti come deve essere svolto questo esame e se l'oculista che lo ha fatto è stato scrupoloso o meno nel farlo. Grazie |
Quando un paziente si reca da un oculista per sapere se è idoneo ad un intervento correttivo con il laser ad eccimeri, viene sottoposto....anzi usiamo il condizionale... dovrebbe essere sottoposto ad una miriade di esami grazie ai quali l'oculista dovrebbe dire al paziente:
fermo restando ovviamente il fatto che potrebbero esserci sempre, anche se in percentuali bassissime, delle complicazioni post operatorie fortuite e non prevedibili. Tra i tanti esami pre-operatori vi è la PUPILLOMETRIA, un esame che non viene mai fatto in una classica visita oculistica e di cui molti pazienti ne sconoscono l'esistenza e l'importanza. Ho avuto modo di apurare inoltre che non c'é tra gli oculisti un'uniformità sul metodo utilizzato per effettuare la PUPILLOMETRIA e questo potrebbe generare confusione al paziente perchè non potrebbe capire se tale esame è fondamentale e se è fondamentale farlo in un maniera pignola ed approfondit o in maniera più approssimata. Basta farsi un giro da diversi oculisti per capire come viene svolto questo esame, infatti ce chi:
Invito tutti gli oculisti del forum, soprattutto i bravissimi Pascotto e Siravo (i miei guru....coloro i quali sono stati capaci via web di farmi apprendere tante cose) a dire la loro su tale argomento e a spiegare a tutti gli utenti del forum che si apprestano a fare un esame di idoneità per un intervento al laser ad eccimeri se :
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- Fisico,
La prossima volta che deciderà di operarsi, deve chiedere prima l'assenso mio e quello di Duilio. Ne va della nostra salute psico-fisica!
Riguardo la pupillometria, non esistono direttive precise ma, al giorno d'oggi, è difficile prescindere da questo esame per un intervento di chirurgia refrattiva nel quale si voglia minimizzare il rischio di effetti indesiderati.Citazione:- a cosa serve tale esame e qual'è la sua importanza pre-operatoria;
Citazione:- se è un esame fondamentale o se discrezionale;
Citazione:- quali sono i macchinari più affidabili per rilavare la massima dilatazione pupillare;
Citazione:- qual'è la corretta metodologia, cioè come dovrebbe essere svolto, tal esame al fine di poter capire se un occhio è idoneo ad un trattamento laser escludendo, almeno sulla carta, possibili complicazioni permanenti post-intervento;
Citazione:- la mancanza di tale esame pre-operatorio, un esame svolto con un macchinario parzialmente adatto, svolto con approssimazione o in maniera errata (ad esempio solo in alcune condizioni di luce), può dare certezza all'oculista sull'idoneià di un paziente? cioè con dati approssimativi un oculista è in grado di poter assicurare al paziente la sua idoneità anche per questo esame all'all'intervento? (parliamo qui di pupilla e quindi diamo per scontato che tutti gli altri esami hanno dato esito positivo).
Il Vostro contributo, cari dottori del forum, sarà utile a tutti e potrà far capire a molti come deve essere svolto questo esame e se l'oculista che lo ha fatto è stato scrupoloso o meno nel farlo. Grazie |
Buona giornata!
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semeioticastrument
http://www.carlobenedetti.it/public/...ria[1].jpg A sinistra una pupilla in midriasi (dilatata). Tale condizione si verifica fisiologicamente in penombra (nella guida notturna, al cinema, la sera) ed è responsabile degli aloni intorno alle luci se viene utilizzata, per il trattamento una laser, una zona ottica piccola. Sulla destra la misurazione di un pupilla mediante un pupillometro a raggi infrarossi. La cornea per la chirurgia refrattiva , può essere divisa in due zone, la zona ottica e la parte periferica. La prima, le cui dimensioni, profilo e curvatura variano da individuo ad individuo, è quella che ha rilevanza ottica ed il compito di far convergere i raggi luminosi sulla cornea mentre la porzione periferica ha una funzione prevalentemente si sostegno, di riserva cellulare e partecipa alla porzione esterna del campo visivo, solo in condizioni di dilatazione pupillare. La zona ottica corneale prepupillare (di circa 4,5 mm di diametro) è quindi la parte più importante dell’intera cornea ed è quella dove si verificano le più importanti modificazioni in seguito a chirurgia rifrattiva e quella più sensibile ai processi di cicatrizzazione (che avviene per via centripeta dalla periferia corneale). Conseguentemente lo studio della motilità pupillare e delle sue modificazioni in condizioni di scarsa illuminazione (scotopiche), è un esame indispensabile per la corretta programmazione della zone ottica da scegliere per il trattamento laser e la cui attenta considerazione evita l’insorgenza degli aloni e dei fenomeni di multifocalità lamentati dai pazienti di notte o in particolari condizioni come alla guida. Il diametro pupillare varia da soggetto a soggetto ed anche grandemente con l’età (generalmente diminuisce negli anni). Vengono utilizzati strumenti a raggi infrarossi per valutare il massimo diametro pupillare in condizioni si bassa luminanza. La scelta della zona ottica deve essere correlata al difetto refrattivo da correggere, in relazione con la profondità della camera anteriore, ai diametri corneali, ai raggi di curvatura corneale, alla zona di "transizione" desiderata (raccordo tra la zona ottica e la restante cornea non interessata dal trattamento), alla pachimetria centrale e alla possibilità di ampliare la zona ottica del laser. Anche eventuali decentramenti pupillari (pupilla decentrata rispetto alla mira di fissazione del paziente), devono essere attentamente considerati nella programmazione della zona ottica. |
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Antonio, |
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Salve e scusi l'intromissione sono il marito di Paola operata con la prk il 12/04/2011..ieri siamo andati ancora a visita dall'oculista e ha costatato che il dx sta migliorando e il sx tranne pochi episodi la mattina e per 10 minuti poi non vede nulla da vicino e foschissimo da lontano...lui consiglia pazienza e dopo tutte le misurazioni ha datto che i due assi dell'occhio sono un a 38,5 gradie l'altro a 40,5 e questo provoca l'astigmatismo che è doppio rispetto a prima dell'operazione...poi imboccato da me ha ammesso che esiste un leggero haze ...e dopo un po di pressioni sul fatto della normalità di tutto cio...ha dato un pò la colpa al fatto che la dilatazione della pupilla era 7,9 e lui è intervenuto su 7,5...quindi ci vuole un poco di pazienza in più del normale..ecco scusi le domande forse confuse ma è normale tutto questo?...siamo nel panico più completo...e con molta paura che qualcosa sia andato storto... |
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Avete ragione Dottori, con me avete superato ogni tipo di prova perché è dura starmi dietro, sono troppo preciso, curioso e amo essere preparato su argomenti che mi interessano. Vi chiedo scusa e Vi ringrazio per tutta la Vostra pazienza...tenacia e costanza nell'avermi dato sempre una risposta........una risposta sempre tempestiva, dettagliata e molto professionale. Vi ringrazio anche per essermi stati "vicino" durante i miei 6 mesi di post-operatorio, dimostrando che esistono ancora degli eccellenti professionisti che fanno il loro mestiere con professionalità e rigore.....guadagnando quanto dovuto, ma lasciando intatta la loro umanità ed il loro amore per la professione a carattere sociale che svolgono. Le scuse Vi arrivano anche del mio oculista, che ieri ho inchiodato nel suo studio per 40 minuti ( esami esclusi) visto che ormai non poteva più liquidarmi in 5 minuti con la solita frase....ancora é troppo presto. Ieri si è scusato del fatto di avere impostato il nostro rapporto in maniera standard, ammettendo il fatto che ogni paziente ha esigenze ed aspettative diverse, ha ammesso di non aver capito che io ero un paziente che ama sapere (anche le cose negative) e che invece ha trattato come tutti gli altri pazienti ai quali basta che il medico dica: TUTTO PROCEDE BENE ( mi é venuto di pensare:: dovevo venire io per fargli capire che con i pazienti bisogna anche essere un po' psicologi, cercando di capire chi si ha di fronte e cosa vuole?). Grazie a Voi ho potuto tenere testa al mio oculista, che ha capito subito dai miei primi discorsi che ero ben preparato, ed ho potuto affrontare un colloquio quasi alla pari. Ovviamente dal colloquio è uscito qualcosa di buono e qualcosa che mi ha lasciato ancora dei dubbi che riuscirò a risolvere, lo spero, col Dott. Rapisarda che mi ha indicato il Dott. Siravo. Nel prossimo post Vi racconterò come é andata, visto che mi seguite e sopportate da 6 mesi, perché la vicenda si fa interessante. Il post lo inserisco in questa discussione poiché l'argomento principe é sempre la mia PUPILLA. |
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Prima di raccontarVi comé andata la visita, anche se se sono andato lì per parlare piuttosto che per farmi visitare visto che già sapevo e conoscevo la mia situazione, volevo chiederVi qualche altra informazione sulla Pupillometria scotopica e sui Pupillometri. |
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semeioticastrument Per la pupillometria si deve sempre effettuare una valutazione multimodale:
Pupillometria e zone ottiche http://www.carlobenedetti.it/public/...ria[1].jpg A sinistra una pupilla in midriasi (dilatata). Tale condizione si verifica fisiologicamente in penombra (nella guida notturna, al cinema, la sera) ed è responsabile degli aloni intorno alle luci se viene utilizzata, per il trattamento una laser, una zona ottica piccola. Sulla destra la misurazione di un pupilla mediante un pupillometro a raggi infrarossi. La cornea per la chirurgia refrattiva , può essere divisa in due zone, la zona ottica e la parte periferica. La prima, le cui dimensioni, profilo e curvatura variano da individuo ad individuo, è quella che ha rilevanza ottica ed il compito di far convergere i raggi luminosi sulla cornea mentre la porzione periferica ha una funzione prevalentemente si sostegno, di riserva cellulare e partecipa alla porzione esterna del campo visivo, solo in condizioni di dilatazione pupillare. La zona ottica corneale prepupillare (di circa 4,5 mm di diametro) è quindi la parte più importante dell’intera cornea ed è quella dove si verificano le più importanti modificazioni in seguito a chirurgia rifrattiva e quella più sensibile ai processi di cicatrizzazione (che avviene per via centripeta dalla periferia corneale). Conseguentemente lo studio della motilità pupillare e delle sue modificazioni in condizioni di scarsa illuminazione (scotopiche), è un esame indispensabile per la corretta programmazione della zone ottica da scegliere per il trattamento laser e la cui attenta considerazione evita l’insorgenza degli aloni e dei fenomeni di multifocalità lamentati dai pazienti di notte o in particolari condizioni come alla guida. Il diametro pupillare varia da soggetto a soggetto ed anche grandemente con l’età (generalmente diminuisce negli anni). Vengono utilizzati strumenti a raggi infrarossi per valutare il massimo diametro pupillare in condizioni si bassa luminanza. La scelta della zona ottica deve essere correlata al difetto refrattivo da correggere, in relazione con la profondità della camera anteriore, ai diametri corneali, ai raggi di curvatura corneale, alla zona di "transizione" desiderata (raccordo tra la zona ottica e la restante cornea non interessata dal trattamento), alla pachimetria centrale e alla possibilità di ampliare la zona ottica del laser. Anche eventuali decentramenti pupillari (pupilla decentrata rispetto alla mira di fissazione del paziente), devono essere attentamente considerati nella programmazione della zona ottica. http://www.centromedicosantalucia.it...pe_324/img.jpg PUPILLOMETRIA BINOCULARE DINAMICA : analizza il diametro della pupilla nelle diverse condizioni di luminosità. E' utile come screening per l'idoneità alla chirurgia refrattiva e per rilevare danni neurologici. |
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Citazione:
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Non é che mi abbandonate proprio adesso che sto per arrivare alla conclusione e a scoprire la verità su come è stata condotta la mia visita preliminare? Appena ho un po' di tempo in più vi racconto come é andata l'ultima visita...preparateVi ad un lungo racconto che spero non Vi annoi. |
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SIAMO IN ATTESA!! |
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Come promesso Vi racconto come è andata la visita del 6° mese, i Dottori Pascotto e Siravo già conoscono nei minimi dettagli la mia situazione (visto che li ho incalzati di domande via web e fino allo svenimento |
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Carissimo Fisicaccio, |
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Salve e scusi l'intromissione sono il marito di Paola operata con la prk il 12/04/2011..ieri siamo andati ancora a visita dall'oculista e ha costatato che il dx sta migliorando e il sx tranne pochi episodi la mattina e per 10 minuti poi non vede nulla da vicino e foschissimo da lontano...lui consiglia pazienza e dopo tutte le misurazioni ha datto che i due assi dell'occhio sono un a 38,5 gradie l'altro a 40,5 e questo provoca l'astigmatismo che è doppio rispetto a prima dell'operazione...poi imboccato da me ha ammesso che esiste un leggero haze ...e dopo un po di pressioni sul fatto della normalità di tutto cio...ha dato un pò la colpa al fatto che la dilatazione della pupilla era 7,9 e lui è intervenuto su 7,5...quindi ci vuole un poco di pazienza in più del normale..ecco scusi le domande forse confuse ma è normale tutto questo?...siamo nel panico più completo...e con molta paura che qualcosa sia andato storto... |
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NON SI PREOCCUPI, PUO' SUCCEDERE!! |

Profilo del medico - Prof. Massimo Nicolò
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