Chirurgia refrattiva: dubbi, incertezze, informazioni | |||
Salve, |
Salve, cercherò di esporre il mio problema nel modo più chiaro e sintetico possibile, se poi sarà il caso di aggiungere altre informazioni o dettagli potrei farlo in seguito...mi scuso intanto per la terminologia che andrò ad usare, sicuramente lontana anche minimamanete da un sufficiente gergo tecnico. Circa dieci anni fa feci un intervento di prk per l'eliminazione di una miopia elevata circa 6,5 per occhio. Due anni fa decido di fare un controllo da uno specialista diverso da quello che mi aveva operato la prima volta per capire se fosse possibile risolvere dei problemi residui ed il chirurgo si è detto favorevole a questa nuova operazione. Ricordo, però, che la discussione in merito non fu molto dettagliata, avrei voluto chiedere maggiori informazioni sopratutto sulla questione legata agli aloni notturni ma non ci fu modo di farlo...rimanemmo che l'intervento era fattibile e che, in caso di mio consenso mi sarei fatto risentire. Decisi di non farlo...un pò perchè non mi ero convinto, un pò perchè ad intuito non ma la sono sentita. Pochi giorni fa decido di fare un'altra visita per conoscere lo stato delle cose da un altro specialista perchè quello che mi aveva visitato due anni fa non era disponibile. Vado da questo medico che mi visita e mi fa una topografia corneale...mi sconsiglia di fare un nuovo intervento perchè, da come ho capito, gli spessori per poter intervenire in modo omogeneo non sono sufficienti. Mi sembra di aver capito questo...la zona che era stata precedentemente trattata non sarebbe sufficiente per un nuovo trattamento e neanche quella circostante ("in orizzontale") che servirebbe per andare ad eliminare il problema degli aloni. Sarebbe esclusivamente un problema di apparecchio perchè i moderni laser asportano troppo "materiale" quando, nel mio caso, occorrerebbe toglierne meno. Facendo l'intervento potrei rischiare molto, non per forza subito ma anche a lungo andare, anche con il rischio che lo spessore della cornea non riesca a reggere la pressione con effetti devastanti una sorta di "rottura" vera e propria della cornea stessa. |
Anche noi preferiamo essere prudenti, ma questa storia degli "effetti devastanti della pressione con rottura della cornea" facciamo fatica anche ad immaginarcela e, presumibilmente, è frutto di un malinteso.
Sembra che la situazione sia pressoché identica a quella di due anni fa, immagino sia normale per quanto riguarda lo spessore corneale ma non sono sicuro per quanto riguarda la capacità visiva perchè non sono in grado di confrontare ed interpretare i dati riportati sulla scheda che mi è stata rilasciata...ancor di più perchè ho quella classica (con le dicitura "per distanza", "a permanenza", "da vicino") della prima visita ma non della seconda. Ora, ripeto, questo è ciò che ho capito io, ma l'intervento non è proprio il caso di farlo. Ripensando e riflettendo su tutta la questione e cercando di applicare le informazioni alla reale situazione mi rendo conto che in tutto questo tempo è vero che c'erano dei problemi oggettivi ma forse per me la situazione era normale, anche buona, perchè più di una vota mi sono sorpreso di quanto riuscissi a vedere bene, forse perchè, inconsciamente, continuavo a fare il confronto con la situazione precedente...il problema degli aloni era ed è quello principale ma, anche in questo caso, molto dipende dalla singola situazione e può variare parecchio anche da un'ora all'altra, o se c'è cielo nuvoloso, velato o sereno... Il secondo medico che mi ha visitato mi ha spiegato che molto dipende da come è stata trattata la zona che poi viene "raggiunta" dalla pupilla quando si allarga e che, quindi, ogni variazione di luminosità viene percepita in modo diverso, anche la più apparentemente insignificante...sembra quasi paradossale perchè se è vero che la zona centrale è quella che è stata meglio trattata e quindi mi permette di vedere molto bene al mare a mezzogiorno, altrettanto non è di notte...quindi, anche avessi avuto dieci decimi perfetti, non lo sarebbero stati rispetto ad una persona che non ha il problema degli aloni...quindi, ancora più paradossale, perchè il problema principale non è tanto il residuo di miopia quanto gli aloni...se, per assurdo, decidessi di correggere il residuo di miopia e non il problema degli aloni praticamente sarei quasi alla situazione precedente! Spero, gentili Dottori, in una vostra considerazione in merito...grazie |
Buona giornata!
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chirurgiarefrattiva |
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Grazie dottore...certo, mi rendo conto che senza un esame sia difficile se non impossibile farsi anche solo la minima idea...ho quelle della prima visita, sono parecchi esami, mentre di questa più recente ho solo i dati realtivi allo spessore della cornea, immagino sia dalla topografia... |
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L’ectasia corneale post-chirurgia rifrattiva consiste in un progressivo assottigliamento della cornea dopo trattamento laser a eccimeri che riduce l’acuità visiva (naturale e corretta), e il cui sviluppo ha notevole importanza dal punto di vista clinico e medico-legale. |
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ASPETTIAMO INTENZIONATI OVVIAMENTE A DARE TUTTE LE POSSIBILI DELUCIDAZIONI!! |
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Vi ringrazio molto! |
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RIPARTA PURE DA ZERO.....MA NON CAMBI SEMPRE,PERCHE', RETORICA A PARTE, ......TRA TROPPI GALLI NON SI FA MAI GIORNO!!! |
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"quando sono troppi galli a cantare non fa mai giorno"...sarà meravigliato ma per me è sempre stata una massima, altro che retorica! |
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http://www.blogdem.it/como/files/201...d-is-near2.jpg |
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Ha ragione dottore...solo che la mia è una situazione personale e familiare un pò particolare...al momento non posso fare altrimenti |
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CI TENGA INFORMATI!!! |
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Dunque...ho rimesso mano alla documentazione...chiedo sempre scusa per il linguaggio tutt'altro che tecnico... |
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NELLE NOSTRE FIRME CI SONO LE NOSTRE MAILS |
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Le avevo viste, ma mi sembrava corretto chiedere prima il permesso...manderò una mail, grazie! |

Profilo del medico - Prof. Massimo Nicolò
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