PARERE da un OCULISTA... |
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Ciao a tutti... |
Ciao a tutti...
un semplice quesito che un oculista può rispondermi con poche parole: è facilmente confondibile una blefaro congiuntivite rispetto ad una cheratite erpetica? chiedo questo perchè mi è stato dato del cortisone per guarire una cosa che in realtà la peggiora...vorrei capire se per un oculista il diagnosticare una piuttosto che l'altra sia un possibile o è incompetenza pura ... |
forse non mi sono spiegato... l'ho fatta la visita da un altro oculista altrimenti non mi sognavo di scrivere cheratite, non sapevo nemmeno dell'esistenza ...
Vorrei spiegare meglio come è andata, prima visita, diagnosi congiuntivite, non contento il pomeriggio ero a passeggio in un centro commerciale e mi fermo da un otttico e mi faccio vedere per sfizio, e tramite una mappa corneale, ( cosa che l'oculista non si è nemmeno sbattuto di farmi ) mi scarta l'ipotesi di congiuntivite e di non metterci quelle goccie al cortisone che mi aveva dato il primo ma di fare la visita da un altro oculista prima di metterle. Mi faccio consigliare un loro oculista che mi ha dato questa diagnosi e per ora la cura sembra funzionare. Domani ho un ulteriore controllo. |
Mi permetta di dire che la storia presenta alcuni aspetti... poco ortodossi. Mi sembra decisamente strano, ad esempio, che venga messa in discussione la diagnosi di un oculista da un ottico di un centro commerciale che, con tutto il rispetto che nutro per la categoria professionale, NON PUÒ ASSOLUTAMENTE ESPRIMERSI RIGUARDO DIAGNOSI DI MALATTIE OCULARI, non avendo nessuna competenza nell'ambito della medicina. Inoltre, tramite una mappa corneale si può fare un bell'effetto scenografico (ed i risultati ancora si vedono...), ma non si può disquisire su diagnosi di blefarocongiuntiviti o di cheratiti. Infine, quali prove abbiamo che il secondo oculista (consigliato dall'ottico!) sia stato più bravo del primo? La cheratite erpetica, a prescindere dalla cura, richiede tempi di guarigione lunghi...
Si possono fare tutte le denunce che si vuole, ma in ambito legale ci vogliono (per fortuna) prove certe e, dal Suo racconto, l'unica cosa che appare certa è che l'ottico in questione sia andato ben oltre le sue competenze.
Buona serata e buon inizio settimana a tutti!
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Stai chiedendo ad un dottore di dire che un collega è un incompetente? Non credo che il codice deontologico lo permetta... |
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no ... in realtà voglio solamente capire se è facilmente distinguibile o meno una malattia rispetto l'altra ? o se ci si può facilmente confondere... |
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visto che siamo in tempo di crisi e fare visite su visite non è il massimo per il nostro portafoglio il dottore potrebbe anche rispondere, magari spiegando come si possa distinguere...tanto l'utente non ha fatto nomi...non si diffama nessuno. |
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Il dottore ha risposto in un'altra discussione, sostenendo che non è possibile confondere due malattie. |
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forse non mi sono spiegato... l'ho fatta la visita da un altro oculista altrimenti non mi sognavo di scrivere cheratite, non sapevo nemmeno dell'esistenza ... |
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Io denuncerei il primo oculista. Una vera denuncia sia all'ordine dei medici che alla magistratura. Chi percepisce copiosi onorari per le proprie prestazioni professionali deve pagare quando sbaglia in modo cosi grossolano. |
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ci ho pensato ma è un percorso fattibile ? qualcuno sa a chi bisognerebbe rivolgersi ? |
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credo sia necessario fare una semplice denuncia ai carabinieri: ovviamnete devi avere dei documenti a prova delle visite e delle diagnosi differenti. Poi si dovrebbe mettere in moto la macchina della giustizia (lenta). Oppure dovresti rivolgerti ad un legale...magari a quelli di una associazione di consumatori. Prova a vedere nel sito di altroconsumo se c'è qualcosa... |
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Se pensi che l'errore sia stato causato da negligenza, ti puoi rivolgere al Tribunale del Malato (in ogni ospedale solitamente ce n'è uno) o all'Ordine dei Medici. |
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CI SONO ANCHE I PERITI MEDICI LEGALI OCULISTI!!! |
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BRAVO ANTONIO!!!!! |
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forse scrivendo il tutto in poche righe sono stato frettoloso... l'ottico ha solo espresso la sua opinione dicendomi che a suo parare non era congiuntivite ma che dalla mappa corneale c'era qualcosa che non andava... da li mi ha consigliato di non mettere il colirio al cortisone ma di farmi vedere da un altro oculista... ha anche detto che lui non essendo un medico non metteva in dubbio nessuna diagnosi ma mi stava dando solo un consiglio... |
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Intanto come diceva Antonio,l'ottico non può prescrivere e quindi nemmeno sospendere il cortisone!!!!!!!!! presenta come opacità puntata, di solito si accompagna a iperemia 1) Cheratiti epiteliali Cheratite dendritica Cheratite punctata epiteliale Cheratite vescicolare di Horner Cheratite vescicolare di Emmert Ulcera marginale Ulcera geografica 2) Cheratiti stromali Cheratite neurotrofica Cheratite metaerpetica Cheratite stromale necrotizzante Cheratite disciforme immune 3) Cheratiti posteriori Endoteliti Cheratouveiti erpetiche La cheratite erpetica è una malattia oculare grave, che può compromettere gravemente la visione. In particolare l’Herpes virus è in grado di danneggiare le terminazioni nervose della cornea determinando l’ipoestesia (diminuzione della sensibilità) corneale, caratteristica tipica di queste patologie Sono anni che mi occupo del problema è le assicuro che deve essere ben inquadrato,mi ricontatti pure! In caso di cheratite erpetica acuta,subacuta e/o in fase di recidiva,ormai sono d'accordo che l'uso del GANCICLOVIR(VIRGAN)per usotopico è la via elettiva del trattamento. Personalmente uso negli adulti contempore anche il FAMVIR COMPRESSE 500mgcon la posologia per la prima sett. 4 cpr/die e per altre 3sett. 3 cpr/die.(Nei bambini di solito non lo uso) In casi in cui la recidiva dovesse farsi subentrante uso anche il vaccino LUPIDON.(che nulla serve come terapia ,ma ha valenza solamente di immunoprofilassi alle recidive). Sia per il Lupidon H che per il Lupidon G(ovviamente a noi interessa l'H per HSV1 che è il virus che interessa la cornea,mentre per l'HSV2 ovvero il virus che interessa i genitali si usa il LUPIDON G) le fiale devono essere iniettate sottocute dopo essere state accuratamente agitate. La cura richiede una serie di somministrazioni opportunamente intervallate: 1 fiala per settimana per 12 settimane, al 4° e 5° mese 1 fiala ogni 14 giorni, dal 6° al 9° mese 1 fiala al mese e quindi 1 richiamo ogni 2 o 3 mesi per un totale di ulteriori 10 fiale. In seguito possono rendersi necessari ulteriori richiami da effettuarsi ogni 3-6 mesi. __________________ |

Profilo del medico - Dr. Giacomo Sanfelici
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