Mi permetto di dire due parole.
Credo che ci sia la tendenza a temere che il proprio bimbo/bimba sia adescato da uno sconosciuto, dimenticando che la maggiorparte degli abusi accadono in famiglia, tra parenti e conoscenti stretti...Persone di cui un bambino è portato a fidarsi...E di cui, purtroppo, si fidano anche i genitori.
Quindi, la cosa più importante, non è tanto mettere in guardia i bambini dagli sconosciuti
quanto metterli in guardia da qualsiasi intrusione, proveniente da qualsiasi adulto, che superi certi limiti. Quali sono questi limiti? E' il bambino che li stabilisce. Se sto male, se questa cosa mi fa male, paura, dolore allora è giusto che io dica NO, NON LA VOGLIO FARE. E che ne parli subito con mamma e papà o una persona di cui senta di potersi fidare.
Però concludo dicendo che il parlare di tentitivi di abusi o abusi compiuti deriva da un rapporto di fiducia e di apertura, da un dialogo che va ben oltre questi episodi.
Se esiste distanza emotiva tra il bambino e le persone che si prendono cura di lui, difficilmente ne parlerà.
Quindi, ascoltate i vostri bambini, sempre, anche se so che è difficile, complicato, che spesso si è di corsa, non sempre attenti ed emotivamente disponibili.
Ma l'ascolto è la presenza sono fondamentali.
Se un bambno è ascoltato, accolto, si sente amato e sicuro, sarà anche più facile per lui sfuggire alle violenze degli adulti...
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