Criptorchidismo nel gatto

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Criptorchidismo nel gatto

28-11-2013 - scritto da Cinzia Iannaccio

Se i testicoli del gatto non scendono

Anche i gatti possono soffrire di criptorchidismo

Criptorchidismo nel gatto Anche i gatti possono soffrire di criptorchidismo, ovvero di quella particolare condizione che colpisce i maschietti in cui i testicoli o uno solo dei due “non scendono” nello scroto. Se questa è la diagnosi che viene fatta dal vostro veterinario, non dovete preoccuparvi. Cerchiamo di comprendere meglio insieme i punti salienti della questione.

Si tratta di un disturbo congenito, ci si nasce ed è comune a tutte le razze di gatti. Se intorno all’età di 6 mesi il veterinario non riesce a palpare i testicoli del gattino nello scroto, si può già tranquillamente parlare di criptorchidismo. Vi potreste trovare in tale condizione anche con un gatto adulto, o addirittura anziano, magari appena adottato: visivamente sembra castrato ed emana un forte odore di urina. Questo significa però che i testicoli non sono mai scesi e/o mai rimossi chirurgicamente per la castrazione. Per la diagnosi precisa in genere basta la visita fisica del micio da parte del veterinario, con l’ausilio, in taluni casi di un’ecografia.

La cura più indicata per il criptorchidismo del gatto è la castrazione, di entrambe i testicoli (anche se uno è già sceso). Se non è trattato il criptorchidismo può portare a problematiche di salute con il passare degli anni e comunque la castrazione è sempre raccomandata anche per prevenire altri disturbi, primo fra tutti quello della segnatura del territorio.

Il veterinario può consigliare, al fine di fare una diagnosi precisa ed avviare il trattamento, di effettuare un esame del sangue atto a valutare i livelli di testosterone (indici di presenza e funzionalità dei testicoli) ed un emocromo completo con prove di elettroliti per una valutazione preanestesiologica. Dopo l’intervento chirurgico, routinario e privo di grandi complicanze, il criptorchidismo non sarà più una preoccupazione. I singoli casi, vanno poi valutati di volta in volta con il proprio veterinario di fiducia.

Foto: Flickr
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Animali, cane, gatto, cuccioli




A cura di Cinzia Iannaccio, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2007, blogger, specializzata nel settore della salute e del benessere.
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