Depressione: piante e terapie farmacologiche e psicologiche
Iperico, griffonia, passiflora, melissa, biancospino e valeriana: un aiuto dalla natura
Combattere la depressione con l'aiuto delle piante
La depressione è un disturbo dell’umore, una patologia che coinvolge la psiche e che può dare luogo a disturbi del comportamento, manifestazioni fisiche ed emotive in grado di penalizzare molto la qualità della vita di chi ne soffre. Bassa autostima, umore instabile e triste, difficoltà ad affrontare la vita e sensazione di angoscia e ansia generalizzate che difficilmente abbandonano la persona durante le attività svolte nella quotidianità. La depressione può attraversare differenti stadi e condiziona molto la vita della persona che ne soffre. In pericolo sono la vita sociale, il lavoro, la serenità familiare. La patologia infatti può costituire un impedimento enorme e diventare la miccia di un circolo vizioso che può portare a situazioni di estrema gravità.Ecco perché è importante precisare che la lotta alla depressione presuppone un percorso di cure che comprendono generalmente sia un percorso di psicoterapia ma anche l’utilizzo di farmaci.
La natura in alcuni casi può rivelarsi utile: alcune piante possono essere infatti degli ottimi coadiuvanti alle terapie farmacologiche e psicologiche per soggetti depressi. Non stiamo affermando che sia possibile uscire dalla depressione solo con la fitoterapia ma è innegabile che alcune droghe abbiano il potere di conferire calma e tranquillità e si dimostrano per questo indicate nella cura di stati di ansia che caratterizzano i soggetti depressi. L’arte erboristica si rivela infatti molto efficace nella lotta agli stati d’ansia: eliminare anche solo questo disagio emotivo dalla vita del soggetto depresso può rappresentare già un enorme sollievo per la persona.
Venendo alla natura, tra tutte le piante indicate in caso di ansia e depressione, l’iperico è sicuramente la soluzione più valida ed efficace: esso infatti è considerato un antidepressivo naturale. Ha la capacità di aumentare la concentrazione di serotonina, un ormone in grado di agire sul sistema nervoso centrale soprannominato “l’ormone del buonumore”. Dell’iperico vengono utilizzate le sommità fiorite.
Anche la griffonia, seppur in modo più blando, è in grado di agire sull’umore. La pianta, assunta sotto forma di estratto secco racchiuso in capsule, aiuta a sollevare lo stato d’animo di chi la assume. Valeriana, passiflora, melissa e biancospino aiutano il soggetto ansioso. La passiflora si rivela un potente calmante ma alti dosaggi della pianta – pur aiutando a combattere l’insonnia – possono causare stordimento nel soggetto che l’assume. La melissa è un calmante ottimo se assunto sotto forma di tintura madre nell’arco della giornata, mentre con la valeriana è possibile preparare tisane o rivolgersi a composti già pronti che si trovano in commercio.