Diabete e sindrome metabolica

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Diabete e sindrome metabolica

06-09-2012 - scritto da Viviana Vischi

Causata dall’obesità e dall’iperglicemia, la sindrome metabolica può aprire la strada a malattie gravi come il diabete di tipo 2, l’infarto e l’ictus.

Sindrome metabolica: basta poco per riconoscerla per tempo, prima di rischiare il diabete.

Diabete e sindrome metabolica

La sindrome metabolica riguarda il 25% degli adulti ed è in notevole aumento in tutto il mondo, anche a causa del dilagare dell’obesità e di stili di vita poco salutari. Alla base vi può essere anche una componente genetica, ma la sindrome metabolica si sviluppa solitamente nelle persone che hanno eccessiva quantità di grasso corporeo, concentrato soprattutto sulla pancia (obesità viscerale).

A scatenare la sindrome metabolica è la cosiddetta resistenza insulinica, cioè quella condizione per la quale le cellule dell’organismo diminuiscono la propria sensibilità all’azione dell’insulina. In queste situazioni il pancreas cerca di “compensare” aumentando la sintesi e il rilascio dell’ormone. Ma, a lungo andare, questa iperinsulinemia provoca una diminuzione dell’azione delle cellule addette alla produzione di insulina, ed ecco che compare l’iperglicemia.

La maggior parte delle persone che ha la sindrome metabolica non è malata, ma ha un’alta probabilità di diventarlo in futuro perché ha un rischio maggiore di sviluppare patologie gravi come ictus, infarto e diabete di tipo 2. Ecco perché è importante sapere se si è affetti o se c’è il sospetto di sindrome metabolica, per poterla bloccare prima che apra la strada a guai peggiori.

Bastano un metro da sarta, una prova della pressione e dei semplici esami del sangue per sapere se e quanto si rischia e adottare le eventuali contromisure. Secondo l’International Diabetes Federation, per avere il sospetto clinico basta infatti misurarsi il girovita. Se la circonferenza della vita supera gli 80 cm (per le donne) e i 94 cm (per gli uomini), è meglio indagare le proprie condizioni di salute.

In presenza di un girovita abbondante, per poter fare una diagnosi di sindrome metabolica devono essere alterati almeno due di questi altri valori:
colesterolo HDL: meno di 40 mg/dL nell’uomo e meno di 50 mg/dL nella donna
trigliceridi: uguali o superiori a 150 mg/dL
glicemia a digiuno: uguale o superiore a 100 mg/dL
pressione arteriosa: uguale o superiore a 130/85 mm/Hg

Poiché la maggior parte dei pazienti con sindrome metabolica è in sovrappeso, per prevenirla e/o combatterla è fondamentale dimagrire con dieta e attività fisica.

La pressione arteriosa e la glicemia elevata si possono controllare con farmaci che vengono generalmente prescritti dal medico di base.
Infine, possono essere assunti specifici integratori alimentari come Diabeguard che aiutano a contrastare l’iperglicemia, migliorare la sensibilità all’insulina, neutralizzare i radicali liberi e favorire il controllo del peso: in breve, allontanare il rischio diabete e quello cardiovascolare. I principi attivi utili allo scopo sono: acido alfa-lipoico, acido corosolico, luteina, zeaxantina e cromo picolinato.



A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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