Diarrea e stitichezza nel neonato

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Diarrea e stitichezza nel neonato

26-10-2011 - scritto da lucagiangrande.ped

La diarrea e la stitichezza nel neonato sono due facce della stessa medaglia: la difficoltà ad adeguarsi del suo intestino al cibo

Perchè il neonato può soffrire di diarrea e stitichezza e come intervenire

Diarrea e stitichezza nel neonato

 

 

Per nove mesi il neonato ha tratto nutrimento dal sangue della madre e ora deve invece inghiottire, digerire e evacuare il latte. Il neonato allattato al seno può arrivare ad avere otto scariche semiliquide al giorno, di colore giallo chiaro con dei piccoli grumi biancastri. Non è diarrea! Alcuni neonati continuano ad avere questo tipo di evacuazioni finchè prendono il latte dalla madre, altri progressivamente, pur continuando ad avere feci morbide, evacuano più raramente e piano piano vanno di corpo una volta ogni due tre giorni. Non sono stitici!

La stitichezza nel neonato
Per stitichezza nel neonato bisogna intendere l'emissione di feci molto distanziate e di consistenza dura. Anche se il neonato non è veramente stitico, deve essere aiutato nell'emissione delle feci che non dovrebbe andare oltre i due giorni. Se è allattato al seno ciò non dovrebbe verificarsi, ma se succede si può fare molto poco perchè il piccolo stà già prendendo il miglior alimento possibile. Si può provare comunque a stimolare l'ano con la punta del termometro intinta nell'olio e ruotata lentamente, e se non funziona dare una bustina di lattulosio da neonati. Il lattulosio è uno zucchero che non viene assorbito, perciò rimanendo nell'intestino favorisce il moltiplicarsi dei batteri che fanno fermentare le feci spingendole verso l'uscita; unico problema, aumenterà l'aria nel pancino con conseguenti coliche.

Quando il neonato prende latte artificiale o vaccino, le feci diventano più dure e si va verso la vera stitichezza. La prima cosa da fare è aggiungere uno zucchero al latte, meglio ancora un pò di malto destrine come dulcolat o nidex e se non sono ancora sufficienti si ricorre al lattulosio.

In genere la stitichezza nel neonato migliora con lo svezzamento, perchè si ha la possibilità di dare delle scorie vegetali con la frutta (meglio pera e prugne), e con le verdure (evitare patate e carote, dare le verdure a foglie verdi). Vanno evitati anche riso e parmigiano entrambi astringenti. Se la stitichezza nel neonato cronicizza il problema è quasi sempre dietetico!La diarrea nel neonato
Per diarrea nel neonato si deve intendere l'emissione di feci acquose e maleodoranti in quantità elevata. Spesso sono acide ed erodono la cute del culetto e sono accompagnate da dolori addominali.
L'intestino di un neonato è molto delicato e reagisce con la diarrea agli stimoli più svariati: la troppa quantità di cibo, un alimento introdotto troppo presto una intolleranza alimentare, una infezione intestinale.

Qualsiasi sia la causa, le prime cose da fare sono sempre le stesse:
tornare indietro con il tipo di alimentazione, se si stava svezzando fermarsi, interrompere per un giorno il latte, a meno che non sia latte materno, e dare molta acqua o camomilla. Lo scopo è quello di reidratare e nutrire il piccolo, non quello di bloccare la diarrea.

I farmaci che fermano apparentemente la diarrea nel neonato ne impediscono solo la fuoriuscita ma dentro l'intestino essa continua ad esserci e, non potendo misurarne la quantità, potremmo non accorgerci della disidratazione. Inoltre impediamo il vero e proprio lavaggio dell'intestino che invece le feci liquide operano!

Altri farmaci inutili sono gli antibiotici: anche se si trattasse di una diarrea infettiva, essa dipende novantanove volte su cento dal rota virus, e sui virus gli antibiotici non servono! La diarrea da rota virus dura dai tre ai sette giorni e passa senza altra terapia che la reidratazione. Se si usano antibiotici tende a cronicizzare.

Il neonato si reidrata con acqua e zucchero o con soluzioni reidratanti come Reidrax o Pedialite. Queste ultime non sono molto appetitose e possono essere sostituite con una soluzione fatta in casa utilizzando the deteinato o aranciata zuccherata più l'aggiunta di mezzo cucchiaino di sale e mezzo di bicarbonato per ogni litro di liquido.

Quando è presente il vomito e la reidratazione per bocca è difficile, esso va assolutamente fermato con farmaci anti vomito, se necessario, intra muscolo (1/2 fl di Plasil) e poi per os (cipril sciroppo). Se nonostante tutto il bimbo tende a disidratarsi, è necessario il ricovero. La disidratazione si può misurare pesando il piccolo ai primi accenni di diarrea e verificando quanto cala. Se la perdita di peso si avvicina al dieci per cento, bisogna portarlo in ospedale. Ciò si verifica quasi esclusivamente se non si riesce a fermare il vomito.

Già il giorno dopo si può reintrodurre il latte che deve essere senza lattosio. In farmacia si trova HN25, latte in polvere già addizionato con crema di riso, oppure si può utilizzare Zimil o Accadì, latti in busta che si trovano nei supermercati, e aggiungervi un pò di crema di riso. A seconda dell'età del bimbo, si darà anche una alimentazione solida ma di facile digeribilità: crema di riso o riso con poco olio e molto parmigiano, minestra di patate e carote, petto di pollo, coniglio, merluzzo lesso, mela, banana.

Un discorso a parte meritano i fermenti lattici: non è provato che aiutino durante la fase acuta e, se lo fanno, devono essere dati in alte dosi. Sono probabilmente utili durante il periodo successivo per ristabilire la flora batterica depauperata.

REGOLE FACILI
1) Dopo due gg. che il neonato non fa la cacca, stimolarlo con la punta del termometro intinta nell'olio e introdotta per due cm. nell'ano. Se non si ottengono risultati, fare un clisterino
2) Se la stitichezza nel neonato tende a cronicizzare dare liquidi zuccherati con maltodestrine (Nidex) o aggiungerle nel latte artificiale. Se non si ottengono risultati, sostituire le maltodestrine con lattulosio (Portolac bustine neonati o Laevolac sciroppo)
3) Quando è possibile, intervenire sulla dieta introducendo cibi che favoriscono l'evacuazione (glutine, pera e prugne, verdure a foglie verdi) e togliendo quelli che "stringono" ( carote, patate, mela, banana, riso, parmigiano)
4) In caso di frequenti evacuazioni di feci liquide, maleodoranti e con colore anomalo, interrompere per un giorno l'alimentazione normale sostituendola con liquidi reidratanti con l'aggiunta di uno - due cucchiaini di crema di riso
5) Il giorno dopo ricominciare a dare il latte ma del tipo senza lattosio e, se il bimbo è già svezzato, dare anche alimenti solidi e astringenti. Mettere la crema di riso ovunque possa essere aggiunta, darla come pappa con molto parmigiano e poco olio, dare il passato di verdure solo con patate e carote. Come frutta dare solo banana e mela, come carni solo petto di pollo, coniglio e sogliola
6) Se si danno fermenti lattici, usarne tre - cinque dosi al giorno
7) Pesare il bimbo subito, alla prima scarica di diarrea, e poi giornalmente
8 ) Se la diarrea non passa, dopo tre giorni avvertire il pediatra
9) Se sono presenti vomito e/o febbre avvertire il pediatra

 

 

Profilo del medico - lucagiangrande.ped

Nome:
LUCA GIANGRANDE
Comune:
ALBANO LAZIALE
Specializzazione:
Pediatria
Contatti/Profili social:
sito web


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