Linfogranuloma

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Linfogranuloma


Il linfogranuloma venereo è una malattia a trasmissione sessuale causata da alcuni sierotipi del batterio della Chlamydia trachomatis. Il linfogranuloma venereo provoca l’infezione dei vasi linfatici e dei linfonodi e se non trattato può causare danni permanenti.

Le lesioni si manifestano nella zona di entrata del batterio, che può penetrare nel corpo attraverso la pelle e durante i rapporti sessuali, anali, vaginali e orali. Durante il primo stadio della malattia le lesioni guariscono rapidamente e spontaneamente entro pochi giorni e possono passare inosservate ma l'infezione continua ad espandersi attraverso le vie linfatiche.

Dopo un periodo che può variare da un minimo di 10 giorni fino a 6 mesi, la malattia entra nel secondo stadio manifestandosi attraverso un forte dolore all’inguine, febbre, malessere generale, disturbi intestinali, tosse e mal di testa. Se la patologia non viene trattata con la giusta terapia, subentra il terzo ed ultimo stadio con la ricomparsa di ulcere genitali accompagnate da cicatrici che nel corso degli anni possono causare gonfiore cronico dei genitali e un restringimento dell’ano.

Il trattamento della malattia prevede una terapia antibiotica con la somministrazione di tetracicline come la doxiciclina, 100 mg due volte al giorno per 3 settimane o in alternativa una dose combinata di due principi attivi, il trimetoprim e il sulfametoxazolo nella misura complessiva di 800 mg sempre due volte al giorno per 3 settimane. La terapia antibiotica può essere coadiuvata dal drenaggio e dall’aspirazione di eventuali formazioni suppurate mentre si consiglia di evitare l’incisione chirurgica a causa delle complicazione che possono insorgere come la formazione di fistola cronica.


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