Mastite

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Mastite


La mastite è una malattia infiammatoria delle ghiandole della mammella: viene classificata in puerperale, se si manifesta durante l'allattamento materno, oppure in non puerperale in tutti gli altri casi.

La mastite puerperale è causata da agenti patogeni, soprattutto lo Staphilococcus Aureus e i batteri del genere Streptococcus, che penetrano il tessuto mammario attraverso il capezzolo. La stasi del latte materno e le scarse condizioni igieniche possono favorire l'insorgere della malattia. La mastite non puerperale è causata, oltre che da Staphilococcus Aureus, da batteri dei generi Enterococcus e Bacterioides, da anaerobi e, più raramente, da Brucella e miceti del genere Actinomices.

Il sintomo principale della mastite è il dolore spesso accompagnato da febbre, arrossamento e infiammazione della mammella, che appare anche calda al tatto. Le mastiti hanno generalmente un decorso acuto ma possono anche cronicizzare portando alla formazione di ascessi che possono rendere necessario l'intervento chirurgico.

La terapia consiste nel trattare la mammella e il capezzolo con una soluzione antimicrobica e quindi lavarli con acqua sterile. Spesso si rende necessario somministrare antibiotici, come con penicilline o cefalosporine. In caso di ascesso, si ricorrere a incisione chirurgica e drenaggio. Se l'allattamento diventa impossibile, la stasi e l'ingorgo mammario vanno prevenuti con l'utilizzo di un tiralatte e l’allattamento va sospeso fino alla scomparsa dei sintomi.


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