Meningite
La meningite è una malattia del sistema nervoso centrale di origine infettiva, caratterizzata dall'infiammazione delle meningi, cioè le membrane protettive che ricoprono l'encefalo e il midollo spinale. La meningite può essere causata da batteri, virus o altri microrganismi. I batteri più comuni che possono causare la meningite sono gli streptococchi del gruppo B, i meningococchi e gli pneumococchi.
La meningite nella forma acuta può presentarsi nel giro di ore o giorni mentre nella forma cronica può manifestarsi in un periodo di tempo più lungo. I tipi più comuni di meningite sono la meningite batterica, che evolve rapidamente e può avere esito fatale, e la meningite asettica, che è più lieve e tende ad autolimitarsi spontaneamente.
La meningite acuta si manifesta con febbre, cefalea e rigidità nucale a cui si aggiungono, con diversa frequenza: contratture muscolari, vomito, alterazioni dello stato di coscienza, fotofobia, fonofobia, convulsioni, paralisi facciali, sordità, disidratazione e collasso vascolare con possibili shock cardiogeni.
L’infezione da meningococchi, che può estendersi ai polmoni e alle articolazioni, è riconoscibile per la presenza di chiazze esantematiche purpuree nella zona della testa, delle orecchie e della colonna vertebrale.
La somministrazione tempestiva degli antibiotici e, talvolta, di antivirali e corticosteroidi ha ridotto la mortalità delle meningiti batteriche ma se si interviene troppo tardi il rischio di morte è purtroppo frequente. Chi sopravvive alle infezioni più gravi spesso può presentare conseguenze permanenti come sordità, epilessia, idrocefalo, crisi convulsive, deficit cognitivi e ritardo mentale.