Minaccia d'aborto
E' il rischio d’interruzione spontanea della gravidanza. Più frequente nel primo trimestre di gravidanza, si manifesta con perdite ematiche dai genitali, dovute a piccoli distacchi placentari o a necrosi della decidua, accompagnate da dolori pelvici più o meno forti. Per impedirla s'interviene con il riposo assoluto a letto, l'astensione dai rapporti sessuali e una terapia farmacologica con progesterone, b mimetici, antispastici e sedativi in modo da bloccare le perdite e il processo abortivo. Quando invece si presenta nel secondo trimestre, il ginecologo può decidere d’intervenire praticando un cerchiaggio cervicale.