Il morbillo è una malattia infettiva acuta del sistema respiratorio causata dal virus Paramyxovirus del genere Morbillivirus altamente contagiosa perché trasmissibile per via aerea: il virus si propaga attraverso gli starnuti e la tosse e penetra nelle mucose delle vie respiratorie superiori o la congiuntiva.

Il periodo di incubazione del morbillo è di 10-12 giorni: si è contagiosi da 1-3 giorni prima dell’inizio dei sintomi fino a 7 giorni dopo la comparsa dell'esantema. Se contratto in gravidanza, il morbillo può provocare aborto spontaneo precoce, prematurità e mortalità del neonato.

In fase di incubazione non si ha alcuna sintomatologia, nella fase pre-esantematica, della durata di 3-5 giorni, si possono manifestare: sofferenza e malessere, febbre modesta, con punte fino a 39-40°, occhi rossi, bruciore e lacrimazione per congiuntivite, tosse secca, raffreddore, chiazze rosse sulla bocca e sul palato, macchioline bianche circondate da un alone rosso all’interno delle guance, vicino ai molari.

Dopo questa fase subentra la fase esantematica che prevede la comparsa di febbre alta, fotofobia e puntini prima rosa chiaro e poi rosso cupo che tendono a confluire in chiazze larghe, prima sul collo e sul viso, poi sul corpo e sugli arti che non danno prurito.
Segue quindi una fase di convalescenza e di guarigione caratterizzata da sfebbramento progressivo, attenuazione delle macchie a partire dal volto, desquamazione fine della cute e lenta diminuzione della tosse.

Purtroppo non ci sono farmaci specifici contro il morbillo: si consiglia l’uso di paracetamolo per attenuare la febbre. Il morbillo può essere prevenuto con vaccinazione, effettuata unitariamente al vaccino per la rosolia e quello per la parotite (vaccino MPR). Il vaccino per il morbillo è previsto tra il 12⁰ e il 15⁰ mese di età, cui segue un richiamo tra i 5 e 6 anni: non dà alcun effetto collaterale.