Sifilide

Facebook Twitter Google Pinterest YouTube

Sifilide


La sifilide è una malattia infettiva a prevalente trasmissione sessuale provocata dal Treponema pallidum, un batterio Gram-negativo, altamente mobile, dell'ordine delle spirochete. Oltre che per via sessuale la sifilide può trasmettersi al feto attraverso la placenta oppure alla nascita, durante la discesa nel canale del parto. In questo caso, il feto presenta malformazioni che coinvolgono cute, mucose, apparato scheletrico, occhi, fegato, reni e sistema nervoso centrale. L'infezione può essere trasmessa anche attraverso la trasfusione di sangue o emoderivati ma al giorno d’oggi, grazie ai controlli, tale rischio risulta molto basso. La trasmissione principale avviene dunque per via sessuale, attraverso contatti orali e rapporti vaginali e anali: la spirocheta è in grado di passare sia attraverso le mucose intatte che attraverso la cute danneggiata.

La sifilide può presentarsi in una delle quattro diverse fasi (primaria, secondaria, latente e terziaria) oltre che come malattia congenita cioè durante la gravidanza o il parto. La sifilide primaria, contratta tramite diretto contatto sessuale con una persona affetta, si manifesta in media 21 giorni dopo l'esposizione iniziale con una lesione cutanea (sifiloma) proprio nel punto di contatto. Le aree più colpite sono collo dell'utero, pene, zona anale e rettale. La sifilide secondaria inizia circa 4-10 settimane dopo l'infezione primaria: possono verificarsi eruzioni cutanee simmetriche di colore rosso-rosa, tipicamente sul tronco e agli arti che possono diventare maculopapulari o pustolose. Nelle mucose possono presentarsi lesioni piatte, larghe, di colore biancastro, simili a verruche che ospitano i batteri infettivi.

Altre manifestazioni cliniche possono includere febbre, mal di gola, malessere generale, astenia, perdita di capelli e mal di testa. La sifilide latente si ha quando pur essendoci la prova sierologica dell'infezione, ma non sono presenti i sintomi della malattia. La sifilide terziaria si può verificare da 3 a 15 anni dopo l'infezione iniziale e può essere divisa in sifilide gommosa, neurosifilide tardiva e sifilide cardiovascolare.

Il trattamento della malattia è basato sull’uso della penicillina, a qualsiasi stadio della malattia, anche in gravidanza. Le dosi e la lunghezza del terapia antibiotica dipendono dallo stadio della malattia e dalle sue manifestazioni cliniche.


Forumsalute.it © UpValue srl Tutti i diritti riservati.
C.F., P. IVA e Iscr. Reg. Imprese Milano n. 04587830961   |  Privacy   |  Cookie   |  Chi Siamo