Ménière, sindrome di

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Ménière, sindrome di


La sindrome di Ménière è una malattia determinata da un aumento della pressione dei fluidi contenuti nel labirinto auricolare dell'orecchio interno e viene contratta solitamente da adulti con età superiore ai quarantacinque anni. Le cause della malattia sono sconosciute tuttavia può essere provocata da un'infezione dell'orecchio interno, da un trauma al capo o da un'infezione delle vie respiratorie superiori e può inoltre comparire dopo l'uso prolungato di aspirina.

La sindrome di Ménière provoca attacchi ricorrenti di sordità, acufeni, vertigini, nausea, vomito, una sensazione di pressione nell’orecchio, sudorazione, pallore, tachicardia, cefalea, amnesia e nistagmo, cioè incontrollabili movimenti ritmici orizzontali a scatti degli occhi. Questi sintomi si presentano come crisi episodiche che possono durare da 20 minuti a 24 ore e possono peggiorare con il movimento.

Gli attacchi acuti vengono sedati stando a riposo, al buio e nel silenzio. La terapia farmacologica consiste nel somministrare vasodilatatori periferici, soluzioni ipertoniche, sedativi e antivertiginosi vitamina B6, vasodilatatori periferici e ansiolitici. Il trattamento attraverso antistaminici, steroidi e diuretici mira a diminuire la pressione del fluido contenuto nel labirinto membranoso dell'orecchio interno.

I sintomi possono essere trattati anche con gli antiemetici, per sedare il vomito, e con le benzodiazepine per controllare le vertigini. Se la terapia medica non ha effetto, si ricorre a trattamento chirurgico distruggendo il labirinto auricolare dell'orecchio o la sezione della branca vestibolare dell'8° paio dei nervi cranici.


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