Effetto yo-yo: perché le diete dimagranti spesso falliscono

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Effetto yo-yo: perché le diete dimagranti spesso falliscono

06-05-2013 - scritto da Paola Perria

Uno studio USA ci spiega perché è così facile riprendere i chili persi dopo una dieta dimagrante

Consigli utili per dimagrire senza effetto yo-yo

Effetto yo-yo: perché le diete dimagranti spesso falliscono Lo chiamano "effetto yo-yo", e difficilmente chi segua, o abbia seguito nella vita, diverse diete dimagranti ne è rimasto immune. Di cosa parliamo? Semplicemente della facilità con cui si recuperano i chili persi, spesso e volentieri con qualche "interesse". Dopo l'euforia del post dimagrimento, il piacere di poter di nuovo (o per la prima volta), indossare un paio di jeans skinny o una minigonna, e di mostrare la propria "nuova" silhouette al mare, ben valorizzata di un bikini mozzafiato, subentra lo sconforto di vedere le proprie forme che lievitano nuovamente. Il tutto senza riuscire bene a capire come mai, la dieta di mantenimento, abbia così miseramente fallito. A che serve aver faticato tanto e poi dover pagare caramente il primo peccato di gola che ci si concede dopo mesi di sacrificio?

In realtà, come abbiamo anche noi (o meglio, gli esperti di nutrizione hanno), spiegato spesso, per raggiungere e mantenere il proprio peso forma non serve tanto seguire una dieta ipocalorica una tantum (soprattutto quelle alla moda perché magari "sponsorizzate" da star dello showbiz), quando personalizzare il proprio regime alimentare a seconda delle proprie esigenze di vita e delle caratteristiche fisiche, e seguirlo per sempre. Tuttavia, può essere interessante capire per quale strano meccanismo sia così facile ingrassare nuovamente dopo una dieta dimagrante. A fornircene una spiegazione ci hanno pensato i ricercatori dell'ORI, un Centro di Ricerca dell'Oregon (USA), coordinati dal prof Eric Stice. Come sempre all'origine di tutto c'è il nostro cervello, e non "la pancia". Infatti sembra che quando limitiamo l'assunzione di cibo, quest'ultimo, soprattutto se bello sostanzioso (ovvero calorico), aumenti di "valore" per il nostro cervello, tanto che il suo potere "ingrassante" cresce in proporzione.

In buona sostanza, quando saltiamo un pasto, o lo riduciamo a qualcosa di molto povero dal punto di vista nutrizionale, e poi "compensiamo" con un cibo gratificante, anche se il computo calorico totale non dovrebbe essere tale da compromettere la nostra dieta, in realtà ci predispone ad accumulare adipe. Ecco perché quando si smette di seguire il regime ipocalorico vero e proprio e si riprende a mangiare un po' di tutto, soprattutto si reintroducono dolci e cibi grassi, recuperare i chili appena persi è un gioco da ragazzi.

Per giungere ai risultati del loro studio, pubblicati sulla rivista NeuroImage, gli esperti hanno usato come "cavie" alcuni volontari, di cui hanno scansionato il cervello registrandone le reazioni mentre osservavano diverse immagini di cibi, alcuni appetitosi, altri meno, fase seguita all'effettivo consumo di tali pietanze. Alla fine dell'esperimento si è visto che per mantenere i chili persi ed evitare l'effetto yo-yo, l'unica soluzione per tutti è quella di non privarsi mai del cibo, ma di scegliere sempre alimenti sani, oltreché piacevoli al palato. Seguire un regime alimentare bilanciato è perciò molto più efficace, alla lunga, che non il seguire diete stravaganti o sottoporsi ad assurde rinunce e digiuni pericolosi per la salute.

Le implicazioni di questo studio di imaging sono chiare: se la gente vuole perdere il peso in eccesso, è più efficace consumare cibi sani e a basso contenuto di grassi e zuccheri durante i pasti regolari, piuttosto che stare per lunghi periodi di tempo senza alcun apporto calorico
- Originariamente Inviato da
Mangiare bene, dunque, paga sempre.


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