ggg 14-05-2012 - scritto da Laura C. ggg ggg ggggg <br> <hr> <p><p><em>A cura di Laura C., Dottoressa in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, redattrice medico-scientifica dal 2013.</em><br /> </p> <p><strong><a href="http://www.forumsalute.it/">ForumSalute</a></strong><br /> <a href="http://www.facebook.com/Forumsalute"><strong>ForumSalute su Facebook</strong></a><br /> <a href="https://twitter.com/Forumsalute"><strong>ForumSalute su Twitter</strong></a><br /> <a href="https://plus.google.com/+ForumsaluteIt"><strong>ForumSalute su Google+</strong></a></p> <p> </p> <p><em>ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.</em></p></p> </div> <div class="share-wrp" rel="articoli_redazione"> <a href="#" class="social-btn facebook" ><img src="/img/common/ico-facebook.png" alt="condividi su Facebook"></a> <a href="#" class="social-btn twitter" ><img src="/img/common/ico-twitter.png" alt="condividi su Twitter"></a> <a href="#" class="social-btn gplus" ><img src="/img/common/ico-googleplus.png" alt="condividi su Google Plus"></a> </div> <div class="button-nav-wrp cf"> <a href="/" class="standard-button arrow-left">Torna indietro</a> </div> <br><br> </article> <div class="correlati list-wrp cf"> <h2>Articoli che potrebbero interessarti</h2> <div class="gc"> <article class="list-item grid span-1 tablet-1-3 desktop-1-3" id="sei-menu-settimanali-bilanciati-per-chi-vuole-mangiare-sano-e-non-ha-tempo-di-cucinare" > <a target="_self" href="/sei-menu-settimanali-bilanciati-per-chi-vuole-mangiare-sano-e-non-ha-tempo-di-cucinare.html" class="img-wrp"><img src="/media/articoli_redazione/ingredienti-sani-su-un-tavolo-da-cucina-spaghetti-olio-d-oliva-t_1680174056.jpg" alt="Sei menù settimanali bilanciati per chi vuole mangiare sano e non ha tempo di cucinare"></a> <div class="share-wrp" rel="articoli_redazione"> <a href="#" class="social-btn facebook" ><img src="/img/common/ico-facebook.png" alt="condividi su Facebook"></a> <a href="#" class="social-btn twitter" ><img src="/img/common/ico-twitter.png" alt="condividi su Twitter"></a> <a href="#" class="social-btn gplus" ><img src="/img/common/ico-googleplus.png" alt="condividi su Google Plus"></a> </div> <h3><a target="_self" href="/sei-menu-settimanali-bilanciati-per-chi-vuole-mangiare-sano-e-non-ha-tempo-di-cucinare.html" >Sei menù settimanali bilanciati per chi vuole mangiare sano e non ha tempo di cucinare</a></h3> <p class="desc">30/03/2023. 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Un corretto comportamento e uno stile di vita sano possono aiutare a prevenire e contrastare la cellulite. 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Ebbene, la <strong>dermatologia</strong> è proprio quella branca della medicina che si occupa delle <strong>malattie che possono riguardare la pelle</strong>: dalle eruzioni cutanee agli angiomi, dall'acne ai nei sospetti, dalle dermatiti all’orticaria. E molto altro ancora.</p> <p> </p> <p>Affrontiamo alcune delle più comuni domande riguardanti la pelle e il cuoio capelluto con il <strong>Dr. Prof. Mauro Barbareschi</strong>, Medico Chirurgo specialista in <strong>Dermatologia e Venereologia</strong>, Docente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia e del corso di specializzazione in Dermatologia e Venereologia dell’Università degli Studi di Milano.</p> <p> </p> <hr /> <p> </p> <p style="text-align:center"><a href="https://www.maurobarbareschi.it/" target="_blank"><img alt="" src="/media/ckeditor/1557399273_mauro-barbareschi-dermatologo.jpg" style="height:202px; width:150px" /></a></p> <p style="text-align:center"> <a href="https://www.maurobarbareschi.it/" target="_blank"><img alt="" src="/media/ckeditor/1557399976_LOGO-BARBARESCHI.png" style="height:63px; width:430px" /></a></p> <p> </p> <p>Il <strong>Dr. Prof. Mauro Barbareschi</strong>, specialista in <strong>Dermatologia e Venereologia</strong>, riceve presso il suo <a href="https://www.maurobarbareschi.it/"><strong>studio dermatologico di Milano</strong></a>. Per contatti, <strong><a href="https://www.maurobarbareschi.it/#contatti" target="_blank">clicca qui</a> </strong>oppure invia un'email a<strong> <a href="mailto:melb@libero.it">melb@libero.it</a></strong>.</p> <p> </p> <hr /> <p> </p> <p><strong><img alt="" src="/media/ckeditor/1557407333_dermatologia_arrossamenti_prurito.jpg" style="width:100%" /></strong></p> <p> </p> <p><strong>ARROSSAMENTI E PRURITO</strong></p> <p> </p> <p><strong>L’orticaria è sempre un sintomo di tipo allergico oppure può verificarsi anche in soggetti non allergici ed essere del tutto episodica? Quali sono le cause più comuni?</strong></p> <p>Le cause di <a href="https://www.forumsalute.it/orticaria-quando-diventa-fastidiosa-e-debilitante.html" target="_blank"><strong>orticaria</strong></a> sono numerose e <strong>non solo di tipo allergico</strong>, ad esempio la reazione a certi alimenti. L’orticaria può essere successiva ad infezioni, assunzione di farmaci, fattori immunologici, fattori fisici come ad esempio il freddo, patologie concomitanti (tumori) e stress.</p> <p>L’orticaria può essere <strong>acuta </strong>e durare pochi giorni, oppure <strong>cronica </strong>e durare anche anni. Le cause di orticaria cronica sono difficili da riconoscere e richiedono l’intervento dello specialista, che dovrà predisporre una serie di accertamenti di laboratorio e strumentali.</p> <p> </p> <p><strong>Cosa consiglia il dermatologo a chi è costretto a convivere con la psoriasi? Quali trattamenti e accorgimenti utili?</strong></p> <p>La <a href="https://www.forumsalute.it/psoriasi-identikit-e-possibili-terapie.html" target="_blank"><strong>psoriasi</strong></a> è una malattia <strong>cronica </strong>alla cui base esiste una predisposizione genetica che porta ad un'alterazione della risposta infiammatoria/immunitaria a livello cutaneo. Può avere diversi livelli di gravità e dunque di <strong>estensione</strong>, e le cure sono correlate a ciò. Per i gradi minori può essere sufficiente una <strong>corretta idratazione e protezione della funzione di barriera</strong> che assolve la cute, mentre per le forme molto estese si ricorre all’uso di <strong>farmaci biologici </strong>che costituiscono la risposta farmacologica più avanzata attualmente disponibile. Esistono poi delle cure naturali per la psoriasi (clima marino e cure termali) che possono essere sfruttate per migliorare il rendimento delle cure farmacologiche.</p> <p>Il paziente psoriasico deve accettare l’idea della cronicità della sua malattia e della necessità di dedicarle attenzioni costanti. La <a href="https://www.forumsalute.it/dieta-mediterranea-una-garanzia-di-salute-e-vitalita.html" target="_blank"><strong>dieta mediterranea</strong></a> ha sicuramente un impatto favorevole, così come un <strong>indice di massa corporea</strong> BMI corretto: tradotto, mangiare in maniera sana ed equilibrata e mantenere il peso nella norma. Da sconsigliare gli abusi alimentari e l’alcool.</p> <p> </p> <p><strong><img alt="" src="/media/ckeditor/1557407492_dermatologia_peeling.jpg" style="width:100%" /></strong></p> <p> </p> <p><strong>VISO</strong></p> <p> </p> <p><strong>Parliamo di scrub o peeling fai-da-te per la pulizia del viso e la rimozione delle cellule morte: è un’abitudine dannosa o benefica per la pelle?</strong></p> <p>La pulizia del viso è una prassi che solo in parte può essere eseguita personalmente a casa, con un <a href="https://www.forumsalute.it/scrub-viso-corpo-fai-da-te.html" target="_blank"><strong>peeling fai-da-te</strong></a>. Il consiglio è quello di usare un detergente delicato, proseguire con l’esfoliazione e infine con l’idratazione: tutto ciò è alla portata di chiunque. Da qui in poi, però, occorre affidarsi ad uno <strong>specialista </strong>specialmente se la pulizia comprende la rimozione di lesioni ritenzionali come <strong>comedoni e microcisti</strong>. Lo specialista potrà effettuare un peeling, con livello di esfoliazione variabile, in base al tipo di di cute e all’esecuzione di trattamenti per l’idratazione profonda.</p> <p> </p> <p><strong>La sindrome della “lingua a carta geografica” è una condizione preoccupante? Perché si manifesta? Cosa fare?</strong></p> <p>La cosiddetta <strong><a href="https://www.forumsalute.it/lingua-a-carta-geografica-cosa-e.html" target="_blank">glossite migratoria benigna</a> </strong>è un disturbo che <strong>non deve preoccupare</strong>. Alla base c’è un'alterazione della crescita e della differenziazione della mucosa delle papille linguali che può essere collegata a stati carenziali o all’assunzione di farmaci o ad alterazioni del microbioma della cavità orale. La cura consiste nel correggere queste alterazioni.</p> <p> </p> <p><strong><img alt="" src="/media/ckeditor/1557407626_dermatologia_scottature_ferite.jpg" style="width:100%" /></strong></p> <p> </p> <p><strong>LESIONI SUPERFICIALI</strong></p> <p> </p> <p><strong>Parliamo di </strong><strong>scottature: ci può fornire il vademecum per una medicazione senza errori? </strong></p> <p>Dopo una scottatura semplice che causi arrossamento è utile <strong>raffreddare la zona</strong> con quello che si ha a disposizione: acqua fredda in primis. È possibile anche utilizzare del ghiaccio, ma avendo l’accortezza di interporre un telo. Se invece la scottatura provoca un danno maggiore, con compromissione degli strati superficiali dell'epidermide, sarà necessario prevenire le complicazioni, come ad esempio una possibile <strong>infezione</strong>, e utilizzare sostanze con capacità rigenerative: da questo punto di vista ideale è <strong>l'acido jaluronico</strong>. </p> <p> </p> <p><strong>Vesciche: una pratica diffusa è quella di “bucarle” nella speranza di alleviare il dolore e il disagio. Ma è un’abitudine da evitare?</strong></p> <p>Le vesciche sono raccolte di materiale liquido e possono essere successive a diverse tipologie di “traumi”: fisici, chimici, biologici. Se per ridurre la loro dolorabiltà si decide di svuotarle è necessario praticare una piccola incisione alla base e successivamente con una leggera pressione far uscire il liquido contenuto. <strong>Non è consigliabile invece rimuovere il tetto della vescica</strong>, che deve rimanere a copertura del derma sottostante. Dopo lo svuotamento è necessario disinfettare e medicare fino a guarigione.</p> <p> </p> <p><strong>Le smagliature sono un fatto genetico o ereditario? Perché si formano? E soprattutto, come si possono eliminare?</strong></p> <p>La formazione di <a href="https://www.forumsalute.it/i-segreti-per-una-pelle-elastica.html" target="_blank"><strong>smagliature</strong></a> <em>(striae distensae)</em> è innanzitutto frutto di una predisposizione che può manifestarsi in corso di accrescimento della massa corporea, variazioni significative del peso, disturbi ormonali, stati carenziali, cure farmacologiche ecc. Il loro trattamento prevede la correzione di questi squilibri, laddove possibile. Successivamente il momento migliore per la cura è quando sono<strong> “rosse” </strong>e quindi in una fase in cui possono regredire. Quando diventano <strong>bianche </strong>purtroppo si possono correggere in maniera meno efficace.</p> <p>Esistono molte proposte terapeutiche per le smagliature. Tra queste, una terapia emergente è quella mediante <strong>laser di tipo vascolare o frazionato</strong>.</p> <p> </p> <p><strong><img alt="" src="/media/ckeditor/1557407756_dermatologia_tricologia.jpg" style="width:100%" /></strong></p> <p> </p> <p><strong>CAPELLI</strong></p> <p> </p> <p><strong>Prof. Barbareschi, passiamo ai capelli: è vero che mangiare cibi ricchi di ferro contribuisce a prevenirne la caduta?</strong></p> <p>Effettivamente la sideropenia (cioè la mancanza di ferro) e la <a href="https://www.forumsalute.it/caduta-dei-capelli-nelle-donne.html" target="_blank"><strong>caduta di capelli</strong></a> possono essere due situazioni collegate. La <strong>carenza di ferro </strong>(detta in termini medici carenza marziale) si associa spesso ad uno stato di anemia che può essere rivelato facilmente dopo un esame di laboratorio. Nei casi iniziali o nella prevenzione di questa carenza è utile consumare <a href="https://www.forumsalute.it/gli-alimenti-piu-ricchi-di-ferro-di-facile-assimilazione.html" target="_blank"><strong>cibi ricchi di ferro</strong></a>, vitamina B12, acido folico e vitamina C. Qualche esempio: uova, pesce, carne, legumi, vegetali verdi, frutta come limoni e tutti gli agrumi, fragole, kiwi, peperoni, pomodori, cavoli e broccoli.</p> <p>Nei casi avanzati sarà necessaria una integrazione diretta di sali di ferro. In casi selezionati la terapia con ferro sarà da eseguirsi attraverso la terapia infusionale endovenosa.</p> <p> </p> <p><strong><em>"Cento colpi di spazzola"</em>, predicavano le nonne prima di andare a dormire. E’ ancora oggi un buon suggerimento per avere chiome sane, oppure un falso mito che in realtà danneggia i capelli?</strong></p> <p>Spazzolare eccessivamente i capelli non è consigliabile in quanto il traumatismo provoca la loro rottura e non il loro rafforzamento. Il consiglio delle nonne in realtà rimanda ai tempi in cui per <strong>liberarsi dai pidocchi</strong> ed altri parassiti spazzolare ripetutamente i capelli poteva risultare utile.</p> <p> </p> <p><strong>E’ vero che lavarsi troppo spesso i capelli li indebolisce, oppure è un falso mito? Se è vero, ogni quanto andrebbero lavati per non pregiudicarne la forza e la salute?</strong></p> <p>Lavare spesso i capelli non fa male di per sé, altrimenti dovremmo concludere che fa male lavarsi in genere - e ci laviamo bene o male tutti i giorni! La risposta è che bisogna lavare i capelli <strong>il giorno prima che siano sporchi</strong> e questo momento puo dipendere dall’età del paziente, da dove vive, dal fatto che pratichi più o meno attività sportiva ecc.</p> </p>--> </div> <div class="item"> <a target="_self" href="/tutto-quello-che-vuoi-sapere-sulle-intolleranze-alimentari.html" class="link"> Tutto quello che vuoi sapere sulle intolleranze alimentari </a> <!-- <p class="desc"> <p><img alt="" src="/media/ckeditor/1545686665_intolleranze_alimentari_faq.jpg" style="width:100%" /></p> <p> </p> <p>Le intolleranze alimentari sono reazioni avverse a determinati cibi che, se ingeriti, causano sintomi per lo più a livello gastrointestinale. Ma c'è tanta confusione sull'argomento, e il web, spesso, non aiuta a fare chiarezza. Abbiamo chiesto al <strong>Dott. Filippo Fassio, specialista in Allergologia e Immunologia Clinica</strong>, autore del blog <strong><a href="http://www.allergologo.net/" target="_blank">allergologo.net</a></strong>, di provare a fugare i principali dubbi. Ecco le nostre domande e le sue risposte. </p> <p> </p> <hr /> <p> </p> <p>Hai bisogno di un aiuto per i tuoi problemi di intolleranze alimentari? Con il Dr. Filippo Fassio, specialista in allergologia, puoi effettuare un videoconsulto direttamente da casa, in tempi rapidi.<strong> <a href="https://www.allergologo.net/2018/12/02/videoconsulto-per-allergia/" target="_blank">Prenotalo subito cliccando qui</a></strong>! E se vuoi saperne di più sullo specialista, <strong><a href="http://www.allergologo.net/info/" target="_blank">guarda il suo Curriculum</a></strong>.</p> <p> </p> <p style="text-align:center"><a href="www.allergologo.net/2018/12/02/videoconsulto-per-allergia/" target="_blank"><img alt="" src="/media/ckeditor/1541954797_1541420631_filippo_fassio.jpg" style="height:140px; opacity:0.9; width:140px" /></a><a href="https://www.allergologo.net/2018/12/02/videoconsulto-per-allergia/" target="_blank"><strong><img alt="" src="/media/ckeditor/1545687667_Logo-Dr.-Filippo-Fassio-piccolo.png" style="height:145px; opacity:0.9; width:500px" /></strong></a></p> <p> </p> <p>La prenotazione o la richiesta di informazioni per la visita allergologica con il Dr. Fassio può essere effettuata:</p> <ul> <li>Scrivendo una email a: <strong><a href="mailto:fassio@allergologo.net">fassio@allergologo.net</a></strong></li> </ul> <ul> <li>Telefonando al<strong> 329-7973033</strong></li> </ul> <p style="text-align:center"> </p> <hr /> <p> </p> <p><strong>Dott. Fassio, ci dice chiaramente cosa sono le intolleranze alimentari? E cosa le causa?</strong></p> <p>Le intolleranze alimentari sono delle <a href="https://www.forumsalute.it/intolleranze-alimentari-quali-cibi-le-provocano.html" target="_blank"><strong>reazioni avverse correlate all’assunzione di uno o più specifici alimenti</strong></a>. Possono essere di diversi tipi e avere quindi cause differenti. Le più comuni sono le <strong><a href="https://www.forumsalute.it/intolleranze-enzimatiche-come-riconoscerle-e-gestirle.html" target="_blank">forme enzimatiche</a></strong>, causate dalla mancanza o dalla carenza di specifici enzimi nell’intestino che sono deputati alla digestione di specifiche sostanze; un esempio tipico è l’intolleranza al lattosio causata dalla carenza di enzima lattasi. Oppure possono essere di <strong>tipo farmacologico</strong>, quando delle sostanze biologicamente attive presenti nell’alimento causano sintomi al soggetto che le assume; in questo caso un esempio è la rinite o l’attacco d’asma nei soggetti intolleranti ai solfiti (che si trovano per esempio nel vino bianco o nello spumante). In altri casi ancora la causa dell’intolleranza non è nota.</p> <p> </p> <p><strong>Come riconoscere intolleranze alimentari nei bambini? E negli adulti?</strong></p> <p>I sintomi generalmente sono di tipo gastrointestinale: <a href="https://www.forumsalute.it/pancia-gonfia-e-meteorismo-carenza-di-enzimi-digestivi.html" target="_blank"><strong>gonfiore</strong></a>, mal di pancia, diarrea, a volte nausea e vomito. Oppure si possono avere – oltre a questi – dei sintomi “sistemici”, come episodi di mal di testa o senso di spossatezza. Le manifestazioni cliniche non sono molto differenti nel bambino o nell’adulto. Per poter riconoscere un’intolleranza è importante riuscire a ricondurre i sintomi all’assunzione di specifici alimenti, cosa non sempre facile perché possono passare anche molte ore dal pasto alla comparsa dei sintomi.</p> <p> </p> <p><strong><img alt="" src="/media/ckeditor/1545687015_intolleranze_alimentari_quale_medico.jpg" style="width:100%" /></strong></p> <p> </p> <p><strong>Quale medico cura le intolleranze alimentari?</strong></p> <p>In realtà non esiste uno “specialista delle intolleranze alimentari”, per cui il percorso di cura dei pazienti che ne soffrono è complesso e a volte molto lungo prima di riuscire ad arrivare ad una diagnosi. Sicuramente il medico di famiglia (e il pediatra per i bambini) <a href="https://www.forumsalute.it/intolleranza-alimentare-perche-andare-dall-allergologo.html" target="_blank"><strong>insieme all’allergologo</strong></a> e al gastroenterologo sono le figure di riferimento.</p> <p> </p> <p><strong>Esistono dei test affidabili per le intolleranze alimentari? Dove si fanno? Li passa il SSN?</strong></p> <p>Le intolleranze alimentari sono di diversi tipi e purtroppo non esiste un test “unico” che possa permettere di effettuare o escludere la diagnosi. Esistono però dei test per le singole intolleranze, ad esempio per <a href="https://www.forumsalute.it/intolleranza-al-lattosio-le-cose-da-sapere.html" target="_blank"><strong>l’intolleranza al lattosio</strong></a>. Inoltre, è importante escludere altre condizioni concomitanti, come allergie alimentari e celiachia. Tutti i test sopra citati vengono effettuati anche attraverso il SSN, con percorsi che variano da regione a regione.</p> <p style="text-align:center"> </p> <p><strong><img alt="" src="/media/ckeditor/1545687189_intolleranze_alimentari_fanno_ingrassare.jpg" style="width:100%" /></strong></p> <p> </p> <p><strong>Dott. Fassio, una domanda molto comune: le intolleranze alimentari fanno ingrassare?</strong></p> <p>No. Nessun tipo di intolleranza alimentare (e nemmeno di allergia) causa aumento di peso o difficoltà a perdere peso. I test che frequentemente vengono proposti per diagnosticare un’intolleranza alimentare ai fini della riduzione del peso <a href="https://ilfattoalimentare.it/falsi-test-intolleranze-allergie-alimentari.html" target="_blank"><strong>non sono scientificamente validati</strong></a> e sono attualmente sconsigliati da tutte le società scientifiche.</p> <p> </p> <p><strong>Le intolleranze alimentari si possono prevenire?</strong></p> <p>Sicuramente una dieta corretta ed equilibrata e un adeguato stile di vita contribuiscono a mantenere lo stato di salute dell’organismo. Tuttavia, non abbiamo ad oggi strumenti efficaci per ridurre il rischio di sviluppare un’intolleranza alimentare nel corso della vita.</p> <p> </p> <p><strong>Si può guarire definitivamente dalle intolleranze alimentari?</strong></p> <p>Le intolleranze alimentari possono avere periodi di accentuazione e periodi di riduzione dei sintomi, fino a scomparire completamente. Tuttavia non disponiamo di vere e proprie “cure” definitive. In alcuni casi, ci possono essere fattori predisponenti (come ad esempio un’alterazione della flora intestinale), agendo sui quali la situazione può notevolmente migliorare.</p> <p> </p> <p><strong><img alt="" src="/media/ckeditor/1545687368_intolleranze_alimentari_come_gestirle.jpg" style="width:100%" /></strong></p> <p> </p> <p><strong>Come si possono gestire le intolleranze alimentari?</strong></p> <p>Una volta diagnosticata attraverso i <a href="https://www.forumsalute.it/i-test-per-l-intolleranza-alimentare.html" target="_blank"><strong>test scientificamente validati attualmente disponibili</strong></a>, la gestione dell'intolleranza è essenzialmente di due tipi: alimentare/dietetica, ovvero cercando di evitare gli alimenti che causano le manifestazioni avverse; e poi – in alcuni casi – farmacologica: con farmaci o integratori che vanno a contrastare il meccanismo dell’intolleranza. Ad esempio, nel caso delle intolleranze di tipo enzimatico, si possono assumere prima del pasto degli integratori con gli <a href="https://www.forumsalute.it/amido-di-riso-fermentato-l-alleato-naturale-della-tua-digestione.html" target="_blank"><strong>enzimi necessari a digerire alcune sostanze</strong></a>, come il lattosio o i FODMAPs.</p> <p> </p> <p><strong>Cioè ci sono enzimi che permettono di affrontare le intolleranze alimentari senza rinunciare a certi alimenti?</strong></p> <p>Si, questo è vero sia per l’intolleranza al lattosio sia per <a href="https://www.forumsalute.it/cibi-fodmap-e-pancia-gonfia-come-regolarti.html" target="_blank"><strong>l’intolleranza ai FODMAPs</strong></a>. In generale, pur non costituendo una cura vera e propria, questi integratori permettono di sopperire (almeno in parte) alla carenza enzimatica del nostro intestino e quindi a limitare i sintomi, e in certi casi ad annullarli del tutto.</p> <p> </p> <p><strong>Cosa mangiare in caso di intolleranza alimentare?</strong></p> <p>Dipende dal tipo di intolleranza. In questo caso, una volta correttamente identificato il problema con l’aiuto del medico, può essere utile rivolgersi al dietologo o al nutrizionista per impostare un adeguato regime alimentare.</p> <p> </p> <p><strong>Se sei arrivato a leggere fin qui, non ti fermare! Ecco altre domande sulle intolleranze alimentari, con le risposte del Dott. Filippo Fassio: <a href="https://www.forumsalute.it/intolleranze-alimentari-fodmaps-lattosio.html" target="_blank">focus su FODMAPs e lattosio</a>. </strong></p> <p><strong>Ti interessa invece approfondire gli argomenti <a href="https://www.forumsalute.it/le-faq-su-celiachia-e-allergie-alimentari.html" target="_blank">celiachia e allergie alimentari</a>? Leggi qui!</strong></p> </p>--> </div> <div class="item"> <a target="_self" href="/intervento-di-cataratta-come-avviene-e-cosa-aspettarsi-dopo.html" class="link"> Intervento di cataratta: come avviene e cosa aspettarsi dopo </a> <!-- <p class="desc"> <p><img alt="" src="/media/ckeditor/1549229699_ARTICOLO-FORUM-SANFELICI2.jpg" style="width:100%" /></p> <p> </p> <p>Hai già in mano una <strong>diagnosi certa di cataratta</strong>, effettuata da uno specialista dopo l’esecuzione di specifici esami e la <a href="https://www.forumsalute.it/cataratta-sintomi-cause-eta-di-insorgenza.html" target="_blank"><strong>valutazione dei tuoi sintomi</strong></a>? Allora già saprai che la sola cura possibile per risolvere l’opacità del cristallino è chirurgica. Niente di così drammatico, rassicurano gli esperti, perché la cataratta è un intervento di “routine” su cui si ha ampia esperienza, con oltre 300 mila casi l’anno e il 95% di successo, e di <strong>rapida ripresa</strong> grazie alle moderne tecniche che hanno ridotto sensibilmente rischi e complicanze.</p> <p> </p> <p><strong>Cosa aspettarti dall’intervento di cataratta?</strong></p> <p>La <strong>frantumazione del cristallino</strong> e la <strong>sostituzione della lente naturale</strong>, quella interna all’occhio, <strong>con una artificiale intraoculare </strong>di materiale plastico o in silicone, introdotta nell’occhio attraverso una piccolissima incisione (che nella maggior parte dei casi non richiede neppure i punti). Guardandoti allo specchio, non ti accorgerai di nulla perché la nuova lente risulterà assolutamente invisibile.</p> <p> </p> <p><strong>Intervento di cataratta: un’altissima precisione</strong></p> <p>L’intervento di cataratta oggi si effettua con <strong>due moderne tecniche accurate, precise, sicure</strong>. La più frequente è la <strong>facoemulsificazione</strong>, che in un tempo rapidissimo frantuma il cristallino attraverso l’emissione di <strong>ultrasuoni </strong>prima di procedere alla sua sostituzione con una lente artificiale. La facoemulsificazione è indolore, viene eseguita in regime ambulatoriale previa l’applicazione di alcune gocce di collirio che fungono da anestetico e ha tempi rapidi di guarigione. Anche il post–operatorio di solito va via liscio, grazie all’assenza di punti di sutura e di bendaggio dell’occhio (avviene solo in rari casi). A poche ore dall’intervento si torna a casa.</p> <p> </p> <p>Il <strong>femtolaser</strong>, la seconda tecnica possibile, rappresenta l’ultima frontiera nella chirurgia della cataratta. Ha il vantaggio di traumatizzare in misura minore i tessuti oculari e si avvale di incisioni sulla cornea e sulla capsula che avvolge il cristallino ancora più micro. Alcune fasi dell’intervento sono eseguite da un computer, programmate su misura delle necessità dell’occhio del paziente, senza l’impiego di bisturi e pinze.</p> <p> </p> <p>Il tipo di intervento da attuare e la gradazione della lente artificiale da impiantare dovrà essere decisa e definita insieme al medico. Già dopo il primo giorno dall’intervento, in più del 90% dei casi, si noterà un <strong>miglioramento della vista</strong>, salvo eccezioni quali pazienti con problemi in atto alla cornea, alla retina o al nervo ottico.</p> <p> </p> <p>Per ulteriori dettagli sull’intervento per cataratta, parola al <strong>Dott.<em> </em>Giacomo Sanfelici</strong>, Direttore Tecnico dell’Ambulatorio medico-chirurgico di Oculistica Vìsus, Pietra Ligure (SV).</p> <p> </p> <p style="text-align:center">[yt-responsive]https://www.youtube.com/v/RjKyyqEG0Jk?rel=0[/yt-responsive]</p> <p style="text-align:center"><em>Video intervista al Dott. Giacomo Sanfelici, Direttore Tecnico dell’Ambulatorio medico-chirurgico di Oculistica Vìsus, Pietra Ligure (SV).</em></p> <p> </p> <p><strong>Operare: sì o no? </strong></p> <p>Non sempre l’intervento chirurgico alla cataratta è necessario, ma è caldamente consigliato quando il problema è causa di un deficit della vista tale da compromettere, specie in <strong>persone giovani</strong>, l’abilità al <strong>lavoro</strong>, rendere difficoltoso leggere a guardare la televisione, o diminuire la <strong>sicurezza alla guida</strong>. O, in <strong>soggetti più anziani</strong>, quando le difficoltà visive possono compromettere la vita di relazione o aumentare il rischio di incidenti domestici, come ad esempio le <strong>cadute </strong>con il conseguente pericolo di <strong>fratture ossee</strong>.</p> <p> </p> <p>In alcuni casi invece l’intervento alla cataratta è sconsigliato, ad esempio in presenza di degenerazione maculare umida ancora in evoluzione, e sarà il medico a dovere definire il momento più opportuno per operare.</p> <p> </p> <p><strong>Qualche complicanza esiste</strong></p> <p>Sebbene le moderne tecniche laser abbiano ridotto sensibilmente rischi e complicanze, come in qualsiasi intervento chirurgico permane sempre un margine dia possibilità di effetti indesiderati, soprattutto post-intervento. Fra questi l’ipertono, cioè aumento della pressione oculare, sebbene transitorio, l’occhio secco, <strong>l’edema maculare</strong>, il possibile distacco di retina in soggetti predisposti e diverse altre problematiche.</p> <p> </p> <p><strong>Indicazioni post-intervento</strong></p> <p><strong>Cosa non fare</strong>:</p> <ul> <li>Sfregarsi l’occhio qualora dovesse prudere o stuzzicarlo in altra maniera.</li> </ul> <ul> <li>Addormentarsi sul lato dell’occhio operato la sera dell’intervento.</li> </ul> <ul> <li>Sollevare pesi o fare sforzi eccessivi. </li> </ul> <p> </p> <p><strong>Cosa fare</strong>:</p> <ul> <li>Indossare gli occhiali da sole, anche in assenza di sole accecante, perché proteggono l’occhio dall’ipersensibilità alla luce.</li> </ul> <ul> <li>Instillare le gocce di collirio secondo le modalità prescritte dal medico.</li> </ul> <ul> <li>Non saltare i controlli post-intervento programmati per evitare il rischio di infezioni nelle settimane successive all’intervento.</li> </ul> <ul> <li>Monitorare che la convalescenza proceda al meglio.</li> </ul> <p> </p> <p>Occorre mantenere comportamenti corretti per circa 1-2 mesi dall’intervento, tempo utile per la cicatrizzazione definitiva della ferita che decreta la guarigione.</p> <p> </p> <p><strong>La cataratta secondaria</strong></p> <p>Ne hai mai sentito parlare? E’ una eventualità che potrebbe presentarsi, nel 25-30% dei casi, <strong>a distanza di due anni circa dall’intervento</strong>. Per cause non ancora note, dopo un certo tempo potrebbe infatti comparire una <strong>opacità della capsula posteriore del cristallino</strong>, cioè dell’involucro che si trova dietro alla lente artificiale impiantata nel corso dell’intervento, con conseguente annebbiamento e difficoltà visive.</p> <p> </p> <p>Questa eventualità non deve spaventare perché <strong>si può correggere senza nuovamente sottoporsi a intervento chirurgico</strong>. Ce ne parla nuovamente l’esperto.</p> <p style="text-align:center"> </p> <p style="text-align:center">[yt-responsive]https://www.youtube.com/v/ZmzQr5cNiCk?rel=0[/yt-responsive]</p> <p style="text-align:center"><em>Video intervista al Dott. Giacomo Sanfelici, Direttore Tecnico dell’Ambulatorio medico-chirurgico di Oculistica Vìsus, Pietra Ligure (SV).</em></p> <p> </p> <p>Vuoi sapere di più della cataratta, con particolare riferimento a cause, sintomi ed età di insorgenza? <strong><a href="https://www.forumsalute.it/cataratta-sintomi-cause-eta-di-insorgenza.html" target="_blank">Leggi la prima parte dell’articolo</a></strong>!</p> <p> </p> <hr /> <p style="text-align:center"><br /> <a href="http://www.visusambulatorio.com/" target="_blank"><img alt="" src="/media/ckeditor/1548939814_sanfelici.png" style="height:248px; width:180px" /></a> <a href="http://www.visusambulatorio.com/" target="_blank"><img alt="" src="/media/ckeditor/1548940197_logo.png" style="height:52px; width:400px" /></a></p> <p> </p> <p><strong>Il Dott. Giacomo Sanfelici</strong>, Oculista, è Direttore Tecnico dell’Ambulatorio medico-chirurgico di Oculistica Vìsus, Pietra Ligure (SV)<em>. </em>Per maggiori informazioni e contatti, visita il sito <a href="http://www.visusambulatorio.com/" target="_blank"><strong>www.visusambulatorio.com</strong></a> o la pagina facebook <strong><a href="https://www.facebook.com/visusambulatorio/" target="_blank">www.facebook.com/visusambulatorio</a></strong>.</p> </p>--> </div> <div class="item"> <a target="_self" href="/cos-e-il-sonno-e-perche-dormiamo.html" class="link"> Cos'è il sonno e perché dormiamo? </a> <!-- <p class="desc"> <p><img alt="" src="/media/ckeditor/1562077882_cos-e-il-sonno.jpg" style="width:100%" /></p> <p> </p> <p>Cos’è il sonno, come è fatto il suo ciclo e perché ogni giorno dedichiamo parte del nostro tempo a dormire? Prima di rispondere a queste domande, cerchiamo di capire perché è importante farlo. Con una premessa fondamentale: <strong>una deprivazione continuata di sonno porta alla morte</strong>.</p> <p> </p> <p><strong>PERCHE' E' IMPORTANTE DORMIRE?</strong></p> <p>Dormire – il giusto, e bene – è indispensabile per vivere una vita attiva, piacevole e proficua. In particolare, <strong>tanto meglio dormiamo</strong>, tanto più:</p> <ul> <li>Manteniamo il <strong>peso forma</strong>. Merito della leptina, un ormone che inibisce l’appetito durante il sonno. Stare svegli, al contrario, induce la secrezione della grelina, che spinge a mangiare</li> </ul> <ul> <li>Preserviamo la<strong> salute cardiovascolare</strong>. Durante il sonno la pressione cala e il cuore rallenta il battito, un riposo rigeneratore anche per il nostro muscolo più importante</li> </ul> <ul> <li>Stimoliamo il <strong>sistema immunitario</strong>. Nella fase del sonno il corpo secerne le citochine, sostanze importantissime nel promuovere i meccanismi di difesa dagli agenti infettivi e dalle malattie</li> </ul> <ul> <li>Ci sentiamo di <strong>buonumore</strong>. Diciamocela tutta: poche cose come il non dormire rendono musoni!</li> </ul> <ul> <li>Miglioriamo le <strong>performance intellettive</strong>. Dormendo permettiamo ai ricordi di fissarsi nella memoria e di eliminare le informazioni inutili, nonché di rielaborare quanto vissuto nella giornata e allo stesso tempo riposare il cervello, che sarà più pronto una volta sveglio</li> </ul> <ul> <li><strong>Rinforziamo la vista</strong>. Strano? No, se pensiamo che il sonno rilassa anche i muscoli oculari</li> </ul> <ul> <li>Manteniamo in salute la <strong>tiroide</strong>. Questa importante ghiandola endocrina soprattutto nelle donne può subire un’alterazione della propria funzionalità in alcuni momenti della vita, tra cui gravidanza e menopausa. Quando dormiamo, però, il corpo secerne l’ormone TSH che regola l’attività tiroidea. Ecco perché dormire poco può peggiorare o innescare disturbi a questa ghiandola, o essere spia di un qualche problema preesistente.</li> </ul> <p> </p> <p><img alt="" src="/media/ckeditor/1562078349_ciclo_del_sonno.jpg" style="opacity:0.9; width:891.2px" /></p> <p> </p> <p><strong>COSA SUCCEDE SE NON DORMIAMO ABBASTANZA?</strong></p> <p>Dormire un <strong>sonno scadente</strong>, nel tempo produce conseguenze deleterie, tra le quali:</p> <ul> <li><strong>Sonnolenza diurna</strong> con riduzione della vigilanza</li> </ul> <ul> <li>Irritabilità e repentini <strong>sbalzi di umore</strong></li> </ul> <ul> <li>Alterazioni nel metabolismo con tendenza all’accumulo di grasso</li> </ul> <ul> <li>Buchi di memoria e <strong>cali nel rendimento</strong> lavorativo o scolastico</li> </ul> <ul> <li><strong>Disturbi digestivi</strong>, tachicardia, pressione alta, herpes labiale, intestino pigro ecc.</li> </ul> <p> </p> <p><strong><img alt="" src="/media/ckeditor/1562078042_sonno_come_funziona.jpg" style="opacity:0.9; width:891.2px" /></strong></p> <p> </p> <p><strong>COS'E' IL SONNO E COME FUNZIONA?</strong></p> <p>Buona parte della comunità scientifica concorda nel descrivere il sonno come una fase caratterizzata da<em> “quiescenza comportamentale e ridotta responsività agli stimoli”</em>. Tali caratteristiche non determinano tuttavia uno stato irreversibile: non a caso, <strong>tutte le mattine ci svegliamo</strong>. Non siamo certo gli unici esser viventi a dormire: quasi tutti gli animali infatti presentano delle fasi di sonno. Per quanto riguarda noi esseri umani, però, possiamo dire che <strong>spendiamo circa un terzo della giornata dormendo</strong>, in parte sognando, per un totale di circa <strong>25 anni trascorsi a dormire</strong>.</p> <p> </p> <p>Il sonno nei mammiferi è suddiviso in<strong> due fasi principali </strong>in continua oscillazione tra loro:</p> <ul> <li>Il sonno <strong>REM</strong>, che costituisce circa il 25% del sonno totale</li> </ul> <ul> <li>Il sonno <strong>NREM</strong> o SWS (<em>Slow Wave Sleep</em>)</li> </ul> <p> </p> <p>E ora, parola all’esperto,<strong> Dr. Silvio Presta, Specialista in Psichiatria</strong>, che ci spiega più nel dettaglio cosa è il sonno e come è fatto il suo ciclo, con alcune curiosità incredibili riguardanti (anche) il mondo animale.</p> <p> </p> <p style="text-align:center">[yt-responsive]https://www.youtube.com/v/Tew4FSekuhA?rel=0[/yt-responsive]</p> <p style="text-align:center"><em>Nell'intervista, il Dr. Silvio Presta, Psichiatra presso gli <a href="https://www.studimediciarcobaleno.it/" target="_blank"><strong>Studi Medici Arcobaleno (Pistoia)</strong></a> ci spiega tutto sul sonno.</em></p> <p> </p> <p><strong>QUALI FATTORI REGOLANO IL SONNO?</strong></p> <p>Due principali sistemi sembrano regolare il sonno nel nostro organismo: un sistema <em>omeostatico</em> e uno <em>circadiano</em>. Il primo tende a mantenere costanti le ore di sonno giornaliere, facendoci sentire stanchi e dormire di più quando riposiamo poco per recuperare così le ore di sonno perdute. Il secondo invece si basa sull’alternanza delle fasi di buio e di luce durante la giornata, si ritiene non sia strettamente necessario per il verificarsi del sonno, ma tuttavia ne consente una fine regolazione.</p> <p> </p> <p><strong>A COSA SERVE IL SONNO? </strong></p> <p>Nessuna ipotesi scientifica finora formulata fornisce una spiegazione completa e soddisfacente del perché dormiamo. Oggi però alcune teorie riguardo le funzioni del sonno stanno iniziando a raccogliere alcune conferme sperimentali. In particolare, tre ipotesi riscuotono un certo successo nel panorama scientifico. Ce ne parla ancora il <strong>Dr. Silvio Presta, Specialista in Psichiatria</strong>.</p> <p> </p> <p style="text-align:center">[yt-responsive]https://www.youtube.com/v/O0R_lAT4dDA?rel=0[/yt-responsive]</p> <p style="text-align:center"><em>Nell'intervista, il </em><em>Dr. Silvio Presta, Psichiatra presso gli <strong><a href="https://www.studimediciarcobaleno.it/" target="_blank">Studi Medici Arcobaleno (Pistoia)</a></strong>, ci spiega le principali teorie s</em><em>ul perché dormiamo.</em></p> </p>--> </div> <div class="item"> <a target="_self" href="/infertilita-pma-viverle-con-serenita-cms.html" class="link"> Infertilità e PMA: come viverle con serenità </a> <!-- <p class="desc"> <p style="text-align: center;"><img alt="" src="/media/ckeditor/1577206756_BANNER-newsletter.png" style="width:100%" /><img alt="" src="/media/ckeditor/1570108024_procreazione_medicalmente_assistita_2.jpg" style="width:100%" /></p> <p> </p> <p>Prima di affrontare il non facile <a href="https://www.forumsalute.it/infertilita-e-pma-la-storia-di-anna-e-marco-cms.html" target="_blank"><strong>percorso di ricerca di una gravidanza</strong></a> affidandosi alle tecniche di <strong>procreazione medicalmente assistita (PMA</strong>), non c’è coppia che non abbia guardato alla cosa con scetticismo. Finché riguarda gli altri – amici, parenti, persone famose viste alla tv o seguite sui social – si è portati a giudicare questa scelta con leggerezza, senza coglierne le implicazioni fisiche, economiche, e soprattutto emotive.</p> <p> </p> <p>“<em>Questa fissa di fare figli ad ogni costo…</em>” - si dice allora. Come fosse un capriccio.</p> <p>“<em>Forzare la natura non va mai bene...</em>” - rincarano i nostalgici. </p> <p> </p> <p>Ma pochi si domandano veramente <strong>cosa comporti una diagnosi di infertilità</strong> nelle dinamiche e nei cuori di una coppia.</p> <p> </p> <p><strong>ACCETTARE L’INFERTILITA’ SENZA PERDERE TEMPO</strong></p> <p>Il primo nodo da sciogliere è accettare il fatto che da soli non si riuscirà a concepire, per quanto lo si desideri e ci si provi. L’accettazione è importante per consolidare l’unione, ma è anche utile ad accelerare i tempi.</p> <p> </p> <p>Perché il <strong>tempo </strong>- e questa è una verità certificata dai numeri e dalle percentuali di successo - è uno dei <strong>fattori chiave</strong>. Proprio per non voler affrontare il problema, molte coppie tergiversano, perdono spesso anni preziosi in cui potrebbero invece veder aumentare la loro <strong>possibilità di concepire</strong>, se solo avessero il coraggio di dire quella frase: <em>“Abbiamo un problema”.</em></p> <p> </p> <p><strong><img alt="" src="/media/ckeditor/1570107855_procreazione_medicalmente_assistita.jpg" style="width:100%" /></strong></p> <p> </p> <p><strong>SCOPRIRE LE CAUSE DELL’INFERTILITA’</strong></p> <p>Non è facile, ma è bene capire subito una cosa: <strong>non c’è nulla di cui vergognarsi se i bambini non arrivano naturalmente</strong>. Non è una colpa o una maledizione, ma una condizione clinica come altre, le cui cause possono essere molte e diverse. Per indagarle bisogna rivolgersi a un ginecologo esperto di infertilità. Noi ne parliamo con la <strong>Dr.ssa Elisabetta Colonese</strong>, specialista in Ginecologia e Ostetricia del Centro Medico Sempione di Milano.</p> <p> </p> <p style="text-align:center">[yt-responsive]https://www.youtube.com/v/OYEMoXMMOGM?rel=0[/yt-responsive]</p> <p style="text-align:center"><em>Nell'intervista, la Dr.ssa Elisabetta Colonese spiega alcune possibili cause di sterilità, con particolare focus sulle Malattie Sessualmente Trasmissibili.</em></p> <p> </p> <p><strong>DECIDERE INSIEME AL GINECOLOGO LE STRADE PERCORRIBILI</strong></p> <p>Una volta accertate le cause di infertilità, sarà lo stesso<strong> </strong>ginecologo a <strong>consigliare gli eventuali centri di procreazione medicalmente assistita</strong> a cui rivolgersi in base al tipo di prestazione da intraprendere: alcune strutture si fermano alle <strong>tecniche più semplici</strong>, quelle di primo livello, altre offrono anche i trattamenti più complessi, prevedono la crioconservazione degli embrioni eccedenti, consentono la <strong>fecondazione eterologa</strong>, sono dotati di tutte le strumentazioni per esami e interventi. Perché attenzione: un percorso di PMA può essere piuttosto lungo.</p> <p> </p> <p>Non sempre la gravidanza giunge dopo il primo ciclo di tentativi di fecondazione, a volte ci vogliono anni (e qui torniamo a battere sull’importanza del fattore tempo). Le statistiche sono confortanti: ci parlano di un ottimo <strong>70% di gravidanze, ma solo dopo 5 anni di tentativi</strong>. Consigliato, quindi, <strong>prendere tutte le dovute informazioni</strong> prima di contattare un centro o un altro.</p> <p> </p> <p><strong><img alt="" src="/media/ckeditor/1570108243_procreazione_medicalmente_assistita_paure.jpg" style="width:100%" /></strong></p> <p> </p> <p><strong>PMA: LE PAURE DELLE COPPIE</strong></p> <p>Molte coppie, ancorché convinte, quando cominciano a vedere cosa comporta realmente avvalersi delle tecniche di PMA, possono tirarsi indietro. Altre provano, ma poi desistono in corso d’opera. Perché, diciamocela tutta, queste <strong>procedure non hanno nulla a che vedere con la sessualità</strong>, per lo meno non con la sfera intima, privata e complice dell’atto sessuale che si compie per ottenere un concepimento naturale. Una coppia infertile sa che, ad andare bene, la fecondazione verrà indotta in utero con <strong>un’iniezione di spermatozoi tutt’altro che romantica</strong>. Le tecniche di secondo e terzo livello, poi, quali la FIVET e la ICSI, ottengono la <strong>fecondazione fuori dal corpo femminile</strong>, in un vetrino di laboratorio.</p> <p> </p> <p>Quando un coppia decide di provare le tecniche di procreazione medicalmente assistita per generare quel figlio che non arriva, sa che sta accettando di perdere in parte il controllo sulla propria sessualità. Sa che <strong>non sarà una passeggiata</strong>. E’ per questo che molte coppie hanno paura, ad esempio, di “scoppiare”, cioè di <strong>non reggere le intrusioni</strong>, le manipolazioni, i tentativi a vuoto, le aspettative eccessive, le gravidanze interrotte, le stimolazioni ormonali, il corpo che cambia, l’umore che si altera. E poi… quel “voto” alla propria capacità riproduttiva. Frasi come <em>“riserva ovarica esaurita”</em>, oppure <em>“spermatozoi immobili, pochi, malformati”</em>, possono ferire, anche se dette con delicatezza.</p> <p><strong>Ne vale la pena? Sì, tutta la vita, dicono le coppie che ce l’hanno fatta!</strong></p> <p> </p> <p><strong><img alt="" src="/media/ckeditor/1570108392_PMA_medico_paziente.jpg" style="width:100%" /></strong></p> <p> </p> <p><strong>PMA: L’IMPORTANZA DEL RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE</strong></p> <p>Un buon consiglio per gli indecisi o i timorosi – e in generale per chiunque – è quello di rivolgersi a un <strong>ginecologo non solo esperto, ma anche accogliente</strong>, empatico, non giudicante, <strong>disponibile al dialogo</strong>. E’ solo creando una relazione aperta e sincera tra curante e curato che la strada della PMA diventa più facile da percorrere.</p> <p> </p> <p>Un buon ginecologo dovrebbe accompagnare per mano la coppia, rispondendo a qualunque dubbio e difficoltà, ma anche <strong>ricordando di seguire alcune sane regole comportamentali</strong> che non solo aumentino le possibilità di concepire, ma permettano di <strong>rimanere in salute e gestire al meglio lo stress</strong> che i trattamenti comportano. Occorre infatti:</p> <ul> <li><strong>Mangiare bene, sano e bilanciato</strong></li> </ul> <ul> <li>Perdere peso in caso di sovrappeso</li> </ul> <ul> <li><strong>Non fumare e non bere alcolici</strong></li> </ul> <ul> <li>Cercare di dormire le ore giuste</li> </ul> <ul> <li>Fare attività fisica moderata</li> </ul> <ul> <li>Per le <strong>donne</strong>: <strong>evitare sforzi intensi dopo il transfer</strong> degli embrioni o dopo l’inseminazione intrauterina</li> </ul> <ul> <li>Sottoporsi regolarmente ai controlli e alle visite anche per gli screening oncologici</li> </ul> <p> </p> <p><strong>PMA: L’IMPORTANZA DI VIVERLA IN COPPIA</strong></p> <p>Ultimo, ma non ultimo consiglio: avvalersi – perché no! – del sostegno di un terapista per il supporto psicologico e la gestione dell’ansia e dello stress. Meglio se in coppia. Perché un figlio si fa in due, e in questo caso è essenziale <strong>appoggiarsi l’uno all’altra</strong>, avere la stessa determinazione, guardare lo stesso orizzonte, camminare alla stessa velocità. I compiti e i pesi sono diversi, ma la condivisione è la stessa, e lo scopo è unico per entrambi. <strong>Diventare genitori</strong>. Una bella parola genitore. Significa <em>“colui/colei che dà la vita”</em>. Una vita che inizia in un vetrino, non è diversa da una che inizia in utero, e alla base c’è sempre lo stesso ingrediente, che non sono i gameti. <strong>Quell’ingrediente si chiama amore</strong>.</p> <p> </p> <hr /> <p style="text-align:justify"> </p> <p style="text-align:center"><a href="https://www.centromedicosempione.it" target="_blank"><img alt="" src="/media/ckeditor/1569428872_Dr.-Colonese-Ginecologia-Ostetricia.jpg" style="height:179px; width:150px" /></a> </p> <p style="text-align:center"><a href="https://www.centromedicosempione.it" target="_blank"><img alt="" src="/media/ckeditor/1569428909_logo-1.png" style="height:61px; width:404px" /></a></p> <p>La <strong>Dr.ssa Elisabetta Colonese</strong>, specialista in Ginecologia e Ostetricia, riceve presso il <a href="https://www.centromedicosempione.it/" target="_blank"><strong>Centro Medico Sempione di Milano</strong></a>. Per contattarla, <a href="https://www.centromedicosempione.it/contatti/" target="_blank"><strong>clicca qui</strong></a>.</p> <p> </p> <hr /> <p> </p> <p><strong>Alcune Associazioni di riferimento:</strong></p> <p><strong><a href="http://www.pma-italia.it/IT/index.xhtml" target="_blank">Associazione PMA Italia</a></strong></p> <p><a href="http://www.stradaperunsognonlus.it/" target="_blank"><strong>Strada per un Sogno Onlus</strong></a></p> <p><a href="https://www.abraonline.it/essere-genitori-onlus" target="_blank"><strong>Essere Genitori Onlus</strong></a></p> <p> </p> <p><strong>Per approfondimenti puoi consultare:</strong></p> <p><a href="http://www.pensiamociprima.net/content/Manuale2012.pdf" target="_blank"><strong>Raccomandazioni per le coppie che desiderano avere un bambino</strong></a></p> <p><a href="http://old.iss.it/binary/rpma/cont/C_17_pubblicazioni_2762_allegato.pdf" target="_blank"><strong>Relazione del Ministro della Salute al Parlamento sullo stato di attuazione della legge n. 40</strong></a></p> <p><strong><a href="http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderPdf.spring?seriegu=SG&datagu=18/03/2017&redaz=17A02015&artp=16&art=1&subart=1&subart1=10&vers=1&prog=001" target="_blank">PMA e LEA 2017</a></strong></p> <p><strong><a href="https://www.wired.it/scienza/medicina/2019/03/09/legge-40-fecondazione-assistita/" target="_blank">Il punto a 15 anni dall'entrata in vigore della legge n. 40</a></strong></p> </p>--> </div> </div> </section> <div class="banner300-wrp floatbanner"> </div> <!-- INIZIO BOX BLU --> <!-- INIZIO BOX BLU --> <p><a href="https://www.testalavista.it/?utm_source=PR&utm_medium=forumsalute_sidebar&utm_campaign=2022" target="_blank"><img alt="" src="/media/ckeditor/1632921582_testalavista.jpg" style="height:250px; width:300px" /></a></p> <!-- INIZIO BOX ROSA --> <section class="boxpink-wrp"> <!-- <h1>Autodiagnosi Online</h1> <div class="item-wrp cf"> <div class="item cf"> <a target="_blank" href="http://www.testsalute.it/test/165/candida-uomo.html" rel="nofollow"><img src="https://www.testsalute.it/public/img/candida_uomo.png" alt="Candida nell'uomo: scopri cos'è e come curarla"></a> <a target="_blank" href="http://www.testsalute.it/test/165/candida-uomo.html" rel="nofollow">Candida nell'uomo: scopri cos'è e come curarla</a> <p class="desc">La candida nell'uomo è pericolosa? Che sintomi dà? Cosa succede se non viene curata? Può essere trasmessa alla donna? Scopri tutto grazie a questo test</p> </div> <div class="item cf"> <a target="_blank" href="http://www.testsalute.it/test/103/RISCHIO-IPERTENSIONE.html" rel="nofollow"><img src="https://www.testsalute.it/public/img/RISCHIOIPERTENSIONEtest.jpg" alt="Sei a rischio ipertensione?"></a> <a target="_blank" href="http://www.testsalute.it/test/103/RISCHIO-IPERTENSIONE.html" rel="nofollow">Sei a rischio ipertensione?</a> <p class="desc">Che tipo di vita conduci? Che alimentazione hai? Scopri se le tue abitudini e i tuoi comportamenti aumentano il rischio di ipertensione arteriosa e dunque di malattie cardiovascolari anche gravi come l'infarto.</p> </div> <div class="item cf"> <a target="_blank" href="http://www.testsalute.it/test/72/RUGHE.html" rel="nofollow"><img src="https://www.testsalute.it/public/img/rughetest.jpg" alt="Quanti anni dimostri?"></a> <a target="_blank" href="http://www.testsalute.it/test/72/RUGHE.html" rel="nofollow">Quanti anni dimostri?</a> <p class="desc">L'invecchiamento della pelle è un fatto al quale non ci si può sottrarre. Ma ciò non significa affatto che, quella contro il tempo, sia una battaglia persa in partenza. Fai il test e segui i consigli per apparire più giovane.</p> </div> <div class="item cf"> <a target="_blank" href="http://www.testsalute.it/test/26/DEPRESSIONE.html" rel="nofollow"><img src="https://www.testsalute.it/public/img/depressionetest.jpg" alt="Depressione, disturbi dell'umore, astenia, angoscia esistenziale?"></a> <a target="_blank" href="http://www.testsalute.it/test/26/DEPRESSIONE.html" rel="nofollow">Depressione, disturbi dell'umore, astenia, angoscia esistenziale?</a> <p class="desc">La definizione di disturbi dell’umore è molto ampia, può spaziare dalla mania alla depressione. Scopri se sei a rischio e come intervenire per prevenire e correggere il problema.</p> </div> <div class="item cf"> <a target="_blank" href="http://www.testsalute.it/test/76/BENESSERE-INTESTINALE.html" rel="nofollow"><img src="https://www.testsalute.it/public/img/benessereintestinaletest.jpg" alt="Sai prenderti cura del tuo intestino?"></a> <a target="_blank" href="http://www.testsalute.it/test/76/BENESSERE-INTESTINALE.html" rel="nofollow">Sai prenderti cura del tuo intestino?</a> <p class="desc">Un intestino sano è condizione indispensabile per una migliore qualità della vita. E tu, sai come prenderti cura del tuo benessere intestinale? Scoprilo rispondendo alle domande del nostro test.</p> </div> </div> <div class="button-nav-wrp cf"> <a target="_blank" href="https://www.testsalute.it/" rel="nofollow" class="standard-button arrow-right fr pink">Tutti i Test</a> </div> --> </section> <div class="banner300-wrp floatbanner"> </div> </aside> </div> <!-- /////////////// --> <!-- FOOTER WRAPPER --> <footer id="footer-wrp"> <div class="gc"> <div class="grid span-1 "> <p>Forumsalute.it © <a target="_blank" href="http://www.upvalue.it">UpValue srl</a> Tutti i diritti riservati. <br> C.F., P. IVA e Iscr. Reg. 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<p>Primo Piano</p> </a> </div> <div class="item-bm" id="menu_mobile-lo-sai-che"> <a id="link_menu_mobile-lo-sai-che" href="https://www.forumsalute.it/cosa-mangiare-contro-la-pancia-gonfia.html?utm_source=forumsalute&utm_medium=mobile&utm_campaign=losaiche" target="_blank" > <i class="fa fa-question-circle"></i> <p>Lo sai che</p> </a> </div> <div class="item-bm" id="menu_mobile-articoli"> <a id="link_menu_mobile-articoli" href="https://www.forumsalute.it/guide.html" target="_self" > <i class="fa fa-book"></i> <p>Articoli</p> </a> </div> <div class="item-bm" id="menu_mobile-storie"> <a id="link_menu_mobile-storie" href="https://www.forumsalute.it/salute-e-benessere/storie-di-pazienti-e-speranza.html" target="_self" > <i class="fa fa-users"></i> <p>Storie</p> </a> </div> </div> <!-- XXXXXXXXXXXX _______DROPDOWN ICON TAB MENU _______XXXXXXXXXXXXXXXX --> <!-- XXXXXXXXXXXX _________________ START______________XXXXXXXXXXXXXXXX --> <!-- XXXXXXXXXXXX _________________ 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