Gli allergeni a Natale non vanno in vacanza

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Gli allergeni a Natale non vanno in vacanza

19-12-2014 - scritto da Laura C.

Pranzi e cenoni natalizi possono nascondere insidie e destare preoccupazione nei soggetti con allergie alimentari. Vediamo perché

Natale: attenzione alla frutta secca, al pesce e ai crostacei se si soffre di allergie alimentari

Gli allergeni a Natale non vanno in vacanza Le vacanze Natalizie e i ricchi pranzi e i cenoni in famiglia, oltre a rappresentare una gioia per il palato e momenti di festa da trascorrere con parenti e amici, possono nascondere insidie e destare non poche preoccupazioni nei pazienti con allergie alimentari e nei genitori dei bambini allergici.

L’allergia alimentare è una reazione immunologica innescata dall’ingestione di un alimento o di alcune sostanze in esso contenute. L’incidenza delle allergie alimentari è del 7,5% nei bambini e del 2% negli adulti.

Molto spesso erroneamente, si attribuisce una reazione avversa al cibo ad un’allergia alimentare, ma in alcuni casi si può trattare di intossicazione alimentare di tipo microbico oppure di intolleranza alimentare. Bisogna ricordare infatti che vi è una sostanziale differenza tra allergia e intolleranza ad un alimento. L’allergia coinvolge il sistema immunitario, mentre l’intolleranza deriva da anomalie o alterazioni del metabolismo.

Nel caso dell’allergia, i sintomi sono immediati e possono comprendere: manifestazioni cutanee, disturbi dell’apparato gastro-intestinale, disturbi respiratori e shock anafilattico. Gli alimenti maggiormente responsabili delle reazioni allergiche sono principalmente: latte, uova, arachidi, frutta secca, pesce e crostacei. E il consumo di alcuni di questi alimenti è prevalente proprio durante il periodo delle feste natalizie: è il caso della frutta secca e dei crostacei.

La frutta secca comprende noci (Juglans regia), nocciole (Corylus avellana), mandorle (Amigdalus communis), anacardi (Anacardium occidentale), pistacchi (Pistachia vera) e noci brasiliane (Bertholletia excelsa). Gli allergeni contenuti nella frutta secca sono proteine stabili che non vengono denaturate dai comuni trattamenti termici a cui questi frutti solitamente sono sottoposti prima della commercializzazione.

In caso di allergia alla frutta secca quindi, oltre a stare alla larga da quella sfusa che abbonda sulle nostre tavole a Natale, bisogna prestare particolare attenzione alle pietanze che possono contenerla, come ad esempio i dolci ma anche il pane.

Anche pesce e crostacei contengono allergeni stabili al calore e che quindi possono determinare reazioni allergiche dopo il loro consumo sia crudi che cotti. I principali allergeni sono la parvalbumina principalmente presente nel merluzzo e nel salmone e la tropomiosina prevalente in tutti i crostacei.

Anche in questo caso bisogna prestare particolare attenzione non soltanto evitando primi e secondi a base di pesce ma verificando attentamente la loro assenza in altri piatti che a prima vista ne sembrano privi.
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A cura di Laura C., Dottoressa in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, redattrice medico-scientifica dal 2013.
 

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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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