Gonfiore, bruciore e cattiva digestione

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Gonfiore, bruciore e cattiva digestione

13-10-2011 - scritto da Viviana Vischi

Gli enzimi naturali, le erbe e le regole pratiche per dire stop a pesantezza e dolori di stomaco, digestione difficile, acidità e pancia gonfia

Consigli e rimedi utili per più comuni problemi di digestione

Gonfiore, bruciore e cattiva digestione

Il cibo che si pianta come un macigno sullo stomaco, la sensazione di aver mangiato abbondante quando, invece, si è mandato giù appena qualche boccone, la pancia gonfia e dolente quando ci si alza da tavola, la sonnolenza, l’alitosi e, a volte, il mal di testa: ecco descritti alcuni dei sintomi della cattiva digestione (dispepsia, in gergo tecnico), uno dei disturbi che portano più spesso dal medico ma che altrettanto spesso sembrano destinati a rimanere senza soluzione. Ma è proprio vero che non c’è rimedio?

 

I FATTORI CHE FAVORISCONO LA CATTIVA DIGESTIONE


La cattiva digestione dipende dalla difficoltà a svuotare al meglio lo stomaco o dalla tendenza del cibo di risalire lungo l’esofago. Questi disturbi vengono accentuati da alcuni fattori. I più frequenti (se escludiamo la presenza di Helicobacter Pylori e le patologie come gastrite, ulcere e reflusso per le quali occorrono esami specifici e terapie mirate) sono:

  • l’obesità: i chili di troppo rallentano lo svuotamento gastrico perché premono sullo stomaco. A sua volta la dispepsia può peggiorare il sovrappeso perché l’organismo assimila male i nutrienti necessari per il metabolismo dei grassi
  • lo stress: stomaco e cervello sono in stretta correlazione e, nei soggetti più “sensibili”, le tensioni emotive possono portare ad avere una soglia più bassa alla distensione dello stomaco, tanto che un po’ d’aria può essere sufficiente per avvertire un fastidioso gonfiore
  • il fumo: le sigarette hanno un effetto nocivo sulla mucosa gastrica
  • alcuni cibi: le pietanze elaborate, grasse, fritte, speziate e stagionate aumentano la sensibilità ai sintomi della dispepsia. Stesso discorso per gli alimenti acidi come, ad esempio, agrumi e pomodori
  • le intolleranze alimentari: celiachia e intolleranza al lattosio, verificabili attraverso test standardizzati ed efficaci, si riflettono pesantemente sul sistema digestivo

 

COSA FARE PER EVITARE I PROBLEMI DI CATTIVA DIGESTIONE

Fare un po’ più attenzione a tavola e nella vita di tutti i giorni è il primo passo per una corretta digestione e una vita migliore. Questo si traduce in regole chiare:

  • mantenere il proprio peso forma con la dieta e l’attività fisica
  • tenere a bada lo stress
  • scegliere con cura gli alimenti, limitando quelli che aggravano il problema, concentrandosi invece su quelli che favoriscono la buona digestione: ciò significa non abbinare nello stesso pasto carboidrati e proteine di origine animale o carne e latticini, evitare il dolce finale, gli alcolici, il tè, il caffè e le bevande gassate, arricchire la dieta con alimenti ricchi di fibre, come frutta (tranne gli agrumi), verdura (meglio se cotta), cereali integrali, legumi e piccole porzioni di carne o pesce
  • non mangiare in eccesso: meglio fare pasti più frequenti ma più piccoli e leggeri
  • utilizzare tecniche di cottura come il forno, la griglia, il vapore, il microonde e il cartoccio
  • mangiare con calma, seduti, a orari fissi, distanziando i pasti di almeno 3-4 ore in modo che lo stomaco abbia il tempo di lavorare
  • aspettare almeno 3 ore dai pasti prima di andare a dormire perché il sonno rallenta la digestione
  • se possibile, subito dopo i pasti fare una passeggiata ma comunque non buttarsi a capofitto in un lavoro troppo intenso perché sottrarrebbe energie alla digestione
  • evitare i vestiti stretti, cercare di piegarsi sulle ginocchia e non sul busto
  • porre dei rialzi sotto il materasso di 10-15 cm dal lato della testa cosicché i succhi gastrici non risalgano lungo l’esofago
  • intolleranze alimentari: spesso non sono “reali” ma semplicemente molte persone ammettono di evitare certi cibi perché grazie a quelle rinunce ritengono di stare meglio. Anziché privarsi di alimenti preziosi, con il rischio di trovarsi alle prese con qualche carenza nutritiva, meglio riflettere sull’opportunità di assumere enzimi specifici per digerirli meglio

 

I RIMEDI

I rimedi alla dispepsia e ai disturbi ad essa correlati non sono necessariamente farmacologici:

  • melissa, camomilla e passiflora: contrastano la cattiva digestione e gli spasmi provocati dallo stress
  • angelica, tiglio, pioppo, salice, malva, altea, semi di lino, aloe, finocchio e liquirizia: ostacolano l’acidità, riducono il reflusso e l’infiammazione
  • ananas e papaya: sono coadiuvanti nello svuotamento dello stomaco
  • carbone vegetale: contrasta il gas, il meteorismo e la tensione addominale
  • fermenti lattici: riequilibrano l’ecosistema intestinale
  • enzimi digestivi prodotti a partire dalle maltodestrine fermentate, a loro volta ottenute da ceppi fungini non tossici (di solito Aspergillus niger): assunti come supplemento, prima dei pasti, oltre ad espletare le reazioni biologiche della digestione, nutrono la flora batterica amica che permette di migliorare l’assimilazione di fibre, carboidrati, proteine e grassi alimentari. Questi enzimi risultano dunque efficaci nel rendere la digestione meno lenta e laboriosa e permettono di contrastare eventuali intolleranze alimentari


A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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