I cibi ricchi di iodio per proteggere la salute della tiroide

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I cibi ricchi di iodio per proteggere la salute della tiroide

25-05-2015 - scritto da Paola Perria

Casi di gozzo e disfunzioni tiroidee si possono prevenire anche a tavola.

Tanto pesce e sale iodato per preservare la tiroide.

I cibi ricchi di iodio per proteggere la salute della tiroide

Le malattie a carico della tiroide sono molto diffuse, soprattutto tra le donne sia in momenti particolari della vita (come gravidanza, allattamento e menopausa), e persino in giovane età. Secondo gli ultimi dati diramati in occasione della Settimana mondiale della Tiroide appena conclusasi, non solo la metà della popolazione italiana con disfunzioni tiroidee non ha idea di avere il problema, sottovalutando i sintomi a o attribuendoli ad altre cause, ma persino i bambini sono soggetti a “gozzo” (tiroide ingrossata) in una percentuale molto elevata, pari al 20% del totale. Dati allarmanti considerando che la tiroide, la ghiandola endocrina a forma di farfalla situata alla base della gola, in “collaborazione” con l’ipofisi (che si trova nel cervello), sovrintende e regola moltissime funzioni primarie del corpo umano, inclusi il battito cardiaco e il metabolismo basale.

Infatti questa ghiandola, sollecitata dall’ormone ipofisario TSH, secerne a sua volta due importantissimi ormoni – detti in sigla T3 e T4 – i cui livelli nel sangue andrebbero regolarmente controllati proprio per prevenire o individuare tempestivamente eventuali anomalie. Quando la tiroide non funziona a dovere, le ripercussioni sullo stato generale di salute possono essere importanti. Tra i disturbi associati troviamo alterazioni metaboliche (con aumento o  riduzione del peso senza cause apparenti), deficit mnemonici, pressione troppo alta o troppo bassa, caduta dei capelli, nelle donne disturbi del ciclo mestruale fino a completa interruzione del ciclo ovulatorio, infertilità, sensibilità la caldo o al freddo, palpitazioni e aritmia, insonnia o letargia, nei bambini rallentamento della crescita e via discorrendo.

Una delle principali cause di disfunzioni tiroidee – tra le più comuni tiroidite con gozzo, ipo e ipertiroidismo, formazione di noduli benigni o maligni – è la carenza di iodio. Infatti, questo oligoelemento una volta introdotto nell’organismo attraverso l’alimentazione viene quasi tutto utilizzato dalla tiroide per svolgere al meglio le sue tante funzioni. Per tale ragione una eventuale carenza è all’origine dei principali disturbi succitati, ma ancora non c’è una percezione reale del pericolo che questo deficit nutrizionale rappresenta per la salute.

Ecco perché l’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) ha dichiarato che proprio la carenza di iodio rappresenta, a livello globale, una delle 10 principali emergenze da affrontare. Ma come? Sensibilizzando sull’importanza di una dieta ricca di iodio soprattutto in quei momenti ella vita in cui il fabbisogno aumenta, come in gravidanza e nella fase di crescita, in età scolare. 

Il fabbisogno giornaliero di questo micronutriente per un adulto è pari a circa 150 mg al giorno, da assumersi introducendo nella dieta settimanale i seguenti alimenti:

  • Pesce di mare in generale e crostacei in particolare
  • Alghe
  • Pesce d’acqua dolce
  • Carne e latte
  • Vegetali
  • Legumi
  • Uova

Fonte principale di iodio, però, soprattutto laddove – per caratteristiche geografiche – è difficile trovare pesce fresco e crostacei di mare, è rappresentata dal sale iodato, una valida alternativa al sale comune da tavola, da usare con moderazione (per non aumentare il rischio di pressione alta), ma ogni giorno. Il sale iodato è fatto apposta per aiutarci a colmare facilmente il nostro fabbisogno di iodio e quindi contribuisce, in modo determinante, a prevenire le carenze di questo oligoelemento che possono nuocere alla nostra tiroide. Da domani, quindi, più pesce  a tavola e sale iodato al posto di quello comune anche per i bambini.

 

Foto | via Pixabay.com 

Categorie correlate:

La tiroide e le sue patologie




A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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