I mille colori dell’acne

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I mille colori dell’acne

07-09-2015 - scritto da Viviana Vischi

Neri, bianchi, latini, orientali, l’acne non è uguale per tutti ma si differenzia a seconda del tipo di pelle, razza ed etnia. Ecco perché.

Accorgimenti diversi per l'acne a seconda del colore della pelle.

I mille colori dell’acne

Brufoli e comedoni rappresentano in ogni angolo del mondo la più frequente tra le condizioni cutanee che conducono a visita dermatologica, specie tra i ragazzi (l'acne giovanile colpisce l'80% circa dei maschi e delle femmine!). Anche le cause scatenanti dell’acne sono le stesse, qualunque sia il colore della pelle, così come l’impatto sociale ed emotivo nella vita quotidiana dei ragazzi o degli adulti che ne soffrono.

Qualche differenza però possiamo trovarla nel modo in cui l’acne si manifesta e, dunque, nell’approccio terapeutico; se è vero, infatti, che anche le cure sono uguali, qualunque sia il colore della pelle, a seconda dei casi saranno necessari accorgimenti diversi.

Gli asiatici ad esempio - e un po’ tutte le popolazioni dalla pelle colorata come gli indiani o i latini - tendono ad avere una forma acneica caratterizzata da iperpigmentazione post-infiammatoria. I caucasici bianchi sono maggiormente soggetti ad acne nodulo cistica, mentre le persone dalla pelle nera hanno un’alta incidenza di iperpigmentazione e formazione di cicatrici cheloidi.

Quando si parla di iperpigmentazione si fa riferimento alle macchie scure che rimangono sulla pelle una volta che il brufolo è guarito: non vanno confuse con le cicatrici, perché non sono definitive, anche se a volte impiegano mesi a scomparire. Sono più frequenti nelle popolazioni dalla pelle più scura, ma su quella chiara possono essere maggiormente evidenti. In particolare negli asiatici tendono a scomparire più lentamente.

Le cicatrici cheloidi, invece, sono masse di tessuto fibrotico che si sviluppano in seguito alla guarigione di una ferita, ma possono diventare molto più grandi ed evidenti della lesione originaria stessa: non vanno via col passare del tempo e rimangono come segni indelebili sia sulla pelle.

Non sono del tutto chiare le motivazioni di queste differenze cliniche (in realtà si tratta solo di incidenze maggiori di una tipologia di acne o dell’altra), anche se si ritiene che fattori genetici, dietetici e abitudini culturali tra loro combinati possano influenzare in maniera determinante la comparsa di un tipo o l’altro di acne.

In parole povere, il colore della pelle in sé non è tanto determinante quanto altri fattori più propriamente “culturali”. Ad esempio coloro che hanno la pelle più scura tendono a non utilizzare creme per la protezione solare, visto che sono difficilmente soggetti a scottatura, ma è noto che un’eccessiva esposizione alla luce solare può peggiorare l’acne in chi è già predisposto. Uno studio scientifico ha poi evidenziato come in molte persone dalla pelle nera l’acne venga peggiorata da cosmetici sbiancanti o per i capelli, olii densi che vengono spalmati per lisciare e ammorbidire la capigliatura arida, che però ostruiscono i pori.

Qualunque sia il colore della pelle, le cure ci sono e vanno messe in pratica: l’acne non passa da sola! Il consiglio è quello di prendersi cura delle pelli acneiche giorno dopo giorno sin dal primo brufolo nell’adolescenza, magari chiedendo consiglio ad uno specialista in dermatologia, piuttosto che intervenire in ritardo, magari dopo anni, col rischio che i foruncoli abbiano già lasciato sul viso segni permanenti.



A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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