Il Chitosano: cos’è e come funziona

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Il Chitosano: cos’è e come funziona

19-05-2011 - scritto da Viviana Vischi

Ottimo coadiuvante per il controllo del peso, il chitosano non solo riduce lo stimolo della fame ma anche l’assimilazione dei grassi.

Il funzionamento del chitosano, fibra veramente diversa dalle altre.

Il chitosano: cos'è? E' una fibra derivata della chetina, sostanza che si ricava dal guscio dei crostacei grazie a una trasformazione chimica. La sua caratteristica è quella di legare selettivamente i grassi, e proprio per questo è stato utilizzato per molto tempo per impieghi che non avevano nulla a che vedere con la dieta: ad esempio, per la purificazione dell’acqua. Il chitosano ha la particolarità di “assorbire” alcuni elementi come l’olio e alcuni metalli pesanti presenti nelle acque inquinate.

Qualche anno fa, l’idea: se il chitosano “circonda” i grassi, perché non usarlo a fini dietetici? Detto, fatto: e oggi il chitosano è diventato uno degli integratori alimentari per il controllo del peso dall’efficacia maggiormente riconosciuta.

 

 

Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire quali possono essere le strade da intraprendere per perdere peso:

  1. Capire dove si sbaglia, cioè quali sono le abitudini alimentari e di vita non corrette.
  2. Mangiare di tutto, ma in piccole quantità.
  3. Mettere un limite ai grassi, agli zuccheri e all’alcol.
  4. Mangiare alimenti che “riempiano” come quelli ricchi di fibra (frutta, verdura e cereali che attenuano la fame nervosa e liberano l’intestino).
  5. Masticare bene tutto.
  6. Fare attività fisica.
  7. Eliminare i grassi in eccesso.

 

Da quest’ultimo punto di vista, uno dei più diffusi integratore dietetici presenti in commercio è il chitosano. Chi è attento alla propria linea ne avrà sicuramente sentito parlare. In questi ultimi anni più che mai. Ma cosa sia nel dettaglio, pochi lo sanno.

 

Il chitosano: come funziona? Sequestra i grassi alimentari nell’apparato digerente, rendendoli indisponibili per l’assorbimento; così, vengono eliminati con le feci.

Inoltre, comportandosi come una vera spugna, aggregando i lipidi fino a 4-6 volte il suo peso, come le altre fibre riesce a fornire un lieve senso di sazietà e aiuta a ridurre la quantità di cibo ingerita durante i pasti.

 

Dunque basta assumere il chitosano e poi si può mangiare indistintamente ogni tipo di schifezza senza ingrassare? La risposta è no: il chitosano da solo non può nulla, ma è in grado di determinare una perdita di peso solo se associato ad una dieta ipocalorica. Può dare una mano, certo, ma è evidente che una dieta bilanciata e il movimento sono l’arma più efficace per smaltire la ciccia in eccesso.

In conclusione, alcune avvertenze: il chitosano non è consigliato ai soggetti con particolari allergie alimentari (al pesce e ai prodotti marini in genere), alle donne in gravidanza e durante l’allattamento: un uso prolungato può infatti determinare una riduzione dell’assorbimento di minerali, acidi grassi essenziali e vitamine liposolubili.



A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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