Il desiderio di un figlio

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Il desiderio di un figlio

08-09-2011 - scritto da Viviana Vischi

Le ragioni della maternità sono dentro ognuno di noi, dentro ogni coppia con un progetto comune di amore e rispetto

Desiderio di un figlio come progetto individuale e di coppia

Nella società primitiva, gli umani adoravano le forze dell’universo come generatrici della vita. La deità femminile era la Grande Madre, intorno a Lei ruotava e in un certo senso ruota tutta la vita ancora oggi, perché puoi essere femmina o maschio ma sempre da una donna nasci e tutto ciò che appartiene alla sfera delle emozioni è nella grande madre femminile di ognuno di noi. L’universo era visto come una madre generosa che tutto dà, dal cui ventre emerge la vita ed al quale si ritorna dopo la morte per rinascere.

Con la rivoluzione francese e la rivoluzione industriale avviene un cambio radicale nella organizzazione delle società dovuta al calo della mortalità grazie ai progressi della medicina e le migliori condizioni di vita. Il calo della mortalità infantile e generale seguì e segue un andamento non uniforme, essendo ancora presenti zone, continenti dove alta mortalità, povertà e fame persistono.
Con il diffondersi della industrializzazione e della urbanizzazione si diffonde anche il concetto di pianificazione familiare. Il termine “natura” che un tempo veniva adorato ora vuol essere soltanto addomesticato e quando non rispettato distrutto.

Una motivazione al controllo delle nascite avviene con l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro e molti dei diritti giustamente acquisiti dalle donne avvengono con la commercializzazione e diffusione della contraccezione che permette alle donne di gestire la propria fertilità e sessualità.

Successivamente la crescita culturale collettiva, l’acquisizione dei diritti delle donne che vanno via via mutando il loro ruolo determinando una ulteriore riduzione dei tassi di natalità, passando da nuclei familiari con cinque, sei figli a uno o due. Purtroppo sussistono ancora dei segni di classe, con le coppie più disagiate e la popolazione del cosiddetto terzo mondo penalizzate sia quando decidono di avere che di non avere un figlio.

Le ragioni, però, della maternità e della paternità non seguono i grafici freddi dei demografi, né le indicazioni dei politici o dei religiosi; le ragioni sono dentro ognuno di noi, dentro ogni coppia con un progetto comune di amore e rispetto, passione e alleanza che lanciano una scommessa sul futuro proprio e di tutti noi. Il figlio rappresenta comunque una realizzazione emotiva, di autoconferma, di affermazione di una immagine sociale positiva. Il desiderio di avere un figlio è difficile da descrivere perché mille libri e ricerche non sono riusciti né riusciranno a descrivere l’infinità di sensazioni, emozioni, sentimenti che accompagnano il desiderio di maternità e paternità insieme ai timori sul ruolo da svolgere nella famiglia.

Desiderio di un figlio come progetto individuale e di coppia. Desiderare un figlio non vuol dire essere adulti o realizzare immediatamente questo desiderio. Genitori si diventa lentamente e progressivamente crescendo insieme a nostro figlio senza pensare di essere perfetti perché nessuno lo è.

Desiderare un figlio e dunque rinunciare consapevolmente ad ogni metodo contraccettivo utilizzato fino ad allora è una nuova esperienza per la coppia. Far l’amore desiderando un figlio, dunque per amarsi, per darsi reciproco piacere e per tentare di concretizzare il desiderio, nuove sensazioni che si uniscono alle emozioni e sentimenti già presenti nella coppia.

L’età, pur essendo un fattore da considerare nel momento in cui si decide di avere un figlio, non è determinante come si crede. Sono molti gli esperti che sono caduti in tentazione di stabilire un’età ideale, ma i tempi biologici e i tempi del desiderio sono condizionati dai tempi sociali di realizzazione personale e di coppia. Se è vero che con l’avanzare dell’età materna aumentano i rischi ciò non esclude che dopo i 30 anni e fino ai 40 e oltre non siano possibili gravidanze del tutto normali. Un figlio è davvero un passaggio da coppia a famiglia, una strada comune, una responsabilità da condividere, non è una risposta a problemi individuali o di coppia, è una domanda nuova che troverà risposta giorno per giorno nel quotidiano evolversi insieme, senza rinunciare ad essere singoli individui e coppia.

ASSOCIAZIONE ITALIANA EDUCAZIONE DEMOGRAFICA
Associazione Italiana Educazione Demografica. Le pubblicazioni


A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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