Il farmaco salvavita in caso di shock anafilattico
Come e quando usare l’autoiniettore di adrenalina, farmaco di elezione per il trattamento di emergenza dello shock anafilattico.
La somministrazione di adrenalina come trattamento di emergenza in caso di anafilassi
L’anafilassi rappresenta la manifestazione clinica più grave di una reazione allergia, in quanto coinvolge più di un organo del corpo umano e se non adeguatamente trattata può portare alla morte del paziente. Nella sua forma più grave si parla di shock anafilattico.I sintomi si manifestano dopo pochissimo tempo dalla venuta in contatto con l’allergene e comprendono: orticaria, angioedema, rinite, difficoltà respiratoria, prurito alla lingua e al palato, asma, vomito, diarrea, ipotensione, tachicardia e aritmia. Se l’infiammazione si estende alla laringe e alle corde vocali, si ha l’ostruzione completa delle vie aeree.
Questi sintomi sono la conseguenza di un massivo rilascio di istamina e altri mediatori infiammatori da parte delle cellule del nostro sistema immunitario come conseguenza del contatto tra alcuni specifici anticorpi, chiamati IgE, e l’antigene, ovvero l’allergene.
L'incidenza dei casi di anafilassi è di 4-5 casi su 100.000 persone per anno. Comunemente questa violenta reazione allergica è scatenata da punture d’insetti (imenotteri: api, vespe, calabroni), ingestione di alcuni alimenti (latte, uovo, pesce, crostacei, arachidi), somministrazione di farmaci (penicillina).
Il trattamento di emergenza in caso di anafilassi consiste nella somministrazione di adrenalina la quale agisce rapidamente aprendo le vie respiratorie, arrestando il gonfiore e aumentando la pressione arteriosa.
Ai pazienti a rischio anafilattico vengono prescritte siringhe di adrenalina per autoiniezione via intramuscolare chiamate anche “penne”. Si tratta di siringhe precaricate e predosate stabili per 18 mesi a temperatura ambiente. Nonostante la semplicità di utilizzo, è opportuno ascoltare dal medico le istruzioni d’uso, il quale inoltre potrà suggerire il numero corretto di siringhe da portare con sé in base al rischio che il paziente corre. L’iniezione va praticata al primo segno di reazione allergica, anche attraverso i vestiti. La puntura deve essere effettuata sulla parte esterna della coscia e, dopo aver sentito il "click" di apertura, va tenuta in sede per almeno 10 secondi per permettere la somministrazione del farmaco.
Quando si porta con sé l’adrenalina è importante controllare regolarmente la data di scadenza della siringa. Inoltre bisogna ricordare che superata l’emergenza è opportuno chiamare immediatamente un’ambulanza. Infatti si raccomanda, superata la crisi, un periodo di osservazione in ospedale, a causa della possibilità che i sintomi si ripresentino anche senza esposizione all'allergene.
A cura di Laura C., Dottoressa in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, redattrice medico-scientifica dal 2013.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.