Uno studio rivela che chi soffre di allergie potrebbe essere maggiormente a rischio per lo sviluppo di cancro del sangue

Linfomi e leucemie sarebbero più frequenti in soggetti allergici o con patologie autoimmuni

Uno studio del Fred Hutchinson Cancer Research Center ha indagato il legame esistente tra presenza di allergie (o altre patologie autoimmuni) e lo sviluppo di forme di cancro del sangue, come linfomi e leucemie. I risultati raccolti indicano che i soggetti affetti da allergie a pollini e altri vegetali sviluppano più frequentemente rispetto alla media tumori del sangue e che in questi soggetti, e in particolare nelle donne, è più frequente l’aumento di cellule B neoplasiche.

La ricerca ha tenuto sotto osservazione per una media di otto anni 66 mila volontari di età compresa tra i cinquanta e i settantasei anni. il dottor Mazyar Shadman, uno dei ricercatori che ha condotto lo studio, ha spiegato che una mancata regolazione del sistema immunitario, che è alla base di malattie allergiche e autoimmuni, può avere una influenza sullo sviluppo dei tumori del sangue.

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Hematology, è stato condotto chiedendo ai soggetti coinvolti di compilare un questionari con domande relative a dieta, storia clinica, impiego di farmaci e altri fattori di rischio, come il fumo.

Le donne affette da allergia, secondo i risultati dello studio, avrebbero probabilità moderatamente superiori alla media di sviluppare cancro del sangue. Una scoperta, questa, che sebbene possa spaventare può anche rivelarsi utile, spronando questi soggetti a controlli regolari, che consentono diagnosi precoci e quindi terapie più efficaci.

Foto: Flickr.com

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A cura di Patrizia Frattini aka Rockcopy, copywriter e Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2012, da anni attiva (anche, ma non solo) nel settore dell’informazione scientifica e divulgativa.
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