Il Parto in acqua

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Il Parto in acqua

30-06-2011 - scritto da buchal

Un’atmosfera più distesa e rilassante

“L’acqua è sempre stata il simbolo della madre in ogni tempo e luogo. La vita ebbe inizio nell’acqua e, nel liquido amniotico, noi ricatturiamo la storia della vita." Michel Odent

L’acqua è l’elemento femminile per eccellenza ed è fonte di vita. Essa contiene, sostiene, accarezza, massaggia ed evoca percezioni piacevoli e rilassanti.
L’acqua a una certa temperatura aiuta a entrare in uno stato di benessere sensoriale, a lasciarsi andare senza difese. Quindi, basterà “lasciarsi andare” per godere di un piacevole stato di rilassamento.
In gravidanza, l’acqua ha un impatto ancora più piacevolmente profondo ed efficace, anche perché ci si trova già in uno stato di naturale apertura ed espansione.
Il parto in acqua non elimina il dolore, ma generalmente lo riduce a un livello anche molto basso. Anche il bimbo che deve nascere gode di numerosi vantaggi, uno dei quali è l’accoglienza, che avviene in un’atmosfera più distesa e rilassante. Anche in questo caso prevalgono gli aspetti positivi, tuttavia non vanno trascurate nemmeno le difficoltà che potrebbero presentarsi.
Un noto ginecologo francese, studioso del parto in acqua – Michel Odent – raccomanda di evitare di pianificare una nascita in acqua in quanto l’opportunità e le modalità di un parto in acqua vanno discusse di volta in volta con il team ostetrico che assiste.
Per una donna incinta, il parto può essere paragonato a un esame da superare. Come ogni esame da affrontare, anche il parto richiede un’adeguata preparazione. Una volta ben preparato, durante lo svolgimento, il parto comporta un certo grado di tensione iniziale e una notevole concentrazione. Inoltre, richiede una quantità di energie fisiche e psicologiche; ma una volta superato, oltre la stanchezza, sopravviene la soddisfazione e la gioia del risultato ottenuto.
Se la donna riesce a trascorrere i nove mesi senza problemi, essa arriva al momento del parto più serena e più sicura, e il parto avrà certamente un esito positivo. Inoltre, preparando se stessa, la donna indirettamente prepara anche il bambino. E’ comunque un momento delicato per entrambi. Bisogna quindi cercare di creare le condizioni migliori affinché esso avvenga nel modo più adeguato. E l’acqua, in questa situazione, può essere di grande aiuto sia per la donna che per il nascituro.
Per la donna, l’acqua favorisce il rilassamento e l’isolamento da stimoli esterni, facilitando così il maggior contatto con la sua parte più intima, con le potenzialità istintive, cioè con le risorse e le conoscenze necessarie per partorire, conoscenze che la donna possiede nel suo bagaglio di
informazioni. Partorire, infatti, è un processo fisiologico e non patologico e, come tale, è iscritto nel patrimonio genetico della donna.
L’acqua aiuta quindi la donna a tralasciare la componente razionale e ad abbandonarsi al suo istinto, a quella saggezza primitiva grazie alla quale ella sa ciò che deve fare e come lo deve fare affinché l’esperienza si concluda felicemente.
Per il bambino, il passaggio da un ambiente liquido nell’utero materno a un ambiente acquatico esterno è sicuramente molto più dolce e meno traumatico.
L’acqua assume un significato ancora più profondo se si considera la nascita come un evento sacro.
L’immersione della donna nell’acqua durante tutta la gravidanza e poi durante il travaglio e il parto acquista un valore rituale che favorisce la sua trasformazione spirituale e psicologica. L’immersione può essere vista come la preparazione e la purificazione che precedono la celebrazione del parto, quale evento sacro. Se questo concetto viene realmente compreso dalla donna e da coloro che assistono al parto, allora il bambino sarà accolto in un’atmosfera di rispetto e di solennità.[/COLOR][/FONT]

Bianca Buchal

Profilo del medico - buchal

Nome:
BIANCA BUCHAL
Professione:
Altro Operatore Sanitario
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