Il potere del profumo
Il profumo dona una sensazione di benessere e influenza il corpo e la mente. Anche per questo viene impiegato come una vera e propria terapia
Alla scoperta della profumoterapia

Con il profumo si realizza infatti una terapia che consiste semplicemente nell’abbandonarsi al proprio naso o, meglio, alla propria memoria olfattiva, al proprio istinto. Si chiama profumoterapia e, per chi ci crede, è utile a trattare i disturbi del sistema nervoso e del sistema endocrino.
Nella profumoterapia, l’odore di una determinata sostanza aromatica attiva determinate ghiandole del sistema endocrino, stimolandole a produrre ormoni come l’adrenalina o le endorfine che regolano in gran parte il nostro stato di equilibrio fisiologico. La profumoterapia può, quindi, essere utilizzata per agire su stati depressivi, ansia, attacchi di panico, disturbi dell’umore legati al ciclo mestruale, depressione post partum o, più semplicemente, su stati d’animo come l’insoddisfazione, l’insicurezza di se o l’aggressività. La scelta della fragranza è guidata dall’istinto olfattivo che c’è in ognuno di noi e che ci permette di riconoscere infallibilmente la nostra “vibrazione curativa”.
Ma senza addentrarci in discorsi così seriosi, è vero che le essenze e i profumi sono in grado di riportare alla memoria un evento particolare, un luogo lontano, un vecchio amore. Secondo alcuni studiosi, fanno addirittura scattare l’attrazione fisica e portare all’innamoramento nei confronti di una persona piuttosto che di un’altra. Infine, sono capaci di influenzare sia il corpo sia la mente. Basta saper scegliere l’aroma adatto al proprio umore, alla propria condizione fisica, alle proprie necessità. Qualche esempio? La lavanda è ideale per chi cerca relax (tanto che le nostre nonne ne spruzzavano un po’ sul cuscino come rimedio all’insonnia). Per un’azione rinvigorente ed energizzante, efficacissime le fragranze agrumate di arancia, limone e bergamotto, che garantiscono una scarica di energia per tutto il giorno. Menta e salvia regalano una ventata di freschezza.
Dove va indossato il profumo? Ognuno è libero di fare ciò che vuole ma, se secondo Coco Chanel si deve portare dove si vorrebbe essere baciate, Estèe Lauder consiglia invece il dorso della mano o la piega interna del gomito. Quanto ai tessuti, lana e seta sono quelli che lo trattengono meglio. E, se non si usa per un periodo lungo, il modo migliore per conservarlo è metterlo in frigo.
Secondo molti intenditori, infine, ogni tipo di pelle trattiene meglio un profumo piuttosto che un altro. Una pelle acida, ad esempio, tende a trattenere le fragranze silvestri o speziate. Una più alcalina va a braccetto con quelle floreali o verdi. Per le pelli che, invece, non trattengono il profumo, ideale è un gel profumato che rende più facile il fissaggio.
A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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