Infarto nelle donne: sintomi e fattori di rischio
Nelle donne l’attacco cardiaco può manifestarsi in modi diversi rispetto all’uomo.
Come riconoscere i sintomi dell’infarto nella donna e chi è più a rischio.
L’attacco cardiaco, o infarto, è uno degli eventi più pericolosi per la salute degli esseri umani perché, se non riconosciuto e trattato con tempestività, può anche condurre alla morte. Per tale ragione è indispensabile avere un’idea di quelli che sono i più comuni segnali rivelatori di un infarto incipiente in modo da interpretarli correttamente e correre al pronto soccorso o chiamare il 112. Senza dimenticare che spesso l'infarto non dà sintomi e quindi il danno al cuore si fa sentire quando ormai è troppo tardi!
E allora è ancora più importante agire di prevenzione, sottoponendosi ai controlli e agli esami periodici per controllare la propria funzionalità cardiaca.
Anche le donne sono soggette ad infarto: più di quanto si pensi!
Per molto tempo la cardiologia ha un po’ sottostimato il rischio di infarto per le donne, per la ragione che gli ormoni femminili – gli estrogeni – hanno notoriamente un buon effetto protettivo su cuore e vasi sanguigni. Per tutta l’età fertile, in effetti, questo è vero, l’azione ormonale funge da “ombrello” che preserva la funzionalità di molti organi e apparati.
Non sempre, però, questo ombrello è ugualmente efficace, qualche volta può risultare insufficiente. Ad esempio in presenza dei seguenti fattori:
- Familiarità
- Sovrappeso, obesità
- Sedentarietà
- Fumo
- Soffrire di diabete
- Soffrire di depressione
- Forte stress
A tutte queste condizioni prepatologiche si possono aggiungere ulteriori fattori di rischio che in genere scoppiano dopo la menopausa, ovvero dopo che le ovaie cessano di produrre gli ormoni estrogeni.
Se prima della menopausa e anche successivamente non si sono effettuati i controlli necessari, se non si conosce il proprio profilo lipidico (valori di colesterolo e trigliceridi), se la glicemia è troppo elevata, si è un po’ in sovrappeso e la pressione tende a salire oltre i livelli di guardia, è chiaro che il cuore si affaticherà e che aumenteranno i rischi di andare incontro anche ad un attacco cardiaco.
I sintomi dell'infarto nelle donne
Per le donne l'attacco di cuore può essere un evento molto subdolo. Il pericolo, infatti, è quello di non riuscire a riconoscerne i segnali premonitori. Questo perché nel sesso femminile i sintomi dell’attacco di cuore non sono sempre sovrapponibili a quelli (noti e documentati), comuni nel sesso maschile, per lo meno non del tutto.
Chi pensa di potersi collocare all’interno delle categorie a rischio viste poco sopra, dovrebbe appuntarsi i seguenti sintomi di infarto al femminile, che sono peraltro segnalati del sito ufficiale dell’American Heart Association:
- Senso di oppressione e di dolore al centro del petto che perdura nel tempo o appare in modo intermittente
- Dolore o fastidio ad un braccio o ad entrambi, o alla nuca, schiena, stomaco
- Fiato corto con o senza senso di fastidio fastidio
- Dolore alla mascella
- Sudore freddo
- Nausea e mal di stomaco
- Senso di stordimento
Rispetto agli uomini, quindi, le donne con in corso un attacco cardiaco presentano segnali che proprio per la loro aspecificità vengono sottovalutati o ricondotti ad altro genere di malanni, con conseguenze molto gravi sulla possibilità di sopravvivenza della donna.
In presenza di questi sintomi, c’è solo una cosa dare: chiamare i soccorsi!
Prima, però, di arrivare a queste drammatiche conseguenze, per preservare la salute del cuore femminile, soprattutto dopo la menopausa, è necessario sottoporsi ogni tanto agli esami cardiologici (ECG ed ecocardiogramma), controllare i valori di colesterolo e trigliceridi e farsi misurare la pressione regolarmente.
Una vita sana, comprensiva di regolare attività fisica non troppo intensa, astensione dal fumo, dieta a basso contenuto di sodio, e gestione dei livelli di stress è il modo migliore per proteggere l’apparato cardiovascolare, mantenerlo in perfetta efficienza il più a lungo possibile e prevenire le malattie cardiovascolari.
Negli uomini e nelle donne!
A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.