Influenza in arrivo per la Befana

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Influenza in arrivo per la Befana

17-02-2010 - scritto da Viviana Vischi

Come riconoscere l'influenza e combatterla. L’alimentazione, i rimedi della nonna e il vaccino. Ma sarà davvero epidemia?

Informazioni utili sull'influenza in arrivo

12/12/2006 - Febbre oltre 39 con brividi, tosse secca e irrefrenabile, dolori alle ossa e ai muscoli, a volte nausea e diarrea: ci siamo, l’influenza è arrivata. I primi casi si sono verificati proprio nei giorni scorsi e tra i virus attesi, il più importante, il “Wisconsin” (ecco perché tutti la chiamano “l’americana”, dal nome del ceppo identificato negli Usa) si presume che arriverà come previsto fra quattro o sei settimane, portando con sé l’epidemia vera propria.
Già, epidemia: ma ne siamo proprio sicuri? Ogni anno sembra che mezza Italia debba passare il Natale con la febbre, poi fortunatamente, non succede così. Le previsioni elaborate dalla rete Iss-Influnet parlano di cinque o sei milioni di nostri connazionali che verranno costretti a letto, fino al termine previsto per la fine di marzo. Una cifra paragonabile a quella dell’anno scorso, quando l’influenza colpì circa il 10% della popolazione: tecnicamente è stata un’epidemia (cioè quando si ammala almeno il 5% della popolazione), ma di fatto nulla di preoccupante, perché si è trattato della più blanda degli ultimi sei anni.
La prima arma per tenerla alla larga è seguire una dieta ricca di vitamine e antiossidanti. Occorre fare il pieno di frutta e verdura ogni giorno, sforzandosi di migliorare le proprie abitudini alimentari, arrivando a mangiare cinque porzioni di frutta e verdura ogni giorno. Tra le loro sostanze nutritive più importanti il licopene, un potente antiossidante contenuto nei pomodori maturi ma anche nella salsa e nella passata; i carotenoidi, precursori della vitamina A, contenuti in particolare in carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, barbabietole rosse, broccoli, cime di rapa. E naturalmente le vitamine, in particolare la vitamina E (in germe di grano, mandorle, nocciole, patate, olio extravergine di oliva) e la vitamina C (abbondante in agrumi, pomodori, kiwi, ananas, frutti di bosco, broccoli, cavolfiori).
Se ci siamo ammalati, prima di ricorrere ai medicinali proviamo con i classici rimedi della nonna. Uno è il suffumigio, utile per decongestionare le mucose nasali: respiriamo a fondo, due o tre volte al giorno, i vapori di una pentola con acqua bollente, salvia, fiori di camomilla o eucalipto. Per prevenire ogni tipo di raffreddamento, una vera manna dal cielo è mezzo cucchiaino di peperoncino in polvere fatto bollire in 250 ml di acqua per circa dieci minuti. Altri rimedi doc, da prendere prima di coricarsi, sono il vino cotto con zucchero e cannella e il caro, vecchio bicchiere di latte caldo con due dita di cognac e due cucchiai di miele.
Certo, il vaccino costituisce attualmente l’arma più efficace sia per evitare l’influenza, sia per ridurre i rischi correlati come malattie respiratorie e polmoniti. Non è obbligatorio, ma consigliato se ci si ammala spesso, sempre dietro consiglio del proprio medico. Per assicurarsi la protezione basta assumerlo entro la fine dell’anno: l’epidemia, infatti, non inizierà prima della Befana. I vaccini più usati attualmente sono due, si chiamano split e subunità. Il primo va bene per tutti, il secondo è più indicato per chi soffre di allergie e quindi ha un sistema immunitario troppo “attivo”, ma la protezione è esattamente la stessa: copre circa il 75% dei pazienti che vi si sottopongono. Il vaccino è gratis, presso le Asl, per chi è a rischio, quindi persone al di sopra dei 65 anni, bambini affetti da malattie croniche, operatori sanitari, forze dell’ordine, insegnanti, ecc. Tutti gli altri potranno acquistarlo in farmacia entro il 31 dicembre al prezzo base di 11 euro.
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A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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