Interazione tra pompelmo e farmaci: è davvero così pericolosa?
Effetti indesiderati del pompelmo sull'assunzione di particolari farmaci
Bere succo di pompelmo è pericoloso per chi assume farmaci per abbassare il colesterolo o la pressione arteriosa
I medici e i nutrizionisti lo sanno ormai da tempo: bere il succo di pompelmo o mangiarne grandi quantità mentre si sta seguendo una cura con alcuni tipi di farmaci è una pratica che può nascondere insidie.Sembra inoffensivo, anzi è considerato addirittura salutare: l' American Heart Association, ad esempio, ne consiglia il consumo perché riduce sensibilmente la formazione di placche aterosclerotiche.
Eppure il succo di pompelmo può compromettere seriamente terapie a base di statine, calcio-antagonisti, etilenestradiolo, benzodiazepine e numerosi farmaci attivi sul sistema nervoso centrale (come carbamazepina, sertralina o buspirone).
In pratica stiamo parlano di farmaci comunemente usati per abbassare il colesterolo o la pressione arteriosa, oppure di farmaci per curare l’insonnia o la depressione.
La colpa è di naringina e furanocumarine, sostanze presenti nel frutto capaci di inibire un enzima chiave del metabolismo di diverse classi di farmaci. Ne consegue che i medicinali vengono eliminati di meno, per cui sono maggiormente disponibili in circolo. Quindi, se ne potenzia l' effetto e sono più probabili gli effetti collaterali.
Sono sufficienti 200-250 ml di succo di pompelmo, ovvero un normale bicchiere, per avere ripercussioni spiacevoli: nel caso del calcio-antagonista felodipina, ad esempio, un bicchiere basta a raddoppiare la concentrazione di farmaco nel sangue e gli effetti sul sistema cardiovascolare.
Ma gli effetti maggiori si osservano facendo interagire il pompelmo con le statine: i livelli ematici di queste sostanze possono alzarsi pericolosamente con conseguenti danni ai reni.
Le conseguenze sono più o meno rilevanti, a seconda della quantità di ingredienti attivi presenti nelle spremute casalinghe o nelle diverse marche di succhi industriali, ma anche mangiare la polpa del frutto può sortire gli stessi risultati.
Purtroppo, troppi pazienti non lo sanno o credono che basti prendere il medicinale una-due ore prima o dopo aver consumato la bevanda per non avere problemi. Invece, l' effetto del pompelmo è molto lungo: dura infatti tutto il giorno.
Il consiglio è quindi il seguente: se si segue una terapia con farmaci che possono essere influenzati dal pompelmo è bene evitarlo del tutto.
Categorie correlate:
Dieta, Alimentazione e Integrazione Nutrizionale
Malattie, cure, ricerca medica
Paola Richero e Paola Salgarelli
www.paolarichero.it
www.paolasalgarelli.it
Visita il nostro blog: www.qbricette.com