Colon irritabile? Vietato arrendersi!

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Colon irritabile? Vietato arrendersi!

28-05-2012 - scritto da Viviana Vischi

L’integrazione di fibre solubili e Triptofano per regolare la motilità intestinale e i fattori psicologici correlati alla sindrome dell’intestino irritabile.

Ecco cosa fare in caso di colon irritabile.

Colon irritabile? Vietato arrendersi!

Sono tantissime le persone che lamentano problemi intestinali cronici che per la loro persistenza e intensità possono compromettere notevolmente la qualità di vita. Tra questi, il più frequente è la sindrome dell’intestino irritabile (o sindrome del colon irritabile, colite spastica, colite mucosa ecc.).

La sindrome dell’intestino irritabile non ha una causa certa ma sembra che più fattori contribuiscano a determinarla. I più importanti sono sicuramente le abitudini alimentari, lo stile di vita, fattori psicologici e fattori genetici. Secondo un sondaggio condotto a livello europeo su oltre 40 mila pazienti, i principali sintomi del colon irritabile sono: dolori addominali (88%), gonfiore (80%), meteorismo (66%), stanchezza (60%), diarrea (59%), stitichezza (53%), inoltre depressione, ansia e insonnia. Da ciò si comprende come il problema abbia ripercussioni non solo sul fisico ma anche sulla psiche di chi ne è affetto, anche perché la sintomatologia ha spesso un andamento cronico e il malessere può peggiorare a causa di stress, difficoltà nel lavoro, problemi economici o familiari ecc.

La mancanza di una causa comune e l’eterogeneità dei sintomi induce il medico a focalizzare la propria attenzione solo su alcuni di essi. In genere il medico può consigliare, a seconda dei casi, farmaci antispastici per i dolori acuti, blandi sedativi per lo stress, antidiarroici oppure, nel caso di stipsi, lassativi. E’ ovvio però che l’uso di questi farmaci non si può protrarre nel tempo. Fondamentale è, dunque, la correzione delle abitudini alimentari che consiste prevalentemente in un adeguato apporto di fibre.

Le fibre si possono assumere anche attraverso integratori alimentari. Già, ma quali scegliere? Bisogna tener presente che in molti pazienti, l’uso di quelle insolubili (es. crusca) aumenta la sintomatologia dolorosa e rischia di peggiorare il quadro clinico globale, così come alcune fibre solubili gelificanti (es. Psyllium) possono generare meteorismo e flatulenza. Le fibre da preferire nel trattamento della sindrome dell’intestino irritabile sono quelle solubili come frutto-oligo-saccaridi a catena corta, fibra di Guar depolimerizzata e fibra di frutta: esse normalizzano la velocità del transito intestinale, ammorbidiscono le feci e favoriscono lo sviluppo della microflora benefica.

Oltre alle fibre, nel trattamento del colon irritabile si rivela molto utile il Triptofano, un aminoacido essenziale che è il precursore della Serotonina. La Serotonina ha il compito di trasmettere gli impulsi nervosi. Una maggior disponibilità di Serotonina stimola le secrezioni e la motilità propulsiva intestinale, previene la comparsa di stress, insonnia e calo dell’umore e riduce la sensibilità al dolore. Secondo importanti studi è da ritenere dunque che appropriati livelli di Triptofano, garantiti da un’adeguata integrazione giornaliera dell’aminoacido, giochino un ruolo fondamentale nella regolazione fisiologica della motilità intestinale e dei fattori psicologici correlati a un colon irritabile.



A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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