Intolleranza al lattosio o allergia al latte vaccino? Facciamo chiarezza

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Intolleranza al lattosio o allergia al latte vaccino? Facciamo chiarezza

18-12-2013 - scritto da Patrizia Frattini

Intolleranza al lattosio e allergia alle proteine del latte sono due patologie ben distinte, ecco come evitare di fare confusione

L’intervento del sistema immunitario è il fattore distintivo di una allergia alle proteine del latte

Intolleranza al lattosio o allergia al latte vaccino? Facciamo chiarezza Il latte: fonte di calcio e materia prima per la creazione di deliziosi formaggi e molte altre gustose ricette. Ma per alcuni soggetti il latte è tutt’altro che un ingrediente gustoso: per chi soffre di intolleranza al lattosio o di allergia al latte può invece essere considerato un acerrimo nemico.

Nel caso dell’intolleranza al lattosio l’ingestione di latte causa disturbi gastrointestinali come gonfiore e crampi addominali. Si tratta in questo caso di una patologia di origine non allergica, in quanto la reazione che si scatena non coinvolge in alcun modo il sistema immunitario ma è invece provocata da una carenza nell’organismo di lattasi, un enzima responsabile della digestione del lattosio, che è lo zucchero presente nel latte e nei derivati del latte. La gravità dei sintomi in questo caso dipende in larga parte dalla quantità di latticini assunta.

Nel caso della allergia al latte invece i sintomi compaiono a seguito dell’ingestione di latte e derivati anche in piccole quantità. A provocare questa patologia è la presenza di anticorpi (che il sistema immunitario sviluppa dopo una prima sensibilizzazione) che agiscono contro alcune delle proteine contenute nel latte.

L’intolleranza al lattosio può essere primaria, quando la carenza di lattasi è dovuta a modificazione genetica, oppure secondaria, quando si verifica una perdita (reversibile) di questo enzima a seguito di lesioni del tratto gastrointestinale, da infezioni o cambi repentini nella dieta. L’intolleranza al lattosio di tipo primario compare nei primi anni di vita mentre quella secondaria colpisce fasce di età differenti.

La diagnosi di questa patologia avviene attraverso il breath test, un tipo di esame diagnostico che analizza la concentrazione di alcune sostanze nel respiro, consentendo così di individuare la presenza di intolleranze. Quando viene diagnosticata una intolleranza secondaria generalmente viene prescritta una terapia che prevede il consumo di minime quantità di latte e latticini, aumentando poi le dosi in maniera graduale in maniera da stimolare la produzione di lattasi. Quando invece la diagnosi rivela una intolleranza primaria occorrerà adottare una dieta che escluda il lattosio, prevedendo il consumo di latte delattosato oppure di riso o latte di soia (qui le alternative vegetali al latte), integrando la propria dieta con probiotici e con integratori alimentari.

Foto: Flickr.com

A cura di Patrizia Frattini aka Rockcopy, copywriter e Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2012, da anni attiva (anche, ma non solo) nel settore dell’informazione scientifica e divulgativa.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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