La primavera che non arriva ritarda l'inizio dei “mali di stagione”

L'inverno più lungo del solito tiene lontane le allergie ai pollini

26/03/2006 - Come recita un vecchio detto popolare, non tutti i mali vengono per nuocere. Il prolungarsi del freddo potrebbe avere qualche vantaggio dal punto di vista medico per il nostro organismo. Secondo la Società italiana medici di medicina generale (Simmg), se da un lato si assiste ancora al persistere di alcune forme virali tipicamente invernali che colpiscono le vie respiratorie, con raffreddori e bronchiti, o l'intestino, provocando diarrea, dall'altro non si è ancora visto l'inizio dei cosiddetti mali di stagione tipici della primavera, come le allergie.
Se la primavera tarda a fare capolino, regalandoci caldo e sole, non manca dunque qualche vantaggio. Le basse temperature hanno impedito le fioriture di molte piante e fiori che generalmente, a questo punto dell'anno, cominciavano a scatenare le prime allergie. Così come non si sono ancora registrati tutti i disturbi associati al cambio di stagione, quali stanchezza e variazioni dell'umore, soprattutto in forma depressiva e malinconica.
Ma non cantiamo vittoria troppo presto: la primavera, quella vera, è proprio dietro l’angolo.

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A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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