Italiani: troppa tv, niente sport
Secondo l’ISTAT il 41% dei nostri connazionali non si dedica ad alcun tipo di attività fisica
Visto che si avvicina l’anno nuovo con i suoi buoni propositi, perché non cominciare con un po' di sport?
12/12/2006 - Altro che maniaci del fitness o delle sedute in palestra: noi italiani guardiamo troppa tv e siamo troppo sedentari, soprattutto al Sud. Lo rivela l’ISTAT: quasi la metà della popolazione (41%) non si dedica ad alcun tipo di sport o attività fisica. Molto male, perché più sedentari si è, o si diventa, più rischi si corrono per la salute! L’inattività fisica – avverte l’Organizzazione Mondiale della Sanità - è una delle dieci principali cause di morte su base planetaria. Secondo gli esperti, l’attività fisica riduce del 10% la mortalità per tutte le cause, perché limita il rischio di ipertensione, infarti, diabete, osteoporosi e tumori, senza contare i benefici per la salute mentale.Nel 2006 i praticanti di sport continuativi sono il 20,5%. E poco conta che a questa fetta di sportivi convinti vada aggiunta un’altra quota di persone che dichiarano di dedicarsi alla forma fisica in modo saltuario: si tratta infatti di un semplice 10,3%. Le note positive riguardano le donne: cresce il numero di quelle che fanno sport, e sono soprattutto giovani, imprenditrici o libere professioniste, single o lavoratrici in coppia senza figli.
Fin qui i “pigroni”, che si fanno del male a poltrire davanti alla tv. Ma anche la tribù degli sportivi può incappare in qualche problema di salute…Ecco i consigli per chi ha deciso, con l’arrivo del nuovo anno e il suo carico di buoni propositi, di dare una svolta alla propria vita.
Il nemico numero uno di chi fa sport è il mal di schiena ovvero la ragione più comune, dopo il raffreddore, di richiesta di una visita dal medico di famiglia. Uno dei luoghi dove è in agguato questa patologia è la palestra, dove si fanno pesi in modo esagerato e continuo, ma anche tennis e calcetto rappresentano una sollecitazione abnorme per l’apparato muscolare. Occhio dunque a come si sollevano i pesi: bisogna piegare le gambe, non la schiena, e non devono mai essere troppo pesanti. Quando si gioca a calcio o si fa jogging bisogna munirsi di scarpe adatte, che attenuino le sollecitazioni sulla schiena e bisogna prestare attenzione a come si appoggiano i piedi sul terreno. Fondamentale per la salute è che i macchinari per il fitness siano a norma. Mentre i centri sportivi nella maggior parte dei casi possono vantare attrezzature in regola con gli standard di qualità europei, bisogna prestare più attenzione quando si parla di fitness “fatto in casa”: molti italiani, spinti dalla necessità di tenersi in forma e dalla difficoltà di conciliare orari personali e orari della palestra, decidono esercitarsi per conto proprio, con tapis roulant, stepper, vogatori e chi più ne ha più ne metta. Non privilegiare prodotti a basso costo ma scegliere la qualità! Evitare, infine, di andare in giro tutti sudati: prendere freddo o sbalzi di temperatura può provocare contratture muscolari o aggravare una situazione di dolore già esistente.
Infine, il capitolo anziani: in Italia gli over 65 rappresentano il 19% della popolazione, la percentuale più alta tra i paesi dell’Unione, e hanno un’aspettativa di vita in salute più lunga. Merito certamente della dieta fondata sui principi della tradizione mediterranea, ma per invecchiare al meglio non basta: serve più movimento. Secondo un’indagine internazionale realizzata da AXA, solo 3 pensionati su 100 si dedicano a qualche attività sportiva, rispetto al 36% dei tedeschi, al 24% degli inglesi, al 27% dei canadesi e al 18% dei francesi.
Quali sport consigliare agli anziani? Soprattutto l’attività aerobica, come il nuoto, le passeggiate o la bicicletta, per 3-4 volte la settimana per almeno 20 minuti.
A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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