L’apprendimento dell’arte medica prima di Ippocrate
L’apprendimento dell’arte medica prima di Ippocrate
n que’ remoti tempi (…) la medica scienza apprendevasi dai giovani al letto degli ammalati, onde la professione ottenne il predicato di clinica (clinica viene dal greco Klìno, “sto coricato”).
I Un uomo allora, che per avere seguito gli insegnamenti de’ suoi maggiori, o per avere raccolte le storie di molti mali descritte ne’ voti appesi ne’ templi, o per propria esperienza personale, imparata avea la diagnosi dei mali più frequenti ed una non lunga serie di rimedi, diventava maestro: i giovani desiderosi di diventar medici lo seguivano al letto degli ammalati, che il maestro teneva presso la propria casa; notavano le storie dei mali, il loro esito, i rimedi che giovavano o nocevano, le semplici e niente sistematiche riflessioni del maestro; indi, cominciando anch’essi a curare ammalati, diventavano medici. Così la professione si esercitò presso a poco fino al tempo d’Ippocrate, che per primo, per quanto si sa, ridusse l’arte ad una certa serie regolare di precetti.(Tratto da PIETRO MOSCATI, Dell’uso dei sistemi nella pratica medicina)