L’invecchiamento della popolazione e la demenza

La maggiore aspettativa di vita ha aumentato i casi di demenza negli ultimi decenni, ma le demenze arrivano sempre più in là con gli anni

L’aspettativa di vita è sempre maggiore: uno dei pericoli legati all’invecchiamento è lo sviluppo di demenza. Purtroppo al momento non esistono cure risolutive per l’Alzheimer o per altre forme di demenza: un dato che consola, però, è che negli ultimi anni queste terribili patologie arrivano sempre più in là negli anni.

Secondo gli studi a disposizione, infatti, lo stile di vita influenza moltissimo l’età di insorgenza delle demenze.

In pratica le persone che sono molto attente alla salute cardiovascolare, hanno meno probabilità di sviluppare demenza, proprio perché le patologie cardiovascolari sono uno dei principali fattori di rischio per l’Alzheimer e altre forme di demenza. Quindi per arrivare in buona salute mentale alla vecchiaia è fondamentale curare la propria salute fisica: è importante mantenersi molto attivi fisicamente, per tenere sotto controllo il proprio peso corporeo e il rischio di diabete di tipo 2, altri fattori di rischio per le demenze.

Più tardi si va in pensione, più si mantiene in allenamento il proprio cervello minori sono le probabilità di sviluppare demenze: per questo è molto importante non abbandonare la propria autonomia, continuare a leggere, ad informarsi, a fare le spese, a tenere sotto controllo i conti domestici mantenere attive le relazioni sociali e curare la depressione e non lasciarsi andare mai.

Da un punto di vista ereditario secondo gli studiosi il rischio demenza si abbassa quanto maggiore è il livello di istruzione materna: quello che preoccupa davvero gli studiosi è l’epidemia di obesità che coinvolge soprattutto il mondo occidentale.

Sono numerosi gli studi scientifici che sottolineano come l’eccesso di zuccheri e il diabete di tipo 2 minano seriamente la salute cerebrale e favoriscono lo sviluppo di demenze.

Alzheimer | Flickr

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A cura di Angela Nanni, Farmacista iscritta all'Albo dal 2005 e Redattore medico scientifico freelance.
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