La canfora, una pianta di uso antico

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La canfora, una pianta di uso antico

10-09-2013 - scritto da Valeria Grisanti

Da cura contro il raffreddore a regolarizzatore della pressione, scopriamo le proprietà della canfora

La canfora e i suoi impieghi negli apparati circolatorio e respiratorio ma anche contro i reumatismi

La canfora, una pianta di uso antico La canfora è una pianta di utilizzo antico. La droga veniva utilizzata addirittura in tempi remoti come cura del colera! Oggi l’utilizzo della pianta è più limitato, la medicina tradizionale ha un po’ abbandonato questa droga in favore di altre ma la canfora ancora trova applicazione, anche se meno di prima, in ambiti come l’erboristeria, l’omeopatia la medicina cinese e l’ayurveda.

Ma come si ottengono i preparati a base di canfora? Essa viene estratta dal legno dell’albero di canfora: all’essenza viene aggiunto dell’alcol. Per la tintura madre differenti sono le preparazioni in base all’intensità che si vuole ottenere.

Una delle principali proprietà della canfora è quella di produrre calore. Per questo motivo in passato, ma anche oggi, la droga trovava applicazione nella cura delle patologie dell’apparato circolatorio. La pianta infatti sembrerebbe avere un effetto stabilizzante della pressione. Potrà sembrare questo un fatto strano ma, al di là di quella che può essere la convinzione comune, alcune problematiche a carico del cuore di lieve portata, possono trovare risoluzione anche con l’ausilio di rimedi naturali.

La canfora in passato era considerata una pianta “calmante del desiderio sessuale; la leggenda narra infatti che i frati ne portassero sempre con sé un sacchetto per aiutarsi a mantenere fede al proprio voto di castità. Sempre una curiosità in tal senso è quella relativa alla santoreggia, erba invece considerata afrodisiaca il cui possesso era vietato agli uomini di chiesa e di monastero.

All’interno della canfora si trovano gli azuleni, elementi di cui avremo modo di parlare in un'altra occasione!

La canfora è poi tradizionalmente utilizzata come mucolitico ed espettorante. Preparati contenenti canfora quindi potrebbero essere tranquillamente utilizzati in caso di raffreddore e tosse. Proprio questa sua proprietà di riscaldante infatti dilatando i vasi sanguigni, contribuisce ad accelerare il decorso del malanno, stappare il naso e fluidificare il catarro. Della canfora in questi casi possono essere utilizzati anche gli oli essenziali, magari per fare dei fumenti disciolti in un bel po’ di acqua calda. La canfora è nota ai più proprio per il suo odore forte e pungente.

Sempre per la sua capacità di riscaldare, la canfora ed unguenti prodotti utilizzando la droga, si rivelano utili nella cura di dolori come reumatismi e acciacchi derivanti dall’artrosi. Meno utile invece contro gli strappi muscolari che dovrebbero invece essere curati con rimedi che tendano a raffreddare la parte per lenire l’infiammazione. Nonostante ciò la canfora possiede anche proprietà astringenti, ecco perché nonostante l’apparente contraddizione iniziale, unguenti del genere possono trovare applicazione anche in questi casi.

Infine la canfora viene utilizzata per lo stomaco e l'intestino come calmante delle coliche in e astringente delle feci in caso di diarrea.

Foto da www.photomazza.com

A cura di Valeria Grisanti, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2012, specializzata nel settore della Medicina Naturale e Alternativa.

 

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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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