La Metamedicina
La metamedicina va al di là della cancellazione del dolore ο della scomparsa dei sintomi
Cos'è la Metamedicina
La parola metamedicina" è formata dal prefisso greco meta, che significa "al di là" e dal sostantivo"medicina", che significa "l'insieme dei mezzi messi in atto per prevenire, guarire e alleviare le
malattie".
La metamedicina va al di là della cancellazione del dolore ο della scomparsa dei sintomi, incentrandosi
sulla ricerca del fattore responsabile dei disturbi.
In metamedicina, il dolore, il malessere ο l'affezione sono considerati segni precursori dell'incrinarsi
dell'armonia in una parte dell'organismo, e far scomparire questi segnali senza ricercare l'informazione
di cui sono forieri sarebbe come disinserire l'allarme antifumo dopo che ha rilevato un focolaio
d'incendio. Ignorando l'allarme, rischiamo di trovarci nel bel mezzo delle fiamme, ed è precisamente
quanto fanno coloro che inghiottono una medicina senza cercare di capire quale sia l'origine del
segnale. Questo non implica che sia necessario rifiutare una medicina che potrebbe
darci sollievo: significa invece non limitarsi a voler cancellare il dolore ο a voler far scomparire i
sintomi, ma voler eliminare anche ciò che ha potuto originarli.
Far scomparire un sintomo, un dolore ο una manifestazione non significa necessariamente guarigione
perché la causa che gli ha dato origine può ripresentarsi dopo un certo tempo, in modo più ampio
oppure sotto una nuova forma.Le cartelle cliniche sono piene di storie di questo genere; per esempio,
c'è il caso di una donna a cui trovano un piccolo nodulo al seno, durante un esame di routine: il medico
le raccomanda di fare una mammografia, poi una biopsia; diagnosi: una massa lipomatosa, ovvero un
ammasso di tessuto grasso di natura benigna. La paziente si sente rassicurata.
Qualche anno dopo la stessa donna scopre un'altra protuberanza sul seno: non si preoccupa,
pensando che si tratti probabilmente di un'altra cisti di grasso ma, questa volta, il seno le fa male;
inoltre compaiono gangli ascellari, il che la spinge a recarsi nuovamente dal medico. Dopo gli esami
adeguati, la diagnosi è: cancro.
A questo punto, interviene il chirurgo eliminando il tessuto anomalo dal seno. La paziente viene
sottoposta per un anno a trattamenti di radioterapia e chemioterapia, dopo di che sembra si possa
cantar vittoria. La paziente conduce una vita normale. Poi compaiono dolori alle anche, e sì scopre che
si tratta di un cancro alle ossa: pochi anni più tardi, la donna muore per un cancro generalizzato.
Ben inteso, non tutte le storie vanno così: non è che tutti quelli che hanno gli orzaioli finiscono
per avere in seguito tonsilliti ο laringiti, e chi ha una cisti al seno non necessariamente svilupperà un
cancro. L'evoluzione della manifestazione è determinata dalla causa stessa che può essere
temporanea ο prolungata: sono le cause di grande intensità ο che vengono alimentate a dar luogo a
una serie di manifestazioni ο a malattie gravi come il cancro, la sclerosi, eccetera.
Fintantoché si interviene sull'effetto ο sulle manifestazioni che, sempre nel caso del nostro esempio,
sono l'estrazione del lipoma (ciste di grasso), l'asportazione del seno, i trattamenti di radioterapia e
chemioterapia, la causa continua a lavorare e a propagarsi proprio come un'erbaccia che viene
tagliata senza estirparne le radici.
Teniamo a mente che non vi è alcuna manifestazione (dolore, indurimento, sanguinamento, eccetera)
priva di causa; ogni causa produce effetti che a loro volta generano nuove cause e ancora più
numerosi effetti.
Queste ultime due tappe corrispondono all'approccio tipico della metamedicina, che può essere usato
da medici, infermieri, terapeuti, guaritori, pranoterapeuti e così via per guidare la persona che si è
rivolta a loro nel processo di recupero della salute. L'unica guarigione vera è l'autoguarigione. Non si
può guarire nessuno contro la sua volontà, e soltanto la volontà sincera di guarire può motivare una
persona a operare i mutamenti necessari nei suoi atteggiamenti, nel suo sentire e nelle emozioni
responsabili della sua sofferenza.
Come può intervenire la metamedicina in un processo di guarigione? La metamedicina aiuta a
ricostruire la storia di un disturbo, di una malattia ο di un mal-essere profondo risalendo per quanto
possibile alla comparsa dei primi sintomi; a questo scopo si usano le chiavi che orientano il "colloquio
pertinente", necessario per scoprire la ο le cause del male.
Quale "colloquio pertinente" avrebbe potuto mettere in atto la guaritrice se fosse stata al corrente
della metamedicina? Servendosi della simbologia del corpo e delle sue manifestazioni, avrebbe saputo
che, giacché il disturbo colpiva gli occhi, la causa aveva a che fare con qualcosa che vedeva; inoltre
continue infezioni spesso sono collegate alla collera che fermenta dentro di noi; . Era proprio questo il
caso: verso l'età di undici anni, assistevo continuamente a scene di violenza in famiglia, e quando
vedevo mia sorella con il sangue al naso per ore perché era stata picchiata, provavo una collera
furibonda nei confronti di mio fratello che esprimeva la propria sofferenza attraverso la violenza. Ε
tuttavia avevo troppa paura di lui per osare dire anche solo una parola: la collera nel vedere quelle
scene si manifestava dunque attraverso gli orzaioli, e la mia impotenza nell'esprimerla si traduceva in
tonsilliti, faringiti, laringiti. Non appena quel fratello si allontanò dalla famiglia, tutto cessò.
In un primo tempo, la guaritrice avrebbe potuto dunque farmi prendere coscienza di questa collera che
ribolliva in me e, in una seconda fase, avrebbe potuto aiutarmi a liberarmene facendomi capire quale
fosse la ragione del comportamento aggressivo di mio fratello: non era forse stato picchiato anche lui?
Non portava forse in sé una grande sofferenza, che esprimeva attraverso la violenza perché si sentiva
incapace di liberare le lacrime? In tal modo, invece di giudicare mio fratello, avrei potuto
comprenderlo... Chissà?! Se si fosse sentito compreso e amato, forse questo l'avrebbe aiutato, e
avrebbe aiutato anche noi...
È notevole come l'aiuto che si può dare a una persona tramite la metamedicina spesso finisca per
avere ricadute positive sulle persone che la circondano. Non bisogna però credere che la
metamedicina sia un approccio semplicistico, anzi: non si limita a una causa che produce un effetto,
perché un sintomo, un dolore ο una malattia possono risultare da un insieme di fattori riuniti.
Una storia molto simile, infatti, può produrre manifestazioni molto diverse a seconda della persona: ad
esempio, lo stress emotivo dovuto alla perdita di un figlio in un incidente può, per una madre, dar luogo
a un cancro al seno e, per un'altra, provocare un fibroma uterino; per un'altra ancora, interverrà una
depressione nervosa. Nel primo di questi casi, è possibile che la madre si sia sentita responsabile se
non addirittura colpevole dell'incidente accaduto al figlio; nel secondo caso la donna forse si è sentita
impotente di fronte alla sofferenza del figlio e ne ha conservato un dolore profondo; infine, nel terzo
caso, forse quel figlio era la sua ragione di vita e la morte del bambino può averle tolto il gusto di
vivere, da cui è derivata la depressione.
Una stessa malattia può a sua volta avere cause molto diverse; ad esempio l'asma può esprimere, in
una persona, un senso di oppressione perché si sente limitata nel suo spazio; questo spazio può
riguardare tanto un bisogno di libertà quanto il bisogno di essere riconosciuto, ο di avere un posto
tutto per sé. In un'altra persona, può essere collegata a un senso di colpa profondo relativo alla
propria nascita (se questa persona per esempio si è creduta responsabile della sofferenza di sua
madre): a causa di questo senso di colpa, la persona si vieta di vivere appieno, e lo fa impedendosi di
respirare bene. In ultimo, in un altro caso, potrà trattarsi del bisogno di ottenere attenzione.
Per questo non possiamo affermare, partendo da un disturbo ο da una malattia, che la ragione, la
causa è precisamente "questa": ci serviremo della simbologia del corpo e delle sue manifestazioni solo
per orientare il colloquio, che è l'unico a consentirci di ricostruire la storia per scoprire la causa
inerente.
Ambulatorio di Medicina Naturale
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Prof.ssa Virginia A.Cirolla
MD,PhD in Experimental And Clinical Research Methodology in Oncology Department of Medical and Surgical Sciences and Translational Medicine "Sapienza" University of Rome
National President A.I.S.M.O. ONLUS
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