La Metamedicina

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La Metamedicina

09-01-2012 - scritto da Prof.ssa Virginia A. Cirolla

La metamedicina va al di là della cancellazione del dolore ο della scomparsa dei sintomi

Cos'è la Metamedicina

La parola metamedicina" è formata dal prefisso greco meta, che significa "al di là" e dal sostantivo

"medicina", che significa "l'insieme dei mezzi messi in atto per prevenire, guarire e alleviare le

malattie".

La metamedicina va al di là della cancellazione del dolore ο della scomparsa dei sintomi, incentrandosi

sulla ricerca del fattore responsabile dei disturbi.

In metamedicina, il dolore, il malessere ο l'affezione sono considerati segni precursori dell'incrinarsi

dell'armonia in una parte dell'organismo, e far scomparire questi segnali senza ricercare l'informazione

di cui sono forieri sarebbe come disinserire l'allarme antifumo dopo che ha rilevato un focolaio

d'incendio. Ignorando l'allarme, rischiamo di trovarci nel bel mezzo delle fiamme, ed è precisamente

quanto fanno coloro che inghiottono una medicina senza cercare di capire quale sia l'origine del

segnale. Questo non implica che sia necessario rifiutare una medicina che potrebbe

darci sollievo: significa invece non limitarsi a voler cancellare il dolore ο a voler far scomparire i

sintomi, ma voler eliminare anche ciò che ha potuto originarli.

Far scomparire un sintomo, un dolore ο una manifestazione non significa necessariamente guarigione

perché la causa che gli ha dato origine può ripresentarsi dopo un certo tempo, in modo più ampio

oppure sotto una nuova forma.Le cartelle cliniche sono piene di storie di questo genere; per esempio,

c'è il caso di una donna a cui trovano un piccolo nodulo al seno, durante un esame di routine: il medico

le raccomanda di fare una mammografia, poi una biopsia; diagnosi: una massa lipomatosa, ovvero un

ammasso di tessuto grasso di natura benigna. La paziente si sente rassicurata.

Qualche anno dopo la stessa donna scopre un'altra protuberanza sul seno: non si preoccupa,

pensando che si tratti probabilmente di un'altra cisti di grasso ma, questa volta, il seno le fa male;

inoltre compaiono gangli ascellari, il che la spinge a recarsi nuovamente dal medico. Dopo gli esami

adeguati, la diagnosi è: cancro.

A questo punto, interviene il chirurgo eliminando il tessuto anomalo dal seno. La paziente viene

sottoposta per un anno a trattamenti di radioterapia e chemioterapia, dopo di che sembra si possa

cantar vittoria. La paziente conduce una vita normale. Poi compaiono dolori alle anche, e sì scopre che

si tratta di un cancro alle ossa: pochi anni più tardi, la donna muore per un cancro generalizzato.

Ben inteso, non tutte le storie vanno così: non è che tutti quelli che hanno gli orzaioli finiscono

per avere in seguito tonsilliti ο laringiti, e chi ha una cisti al seno non necessariamente svilupperà un

cancro. L'evoluzione della manifestazione è determinata dalla causa stessa che può essere

temporanea ο prolungata: sono le cause di grande intensità ο che vengono alimentate a dar luogo a

una serie di manifestazioni ο a malattie gravi come il cancro, la sclerosi, eccetera.

Fintantoché si interviene sull'effetto ο sulle manifestazioni che, sempre nel caso del nostro esempio,

sono l'estrazione del lipoma (ciste di grasso), l'asportazione del seno, i trattamenti di radioterapia e

chemioterapia, la causa continua a lavorare e a propagarsi proprio come un'erbaccia che viene

tagliata senza estirparne le radici.

Teniamo a mente che non vi è alcuna manifestazione (dolore, indurimento, sanguinamento, eccetera)

priva di causa; ogni causa produce effetti che a loro volta generano nuove cause e ancora più

numerosi effetti.

Queste ultime due tappe corrispondono all'approccio tipico della metamedicina, che può essere usato

da medici, infermieri, terapeuti, guaritori, pranoterapeuti e così via per guidare la persona che si è

rivolta a loro nel processo di recupero della salute. L'unica guarigione vera è l'autoguarigione. Non si

può guarire nessuno contro la sua volontà, e soltanto la volontà sincera di guarire può motivare una

persona a operare i mutamenti necessari nei suoi atteggiamenti, nel suo sentire e nelle emozioni

responsabili della sua sofferenza.

Come può intervenire la metamedicina in un processo di guarigione? La metamedicina aiuta a

ricostruire la storia di un disturbo, di una malattia ο di un mal-essere profondo risalendo per quanto

possibile alla comparsa dei primi sintomi; a questo scopo si usano le chiavi che orientano il "colloquio

pertinente", necessario per scoprire la ο le cause del male.

Quale "colloquio pertinente" avrebbe potuto mettere in atto la guaritrice se fosse stata al corrente

della metamedicina? Servendosi della simbologia del corpo e delle sue manifestazioni, avrebbe saputo

che, giacché il disturbo colpiva gli occhi, la causa aveva a che fare con qualcosa che vedeva; inoltre

continue infezioni spesso sono collegate alla collera che fermenta dentro di noi; . Era proprio questo il

caso: verso l'età di undici anni, assistevo continuamente a scene di violenza in famiglia, e quando

vedevo mia sorella con il sangue al naso per ore perché era stata picchiata, provavo una collera

furibonda nei confronti di mio fratello che esprimeva la propria sofferenza attraverso la violenza. Ε

tuttavia avevo troppa paura di lui per osare dire anche solo una parola: la collera nel vedere quelle

scene si manifestava dunque attraverso gli orzaioli, e la mia impotenza nell'esprimerla si traduceva in

tonsilliti, faringiti, laringiti. Non appena quel fratello si allontanò dalla famiglia, tutto cessò.

In un primo tempo, la guaritrice avrebbe potuto dunque farmi prendere coscienza di questa collera che

ribolliva in me e, in una seconda fase, avrebbe potuto aiutarmi a liberarmene facendomi capire quale

fosse la ragione del comportamento aggressivo di mio fratello: non era forse stato picchiato anche lui?

Non portava forse in sé una grande sofferenza, che esprimeva attraverso la violenza perché si sentiva

incapace di liberare le lacrime? In tal modo, invece di giudicare mio fratello, avrei potuto

comprenderlo... Chissà?! Se si fosse sentito compreso e amato, forse questo l'avrebbe aiutato, e

avrebbe aiutato anche noi...

È notevole come l'aiuto che si può dare a una persona tramite la metamedicina spesso finisca per

avere ricadute positive sulle persone che la circondano. Non bisogna però credere che la

metamedicina sia un approccio semplicistico, anzi: non si limita a una causa che produce un effetto,

perché un sintomo, un dolore ο una malattia possono risultare da un insieme di fattori riuniti.

Una storia molto simile, infatti, può produrre manifestazioni molto diverse a seconda della persona: ad

esempio, lo stress emotivo dovuto alla perdita di un figlio in un incidente può, per una madre, dar luogo

a un cancro al seno e, per un'altra, provocare un fibroma uterino; per un'altra ancora, interverrà una

depressione nervosa. Nel primo di questi casi, è possibile che la madre si sia sentita responsabile se

non addirittura colpevole dell'incidente accaduto al figlio; nel secondo caso la donna forse si è sentita

impotente di fronte alla sofferenza del figlio e ne ha conservato un dolore profondo; infine, nel terzo

caso, forse quel figlio era la sua ragione di vita e la morte del bambino può averle tolto il gusto di

vivere, da cui è derivata la depressione.

Una stessa malattia può a sua volta avere cause molto diverse; ad esempio l'asma può esprimere, in

una persona, un senso di oppressione perché si sente limitata nel suo spazio; questo spazio può

riguardare tanto un bisogno di libertà quanto il bisogno di essere riconosciuto, ο di avere un posto

tutto per sé. In un'altra persona, può essere collegata a un senso di colpa profondo relativo alla

propria nascita (se questa persona per esempio si è creduta responsabile della sofferenza di sua

madre): a causa di questo senso di colpa, la persona si vieta di vivere appieno, e lo fa impedendosi di

respirare bene. In ultimo, in un altro caso, potrà trattarsi del bisogno di ottenere attenzione.

Per questo non possiamo affermare, partendo da un disturbo ο da una malattia, che la ragione, la

causa è precisamente "questa": ci serviremo della simbologia del corpo e delle sue manifestazioni solo

per orientare il colloquio, che è l'unico a consentirci di ricostruire la storia per scoprire la causa

inerente.


Ambulatorio di Medicina Naturale

www.studiomedicocirolla.it

Prof.ssa Virginia A.Cirolla
MD,PhD in Experimental And Clinical Research Methodology in Oncology Department of Medical and Surgical Sciences and Translational Medicine "Sapienza" University of Rome
National President A.I.S.M.O. ONLUS
www.studiomedicocirolla.it
www.aismo.it

Profilo del medico - Prof.ssa Virginia A. Cirolla

Nome:
Virginia Angela Cirolla
Comune:
ROMA
Telefono:
0645477448 3396769115, 3930944388, 3335230409
Azienda:
A.I.S.M.O. ONLUS
Professione:
Ricercatore
Posizione:
PRESIDENTE NAZIONALE
Occupazione:
MEDICO CHIRURGO SENOLOGO/TITOLARE CENTRO DI FORMAZIONE ANFOS/DIRETTORE SANITARIO A.I.S.M.O. ONLUS
Specializzazione:
Oncologia Medica, Medicina alternativa, Chirurgia generale, Perf in Ecografia, Senologia, Master Format. ANFOS, Master Agopuntura, Dottorato Ricerca Oncologica
Contatti/Profili social:
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