La nevralgia del trigemino e del nervo occipitale

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La nevralgia del trigemino e del nervo occipitale

05-11-2013 - scritto da Dr. Massimo Natale

Cosa determina le nevralgie del trigemino e occipitale e quali sono le terapie più nuove ed efficaci

Le tecniche di neuro modulazione per il trattamento delle nevralgie del trigemino e occipitale

Per algie cranio-facciali si intendono quelle sindromi dolorose che interessano il distretto del viso e del capo; quelle più comuni sono la nevralgia del trigemino e la nevralgia occipitale.

Le diverse cause di nevralgia del trigemino e occipitale
Esse riconoscono cause diverse, ad esempio la nevralgia trigeminale può essere dovuta a tumori intracranici che prendono origine dal nervo stesso o che lo comprimono (neurinomi dell’acustico, meningiomi ecc.), oppure a compressioni del nervo trigemino da parte di una arteria cerebellare con decorso anomalo. In tutti questi casi la terapia è ovviamente chirurgica e ha la finalità di rimuovere la causa della compressione del nervo.

Esistono forme post-traumatiche secondarie a traumi o ad interventi chirurgici a carico del volto; forme posterpetiche che si sviluppano a seguito di una infezione erpetica di uno dei rami del trigemino o, ancora , forme che complicano il decorso della sclerosi multipla.

La nevralgia essenziale o idiopatica del trigemino
Sicuramente la forma piu frequente è quella definita come nevralgia essenziale o idiopatica del trigemino che non riconosce cause organiche. La sintomatologia è alquanto tipica ed è caratterizzata dall’insorgenza acuta, come se si trattasse di una fitta, di un intenso dolore simile a una "pugnalata" o a una "scarica elettrica" che interessa il volto in uno dei territori di distribuzione del nervo trigemino: regione frontale ed oculare, mascellare o mandibolare. Il dolore molto spesso è scatenato dai movimenti della bocca nel parlare o nel masticare o addirittura dal semplice sfioramento della cute del volto e così non è infrequente che il paziente rinunci ad alimentarsi ed eviti di parlare o di radersi.

La nevralgia del nervo occipitale
A differenza della nevralgia del trigemino, la nevralgia del nervo occipitale è invece caratterizzata da un dolore urente, sordo che interessa la regione posteriore e più bassa del cranio (retro auricolare) che può irradiarsi superiormente fino a raggiungere la regione frontale.
In presenza di questi sintomi è necessario che il paziente si rechi da uno specialista che dovrà, dopo una accurata valutazione clinica, prescrivere indagini radiografiche (rx cranio, TAC e RMN dell’encefalo).

La terapia farmacologica delle nevralgie del trigemino e occipitale
Una volta esclusa una nevralgia secondaria a cause compressive, e quindi esclusa la necessità di un intervento chirurgico quale l’asportazione di un tumore o la risoluzione di un conflitto neuro vascolare, lo specialista dovrà prescrivere una terapia medica che è fondata sull’utilizzo di farmaci antinfiammatori, vitaminici, antidepressivi ed antiepilettici. I migliori risultati terapeutici si ottengono proprio con questa ultima classe di farmaci che hanno però lo svantaggio di determinare spiacevoli ed intollerabili effetti collaterali, primi fra tutti senso di stordimento e rallentamento, sonnolenza. Molto spesso, vuoi per l’inefficacia del trattamento che per la comparsa di effetti collaterali, il trattamento farmacologico fallisce e bisogna ricorrere a tecniche più invasive.

La terapia mininvasiva neurolesiva delle nevralgie del trigemino e occipitale
I trattamenti invasivi per la nevralgia del trigemino sono: la lesione di una o di tutte le branche del trigemino mediante la somministrazione di alcool nel nervo, mediante l’applicazione di radiofrequenze o mediante la compressione del nervo da parte di un palloncino. Queste tecniche prevedono l’inserimento di un ago che dal volto raggiunge il nervo all’interno del cranio. Si tratta come già detto di tecniche neurolesive che possono determinare la risoluzione o la riduzione della sintomatologia algica ma che, purtroppo, a volte possono essere inefficaci o determinare la comparsa di fastidiosissime anestesie dolorose del volto.
Un'altra tecnica neurolesiva è la radioterapia: utilizzando apparecchiature capaci di concentrare i fasci di radiazioni e di convogliarli con estrema precisione su un bersaglio anatomico si determinano piccole lesioni a carico del nervo trigemino.

Gli svantaggi delle tecniche neurolesive sono da mettere in relazione al fatto che, pur trattandosi di tecniche mininvasive, esse determinano una lesione irreversibile e non sempre selettiva del nervo, che può a volte determinare una accentuazione del dolore o aree di alterata o addirittura abolita sensibilità del viso.

Novità: le tecniche di neuro modulazione per il trattamento delle nevralgie del trigemino e occipitale
Più recentemente alle tecniche lesive si sono affiancate tecniche di neuro modulazione quali la neuro stimolazione periferica, che consiste in una stimolazione elettrica di una branca periferica del trigemino mediante un elettrodo posizionato nel tessuto sottocutaneo del volto.


Territori di innervazione del trigemino


Elettrocatetere per stimolazione periferica della III branca del trigemino di destra

Si tratta di un intervento mininvasivo che prevede l’impianto percutaneo di un elettrocatetere nel tessuto sottocutaneo del viso o della nuca e di un generatore di corrente (pace maker) posizionato nel sottocute della porzione superiore del torace. I risultati preliminari ottenuti con questa tecnica sono alquanto incoraggianti.


Elettrocatetere


Pace maker

I punti di forza di questa metodica sono rappresentati dal fatto che va eseguito un test preoperatorio che fornirà, prima di un impianto chirurgico definitivo, indicazioni circa l’efficacia o meno del trattamento; la metodica è assolutamente reversibile e non determina lesioni definitive ai nervi.
Categorie correlate:

Malattie, cure, ricerca medica




Prof. Massimo Natale
U.O. Neurochirurgia
Seconda Università degli Studi di Napoli
Ospedale CTO AORN dei Colli Napoli



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