La Polipillola che fa bene a tutto
Una "polipillola" può sostituire tutte le altre?
Due medici inglesi hanno avuto l'idea di un farmaco con molti componenti, una polipillola adatta a prevenire tutte le malattie cardiovascolari
Da molti anni si sente parlare nella letteratura medica internnazionale, di una poli-pillola: un farmaco composto da svariati princpi attivi che singolarmente abbiano dimostrato un miglioramento (da meta-analisi di studi) dell'end-point: SOPRAVVIVENZA; si ipotizza che con l'uso combinato di questi principi attivi si possa ottenere una sinergia che, limitado i principali fattori di rischio, allunghi, e si spera migliori, la durata della vita.Sono stati presi in esame tutti i più temuti "killers" e tra questi spiccano le malattie cardiovascolari ed i loro pericolosi "alleati" cioè il diabete, l'obesità e la dislipidemia.
Nonostante tutti gli sforzi scientifici, ma anche economici a tutt'oggi si è abbastanza lontani da una composizione univocamente accettata di questa "panacea" del XXI^ secolo: tra gli "ingredienti" immancabili sicuramente le statine per il colesterolo, gli ACE-inibitori per la pressione, la metformina per il diabete e l'aspirina per l'aggregazione piastrinica. Si è ipotizzato addirittura di somministrare il polifarmaco a partire dall'adolescenza per sfruttarne appieno i vantaggi!
E' evidente che si ratta di un'esagerazione anche nel "medicalizzare" un problema che è sicuramente un'emergenza mondiale: la si è descritta come l'epidemia del XXI^secolo e la si è inquadrata in un'entità nosologica definita "sindrome metabolica" o "sindrome X".
Recentemente -luglio 2008- è apparso sulla prestigiosa rivista americana "DIABETES" un articolo di J: Levine che ironizza sul termine poly-pill (poli-pillola) annunciando l'arrivo della "pol-e-pill": si tratta forse dell'ennesima versione del farmaco? Assolutamente no! L'autore infatti con questo neologismo/tecnicismo vuole semplicemente rinforzare in tutti noi (dai medici ai pazienti) l'importanza dell'attività fisica, infatti la "e" significa ESERCIZIO (exercise in inglese). Parafrasando il linguaggio degli studi clinici l'autore dice che tale "pol-e-pill" è nota da almeno 200 anni (Horsley su DIABETES 1827), ha una curva dose-risposta quanto mai ampia: infatti aumentando l’entità dell’esercizio aumenta l’efficacia, e con un eccellente profilo di tollerabilità; è l'unica "terapia prescrivibile" per prevenire e curare il diabete (non dimentichiamo che in uno studio americano l’attività fisica preveniva il diabete nel 30% dei soggetti studiati contro meno del 15% con l’uso di farmaci), l'obesità e la maggior parte dei disordini ad essi correlati e può essere prescritta praticamente a tutti ed in tutto il mondo. L'autore conclude fornendo un link di risorse per medici e pazienti (http://exerciseinmedicine.org) e suggerendo ai medici di prescrivere la "pol-e-pill" prima di farmaci costosi.
Dr. Massimo Murari
via Melchiorre Gioia, 171
Milano - tel. 02/67074034