Le allergie ai pollini
Cosa si deve fare quando si è allergici ai pollini
Consigli per affrontare l'allergia ai pollini
Che cosa sono i pollini?
Il polline è il seme maschile dei fiori. E' costituito da piccoli grani di forma diversa a seconda delle specie vegetali, invisibili ad occhio nudo.
Tra le famiglie vegetali implicate nella allergia al polline (detta anche pollinosi) vi sono in primo luogo le graminacee (frumento, segale, orzo, gramigna, logliarello), gli alberi come le oleacee (olivo, frassino), le betullacee (betulla, ontano), le salicacee (salice, pioppo), le plantacee (platano), le fagacee (faggio,castagno, rovere, leccio, quercia) e le piante erbacee come le urticacee (parietaria) e le composite (assenzio, margherita, girasole).
La pollinosi si produce nelle persone allergiche quando la concentrazione del polline nell’aria raggiunge una determinata soglia.
Gli alberi producono polline da gennaio a maggio, le graminacee da aprile a fine luglio e le erbacee da luglio ad ottobre.
Le stesse piante in montagna (ad altitudini di 600-1000 metri) emettono i pollini un mese più tardi rispetto
alla pianura: attenzione quindi alla scelta della data delle vacanze.
Che cosa si deve fare quando si è allergici ai pollini?
Ovviamente è impossibile evitare qualunque contatto con il polline. E' però possibile limitarne i danni durante la stagione pollinica:
- Chiudere i vetri quando si va in automobile
- Evitare campeggi e picnic
- Andare in vacanza in località marine, che sono meno "ricche" di pollini
- Al calare del giorno la densità pollinica è massima ed occorre chiudere dunque le finestre
- Salvo rare eccezioni le persone allergiche possono coltivare o tenere in casa i fiori senza pericolo poiché i pollini dei fiori colorati e odorosi si propagano pochissimo nell’atmosfera
- Il miele può contenere allergene di polline al quale una persona allergica può reagire
- Evitare la campagna ed i luoghi in cui l’erba è stata tagliata di recente
- Le condizioni del tempo influiscono sulla concentrazione dei pollini nell’aria: quest’ultima aumenta nelle giornate ventose, ma anche quando vi è un clima caldo (25°-30° C) e con un’umidità relativa del 60-90%
Ricordare infine che esiste un’allergia crociata tra pollini ed alcuni alimenti. Tra le associazioni meglio conosciute vi sono:
- artemisia e sedano
- betulla e mela, ma anche pesca, albicocca, carota e sedano
- ambrosia e melone e banana
- graminacee e pomodoro e, in misura minore, arachidi