Lo smog peggiora le allergie: come difendersi in estate?

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Lo smog peggiora le allergie: come difendersi in estate?

08-07-2015 - scritto da Paola Perria

Le allergie respiratorie sono in forte aumento nelle aree metropolitane a causa dell’inquinamento atmosferico.

L’utilità di una vacanza, anche breve, fuori città per immergersi nella natura e ripulire le vie aeree dallo smog.

Lo smog peggiora le allergie: come difendersi in estate?

Chi nasce e cresce in aree fortemente urbanizzate e trafficate ha un rischio decisamente superiore di sviluppare allergie di tipo respiratorio, in particolare ai pollini delle piante, rispetto a chi abita in campagna o in centri abitati più piccoli e tranquilli. Questo nonostante, presumibilmente, la concentrazione dei pollini in alcuni periodi dell’anno sia superiore in campagna rispetto che in città. Il paradosso è facilmente spiegabile con il fatto che, nelle metropoli più densamente popolate, esiste un fattore determinante: lo smog.

L’inquinamento atmosferico, le polveri sottili prodotte dalle auto, ma anche dagli impianti di riscaldamento e dagli scarichi di eventuali fabbriche e laboratori, tutte sostanze altamente tossiche ed irritanti, vanno infatti a mescolarsi ai granuli dei pollini, e in particolare agli allergeni presenti sulla loro superficie, generando un mix a dir poco micidiale che, una volta entrato in contatto con le mucose delle prime vie aeree, nei soggetti predisposti scatena le tipiche reazioni allergiche.

I bambini sono i primi che subiscono gli effetti nocivi di tale combinazione tossica, intanto perché essendo ancora immaturo il loro apparato respiratorio e anche il loro sistema immunitario, sono assai più vulnerabili agli effetti di allergeni e tossine inquinanti, e poi perché purtroppo lo smog va a colpirli più direttamente essendo il loro corpo più piccolo. Pensiamo solo all’aria che respirano i nostri bimbi a spasso nel passeggino ad altezza tubo di scappamento!

In alcuni periodi dell’anno, come la primavera, quando la maggior parte delle piante dei viali e dei parchi fiorisce e si assiste ad un aumento della concentrazione di sostanze inquinanti nell’aria (per ragioni di tipo atmosferico legate al cambio di stagione), minori e adulti sono particolarmente a rischio di manifestare i tipici sintomi dell’allergia respiratoria, come rinite, rinocongiuntivite, attacchi di asma.

Ma anche in estate e in autunno ci sono piante che fioriscono! Quindi mai abbassare la guardia. Ricordiamo inoltre che le allergie respiratorie durano sempre più a lungo: i sintomi molto spesso si prolungano ben oltre la stagione primaverile, fino ad estendersi, in alcuni casi, per tutto l’anno in maniera persistente. Sono infatti sempre più frequenti gli episodi di rinite mista, in cui cioè vanno a sovrapporsi una rinite allergica e una non allergica. In questi casi i sintomi si estendono al di là del periodo di presenza dell’allergene nell’aria. Lo smog va a sommarsi a tutto questo e non può che peggiorare la situazione.

Cosa fare in questi casi? Evitare di aprire le finestre di casa nelle ore di maggior traffico, montare in macchina dei filtri anti-inquinamento, nell’impianto di aerazione, migliorare la qualità dell'aria di casa, munire i passeggini dei bimbi di capotte e in caso di emergenza, ovvero quando i livelli di smog sono davvero elevati, far indossare loro le mascherine.

Per ripulire i polmoni sarebbe però utile programmare una vacanza, anche breve, fuori città, sempre portandosi dietro sia il kit antiallergico che il calendario con la mappatura delle fioriture. Le zone di mare sono da preferire per chi soffre di allergia ai pollini (mentre il clima secco della montagna è più indicato per le allergie agli acari della polvere). Chi in estate è costretto a rimanere in città può comunque valutare l’ipotesi di mandare i bambini in una colonia marittima, soprattutto per rinforzare il loro sistema immunitario grazie all’aria buona e alla vita all’aria aperta fatta di giochi e moto.

Sempre nel caso dei bambini, è importante evitare di farli crescere sotto una campana di vetro con l’illusione di proteggerli. Secondo molti allergologi i bimbi che hanno la possibilità fin dalla nascita di essere esposti ad un certo tipo di allergeni – quelli che troviamo quando entriamo in contatto con una natura “sana” e con gli animali sia domestici che di fattoriasviluppano in sé un sistema di difesa equilibrato, che quindi con minore probabilità andrà ad attaccare i tessuti sani del corpo come accade nel caso delle allergie.

Per questa ragione sia gli adulti che i minori che soffrono di pollinosi e  vivono in aree urbane congestionate e a forte rischio smog dovrebbero poter evadere e immergersi in un ambiente salubre. Si tratta di un investimento sulla salute, pertanto meglio spendere qualche soldo per programmare queste piccole vacanze che non acquistare, ad esempio, l’ultimo modello di smartphone… Siete d’accordo?

 

Foto | via Pinterest 

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A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
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