Lotta agli allergeni, non alla natura

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Lotta agli allergeni, non alla natura

16-03-2015 - scritto da Patrizia Frattini

Il decalogo per ridurre la quantità di polline nell’aria senza dover rinunciare al verde.

Dieci semplici regole per ridurre i pollini, non gli alberi.

Lotta agli allergeni, non alla natura

Contro i pollini e le allergie, la soluzione non è la cementificazione indiscriminata, ma le gestione del verde, pubblico e privato, secondo alcune semplici regole. È il messaggio che Fare Ambiente, movimento ecologista europeo, e Siaaic, Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica, hanno contribuito a diffondere, attraverso un semplice decalogo per gli amanti del verde che vogliono contribuire alla diminuzione di pollini e allergeni nell’aria.

 

Ecco le poche e semplici regole utili per conciliare amore per la natura e allergie respiratorie:

  • Scegliere con attenzione le piante per il proprio giardino, evitando le specie che più facilmente possono provocare allergie. Preferire le entomofile alle anemofile. Le piante anemofile (tra cui cipresso, betulla e ulivo) affidano al vento il compito di propagare il proprio polline mentre le piante entomofile assegnano questo compito agli insetti: per questo producono e diffondono nell’aria minori quantità di polline e sviluppano generalmente fiori dai colori vivaci. La scelta di piante entomofile dunque offre non soltanto vantaggi legati ad una riduzione della allergia ma anche la possibilità di circondarsi di fiori bellissimi e colorati
  • Prediligere gli alberi con fioritura invernale o estiva, per limitare il carico di pollini nell’aria durante la primavera, la stagione più critica dal punto di vista della concentrazione pollinica. Esempi di piante con fioritura invernale o estiva sono l’erica, il gelsomino e la camelia
  • Effettuare la potatura delle siepi prima del loro periodi di fioritura, per evitare la diffusione di polline nell’aria
  • Falciare i prati prima del periodi di fioritura
  • Potare con particolare frequenza le graminacee, avendo cura di anticiparne la fioritura (può essere utile consultare un calendario pollinico)
  • Soprattutto nelle zone della pianura padana, dove questa pianta è maggiormente presente, diserbare le aree dove è presente l’ambrosia
  • Ove possibile, eseguire la potatura, la falciatura e le operazione di manutenzione del verde nelle ore notturne e nei giorni meno ventosi 
  • Eliminare le specie maggiormente allergizzanti dalle aree di aggregazione, come giardini pubblici e zone verdi
  • Eliminare dalle aree di verde pubblico piante come parietaria, ortica, crisantemi e margherite, che sono frequentemente legate alla comparsa di dermatiti allergiche

 

Scarica il decalogo originale preparato da Siaaic e Fare Ambiente.

 

Foto: Pixabay.com

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A cura di Patrizia Frattini aka Rockcopy, copywriter e Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2012, da anni attiva (anche, ma non solo) nel settore dell’informazione scientifica e divulgativa.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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