Mai mangiare davanti ad un pc
Non c’è niente di più sbagliato che mangiare davanti al pc: ne risente anche la voglia di lavorare
Mangiare alla scrivania aumenta il senso di costrizione del lavoratore

Una grande azienda alimentare britannica ha commissionato a ricercatori dell’università del Sussex uno studio per capire quale può essere la miglior pausa pranzo per gli impiegati che lavorano in ufficio. Dalle ricerche svolte è emerso che è addirittura meglio consumare uno snack in treno o in metropolitana, mentre magari si disbrigano pratiche per l’ufficio, piuttosto che mangiare sulla propria sedia davanti allo schermo del computer.
Sarebbe buona norma che l’impiegato potesse consumare il suo pasto almeno in un bar, anche se l’ideale sarebbe che si potesse uscire all’aperto e mangiare al parco o, meglio ancora se possibile, in un posto con vista mare o montagna. In questo modo, almeno stando ai dati dello studio, l’impiegato torna in ufficio più felice, motivato e carico e quindi più propenso a svolgere i propri compiti con energia e entusiasmo. Mangiare seduti alla propria scrivania produce invece tristezza e senso di costrizione, con peggioramento della produttività.
Sono avvertiti, quindi, lavoratori e datori di lavoro; i primi non facciano gli eroi, saltando il pranzo o mangiucchiando disordinatamente al pc: quando si deve staccare si stacca e si va a mangiare. I datori di lavoro, da parte loro, non devono comportarsi da schiavisti costringendo i dipendenti a tour de force, negando loro anche il tempo per il pranzo, perché altro non fanno che appiattirne la forza di volontà e la produttività.
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