Maltrattati da bambini, a rischio infarto da adulti
Uno studio rivela il rapporto tra maltrattamenti fisici e psicologici ed elevati livelli di infiammazione dell’organismo, fattore di rischio per malattie cardiovascolari
Gli effetti negativi dei maltrattamenti sulla salute del cuore
24/01/2007 - I maltrattamenti sui bambini potrebbero lasciare segni profondi non solo a livello psicologico ma anche sulla loro salute futura. I bambini maltrattati sono due volte più a rischio rispetto ai coetanei con una infanzia serena, di avere, una volta adulti, livelli clinicamente significativi di infiammazione. Significa, ad esempio, che saranno più soggetti a malattie cardiovascolari e ad altri problemi. Lo dimostra uno studio inglese, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Science (PNAS) degli Stati Uniti, che ha due italiani tra i principali autori: Andrea Danese e Carmine Pariante dell’Istituto di Psichiatria del King’s College di Londra.Lo studio è stato condotto su mille persone seguite dalla nascita (1972-73) fino all’età di 32 anni. Il 10% di loro nell’infanzia aveva avuto esperienze di maltrattamenti: bambini rifiutati dalla madre, frequenti cambiamenti delle persone che si sono prese cura di loro, abusi fisici con esiti traumatici e abusi sessuali. Il 33% di questi soggetti ha mostrato in età adulta un eccesso di proteina C reattiva, di fibrinogeno e un anomalo numero di globuli bianchi nel sangue, tutte condizioni associate a rilevanti processi infiammatori. Fra i bambini che invece non avevano avuto episodi di questo tipo, la percentuale si è fermata al 18%.
Questi risultati sono indipendenti da comportamenti e stili di vita e dimostrano che i bambini maltrattati ne soffrono le conseguenze in età adulta, anche a molti anni di distanza dall’episodio del maltrattamento. E che questi effetti si fanno sentire in ambito fisico, non solo sul loro benessere psicologico: infatti, sebbene l’effetto della risposta infiammatoria sia solitamente evidente soprattutto dove c’è una ferita, l’infiammazione è un processo che coinvolge l’intero organismo. E un moderato aumento dei livelli di infiammazione predice un elevato rischio di malattie cardiovascolari.
Ma perché da un abuso potrebbe scatenarsi un’infiammazione cronica, anche molti anni dopo? È probabile, spiegano i due esperti, che i maltrattamenti inducano lo sviluppo di un’anomala risposta allo stress da parte dell’organismo, che poi a sua volta porta alla deregolazione dei processi infiammatori che, per quanto cruciali contro le malattie, quando sono eccessivi diventano controproducenti.
Finora, l’impatto dello stress in età precoce sulle condizioni infiammatorie dell’organismo non era stato mai studiato. Oggi, invece, sappiamo che le informazioni circa le esperienze di maltrattamento infantile possono aiutare a identificare precocemente individui adulti apparentemente sani che hanno un aumentato rischio di malattie cardiovascolari. Le strategie per prevenirle dovrebbero dunque considerare non solo i fattori di rischio classici come fumo, inattività fisica e dieta, ma anche la qualità della vita durante l’infanzia, garantendo i bisogni elementari dell’individuo nelle fasi più critiche del suo sviluppo.
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Malattie, cure, ricerca medica
A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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