Medicina e Magia

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Medicina e Magia

28-09-2008 - scritto da monica_balestrero

La Rinascita della scienza medica nel ‘500

La grande svolta metodologica avviene solo nel Seicento, con Galileo

Con il termine “rivoluzione rinascimentale” si intende quel particolare contesto socio-culturale che in poco più di due secoli produsse una profonda innovazione in tutto l’occidente europeo. Il fattore che portò al superamento della cultura medievale e alla nascita della cultura moderna è il travaglio religioso e la frattura all’interno della Chiesa che provocò lo scisma. Il venire meno delle rigide regole ecclesiastiche che ponevano dei limiti all’attività umana – sia pratica che teoretica – rese possibile lo sviluppo di una nuova concezione dell’uomo e della natura e l’elaborazione del metodo matematico-sperimentale.

Se è vero che la grande svolta metodologica avviene solo nel Seicento, con Galileo, non possiamo però dimenticare che nel Cinquecento si verificarono alcune circostanze favorevoli che permisero agli eruditi dell’epoca di gettare le basi per la nascita della scienza moderna.

In particolare, ci sembra di poter individuare due fattori fondamentali:
1. Sviluppo economico dovuto alla concorrenza dei grandi signori che stimolano l’aumento della produzione, lo studio di nuove tecniche finanziarie, l’adozione di nuove colture. Le necessità della politica influenzarono positivamente i commerci e le industrie portando a grandi scoperte geografiche e a nuove invenzioni.
2. Rinnovato interesse per le ricerche filologiche che portarono alla riscoperta di molte opere greche e latine.

Per quanto riguarda più specificamente la storia della medicina, dobbiamo ricordare il grande impatto che ebbero sugli studi dell’epoca le ristampe delle opere di Celso (il trattato De medicina fu scoperto proprio nella prima metà del XV secolo), di Ippocrate, ma soprattutto di Galeno, le cui opere trovarono larga diffusione in Francia, Inghilterra e Italia.

Nasce un sistema ospedaliero più articolato, con un personale giuridico amministrativo specifico, e una netta divisione tra nosocomi per malati suscettibili di guarigione (ospedali maggiori) e cronicari (ospedali minori).
La malattie vengono divise in interne (ovvero da cause interne) trattate dal medico-fisico ed in esterne (trattate dal chirurgo).
La ricerca del vero e del bello e il recupero della tradizione greca con la conseguente riscoperta della bellezza del corpo in contrapposizione all’esaltazione medievale dell’anima, portarono gli artisti a dedicarsi allo studio della conoscenza del corpo, non solo nelle sue forme esterne: si cominciarono ad eseguire dissezioni per conoscere l’anatomia. I manoscritti di Leonardo da Vinci, ad esempio, custodiscono più di 750 schizzi anatomici.

Dopo la morte di Leonardo gli studi anatomici subiscono una battuta d’arresto dovuta al comparire di due problemi che catalizzeranno l’attenzione di medici e chirurghi: la sifilide e le ferite da armi da fuoco.
In questo periodo la scienza medica è strettamente connessa con la magia e l’astrologia che, insieme all’alchimia, venivano considerate discipline scientifiche a tutti gli effetti.

L’astrologia era ammessa dagli aristotelici e solo rari pensatori – come Pico della Mirandola – non riconoscevano l’esistenza di precise influenze degli astri sulla vita dell’uomo.
Se l’astrologo si limitava a “leggere” le combinazioni astrali consigliando sul momento migliore per intraprendere una certa impresa, l’alchimista, invece, si sforzava di combinare e isolare gli elementi per influenzare le forze occulte presenti nella natura.

Con il termine mago si designava chiunque riuscisse a provocare eventi singolari agendo sulle forze naturali.

Tutti i più famosi medici del secolo vengono ricordati anche come maghi. Questo non deve stupire, poiché, di fatto, mago era colui che non potendo spiegare i fenomeni a cui assisteva ricorrendo ai riferimenti delle categorie dell’incompleta scienza aristotelica, si discostava dalla filosofia mosso dal desiderio autenticamente scientifico di osservare la natura in tutti i suoi aspetti. Mago era anche chi, non accontentandosi di contemplare i fenomeni naturali, desiderava modificarli con lo scopo di accrescere la potenza dell’uomo.
Categorie correlate:

Hobby, tempo libero, società


Profilo del medico - monica_balestrero

Nome:
Monica Balestrero
Comune:
ROMA
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